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Lo scorso 23 febbraio l’Unione europea ha adottato il 13° pacchetto di misure sanzionatorie contro la Russia, con i regolamenti (UE) 2024/745 e 2024/753.
Sono state aggiunte oltre 100 persone e quasi altrettante entità tra i soggetti designati, arrivando a oltre 2.000 dall’inizio del conflitto. Tra queste, anche società registrate in Cina, Kazakistan, Serbia, Turchia ed altri Paesi.
È stato anche ampliato l'elenco dei prodotti soggetti a restrizioni, inserendo prodotti chimici, batterie al litio, termostati, macchine utensili, ecc.

La pubblicazione del 13° pacchetto di sanzioni UE ci offre una buona occasione per fare il punto sui temi centrali e più spinosi introdotti dagli ultimi pacchetti sanzionatori. Tra questi, in primo luogo, il problema dell’elusione, che l’Unione europea cerca di affrontare anche imponendo agli operatori commerciali privati una sorta di “extraterritorialità contrattuale”, attraverso la ‘clausola No Russia’, obbligatoria in certi contratti a partire dal 20 marzo 2024. Ancora, il tema della prestazione dei servizi (inclusi i servizi contabili, di auditing, di consulenza amministrativo gestionale, di consulenza giuridica, di messa a disposizione di software gestionali), che a partire dal 20 giugno 2024 imprese e soggetti UE, compresi gli expat, potranno fornire alle società controllate stabilite in Russia solamente previa apposita autorizzazione, rilasciata dall’autorità competente UAMA.

Di questo si parlerà durante il webinar organizzato in collaborazione con Confindustria Bergamo, Confindustria Udine, Confindustria Veneto Est e Confindustria Vicenza, al quale parteciperanno i relatori dello Studio legale Padovan.
Il webinar si terrà su piattaforma Zoom, il link verrà inviato agli iscritti il giorno prima dell'evento.