Il PIL italiano è rimasto fermo nel 3° trimestre e gli indicatori dicono che all’inizio del 4° l’attività nei servizi è in lieve calo, come nell’industria. Anche se l’inflazione in Italia è finalmente tornata sotto il 2,0%, i tassi sono ai massimi e bloccano il canale del credito, frenando consumi e investimenti, mentre l’export aiuta poco. Con le guerre in corso sale l’incertezza ma non il costo dell’energia (finora) che è però ben più alto del pre-crisi energetica: a novembre, gas e petrolio a 41€/mwh e 85 $/barile.
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(Centro Studi Confindustria)