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Nel modenese venticinque anni fa nasce una società di comunicazione e relazioni pubbliche con specializzazione su tre servizi: ufficio stampa, digitale ed eventi con l’idea vincente di focalizzarsi su cibo, vino e ospitalità. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Stefano Malagoli, Managing Director di Fruitecom
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
In questa storia tutto parte da una ciliegia. Una di quelle belle e buone, di quel colore rosso scuro che in terra d’Emilia conoscono bene. Anche perché qui le ciliegie sono patrimonio dell’umanità. Ecco, tutto parte da lì. Ma si sa, una tira l’altra. E così quella ciliegia ne ha richiamate col tempo molte altre. Ora provate a sostituire la ciliegia con nuove idee, progetti innovativi, persone appassionate. Ecco che si palesa un’azienda che ha deciso di puntare sulla cosa più preziosa che abbiamo: ossia quello che mangiamo, che si lega anche al dove e al come viviamo. Parlavamo di una ciliegia e siamo nella patria delle ciliegie. Perché Vignola, venticinquemila anime nel modenese, è il set a cielo aperto dove nasce l’idea dell’azienda che stiamo per raccontare. Il protagonista di questa storia all’età di sedici anni già si dà da fare, impegnato in un lavoretto estivo guidato dalle scuole. Un supporto di segreteria per aiutare uno dei venti grossisti che animano il mercato ortofrutticolo di Vignola. Ma questo stesso protagonista, sin da bambino, resta incantato a vedere il frutteto del nonno con quelle ciliegie meravigliose, belle da vedere e buone da mangiare. Ecco, così nasce l’intuizione che si rivelerà poi vincente. Provare a raccontare quella bellezza e quella bontà. E quindi declinare al meglio persone, prodotti, territori, comunità. Decisivo l’incontro con uno dei protagonisti della storia della ciliegia di Vignola: Rolando Drahorad, imprenditore dei servizi per il settore ortofrutticolo che insieme alla moglie Cristina e al figlio Thomas Drahorad ha dato vita a un hub di consulenza che spazia tra l’export e i media e che ha ispirato e sensibilizzato sull’importanza della comunicazione nell’agroalimentare con la nascita di fruitecom.
Identikit dell’azienda. Così prende forma venticinque anni fa fruitecom, società di comunicazione e relazioni pubbliche con specializzazione su tre servizi: ufficio stampa, comunicazione digitale ed eventi, con l’idea vincente di focalizzarsi sui mondi legati al cibo, al vino e all’ospitalità. Una ciliegia tira l’altra, dicevamo prima. Un po’ come le persone coinvolte in questa avventura, che oggi dà lavoro ad una ventina di professionisti per 2 milioni di euro di fatturato. E proprio le persone sono al centro della storia di fruitecom: fondamentale il team di lavoro e l’aiuto prima di Scienze della Comunicazione di Unimore poi di Unibo nel coinvolgere le risorse giuste. Siamo a Spilamberto, sempre nel modenese, in quella terra nota nel mondo come quella dell’aceto balsamico, in mezzo a quella campagna che caratterizza i paesaggi tipici dell’Emilia-Romagna. Ma fruitecom lavora per aziende un po’ di tutta Italia, in particolare del Trentino Alto-Adige, della Toscana, della Sicilia. «Siamo specializzati nel settore agroalimentare. L’ambiente tranquillo e immerso nel verde è ideale per favorire la creatività e la concentrazione necessarie per le attività dell’agenzia. Nasciamo con una forte vocazione per la comunicazione all’estero sin dai primissimi anni di attività e nel tempo abbiamo sviluppato esperienza e competenze sia nell’ambito B2B che B2C.Siamo stati tra i primi in Italia a occuparci di social media nel settore agroalimentare». Così racconta quell’imprenditore che vi abbiamo anticipato prima. Sì, quello impegnato a sedici anni nei lavoretti estivi. Si chiama Stefano Malagoli. «L’idea d’impresa prende vita durante una conversazione in una cantina di Valsamoggia, dove i produttori esprimevano frustrazione per non ottenere la giusta remunerazione per i loro prodotti e da un libro: “marketing dei prodotti agricoli” pubblicato nel 1983 da Edagricole. Tutto nasce dall’incontro con Rolando Drahorad, pioniere del marketing ortofrutticolo. Da un articolo sulle ciliegie di Vignola si avvia la collaborazione giornalistica che poco dopo si trasforma in un impegno a tempo pieno, evolvendosi in fruitecom», precisa Malagoli.
Dal modenese al mondo intero. I clienti sono realtà di primo piano del settore food & beverage: aziende, consorzi, enti fieristici, eventi e manifestazioni. Il lavoro di fruitecom è in Italia e all’estero: ad esempio per il Consorzio VOG delle mele dell’Alto Adige, noto soprattutto per il marchio Marlene, che esporta in oltre 30 Paesi nel mondo. Gli inizi sono segnati dalle collaborazioni con multinazionali d’eccellenza come Chiquita e Syngenta e dalle contaminazioni con gruppi editoriali esteri. Oggi fruitecom si è trasformata dal semplice ufficio stampa degli inizi a una società di consulenza capace di supportare le aziende, offrendo un approccio integrato alla comunicazione aiutandole a posizionarsi e generare notorietà, reputazione e relazioni nel modo più compatibile con gli obiettivi di business. «Coltiviamo buone relazioni e accompagniamo le aziende ad avere performance migliori nel mercato lavorando su notorietà, reputazione e un ecosistema di relazioni. Cosa ci caratterizza? L’attenzione per il cliente e per la creazione di rapporti tra le aziende e i loro pubblici con qualità, precisione e rispetto dei tempi grazie al lavoro di un network di professionisti», conclude Malagoli. Fare impresa e fare comunità. Ma farlo sempre meglio, nel segno dell’ascolto attivo dei clienti e del mercato. È anche questa una ricetta vincente delle migliori organizzazioni.
Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/
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