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Comunicazioni

21/01/2022

Canada e Giappone - Provvedimenti su prodotti italiani a fronte di casi di peste suina

DEVO

A fronte dei casi di peste suina riscontrati in Piemonte e Liguria, il Canada richiede una certificazione aggiuntiva per ogni spedizione, mentre il Giappone ha reso noto quali siano i requisiti per poter evitare il bando all'importazione imposto su alcune carni.

Protocollo: 97571/2022

Uffici Interessati: Commerciale, Export e mercati esteri
Argomenti: ESTERO, Certificati di prodotto per l'esportazione, Dogane, Informazioni paese
Filiere: AGROALIMENTARE

Nei giorni scorsi sono stati riscontrati alcuni casi di peste suina africana (PSA) in Piemonte ed in Liguria.
A fronte di questi casi, Canada e Giappone hanno adottato provvedimenti volti ad evitare la diffusione del contagio.

GIAPPONE
Il Ministero giapponese competente ha dichiarato che prevede un’esenzione al bando dei prodotti a base di carne suina esportati dall’Italia verso il Giappone. L’esenzioni riguarda i prodotti  confezionati entro il 13 dicembre 2021 e conservati in condizioni igieniche idonee prima di essere esportati in Giappone.  Tale esenzione riguarda anche i prodotti che, nel rispetto delle suddette condizioni, vengono inviati successivamente alla data dell’8 gennaio 2022. 
In caso di richiesta da parte di clienti o Autorità giapponesi di attestazioni aggiuntive volte a confermare il rispetto delle condizioni imposte per l’esenzione al bando, ossia che il processo di confezionamento sia terminato entro il 13 dicembre 2021, segnaliamo che non è previsto un format concordato.
La necessità di rilascio delle attestazioni aggiuntive riguarda i prodotti per i quali la documentazione normalmente prodotta non consente di identificare con certezza che la data di confezionamento è precedente al 13 dicembre 2021, di conseguenza è probabile che tale necessità si palesi nel caso di prodotti lavorati immediatamente prima del 13 dicembre e di carichi il cui certificato sanitario sia stato emesso dopo il 14 dicembre 2021.

CANADA
Il Ministero ha diramato un modello di certificazione, disponibile in allegato, da allegare alle spedizioni.

Ad oggi non sono presenti provvedimenti da parte di altri Paesi. Il quadro è però in continua evoluzione, stante anche la presenza di focolai di infezione aviaria presenti sul nostro territorio nazionale.