A seguito dei nuovi provvedimenti ministeriali, i relatori non sono in grado di raggiungere la sede di Confindustria Emilia dalla quale sarebbe stato effettuato lo streaming. Pertanto, l'evento è rinviato a data da destinarsi.
Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.53 del 2 marzo 2020, il D.L. n.9/2020 voluto dal Governo per il sostengo sostegno di famiglie, lavoratori e imprese connesse all’emergenza epidemiologica da Coronavirus. Tra i principali interventi la sospensione di adempimenti e versamenti fiscali, dei mutui agevolati e delle bollette, il sostegno dell’intero settore turistico-alberghiero prevedendo il rimborso delle spese sostenute e della sopravvenuta impossibilità della prestazione legata all’emergenza sanitaria, l’incremento della dotazione del Fondo di garanzia, nonché la proroga delle misure di allerta.
Moratoria delle sanzioni fino al 30 aprile per le ritenute negli appalti per il committente in possesso del modello F24 cumulativo
L’istituto della compensazione c.d.“orizzontale” (o “esterna”) è stato introdotto nell’ordinamento fiscale italiano con art.17 del D.Lgs.n.241 del 9 luglio 1997. Prima dell’entrata in vigore di tale norma, l’ordinamento prevedeva solamente la compensazione c.d.“verticale” (o “interna”) che consentiva al contribuente di recuperare i crediti, maturati nei periodi precedenti e non chiesti a rimborso, solo con i debiti della stessa tipologia d’imposta (esempio: crediti IVA con debiti IVA). I soggetti che si possono avvalere dell’istituto della compensazione “orizzontale” sono tutti i contribuenti, titolari di partita IVA o privati, che vantano un credito risultante dalle dichiarazioni fiscali (IVA, redditi, IRAP e 770) o dalle denunce periodiche contributive (esempio: UNIEMENS).
La trattazione che segue si occuperà dell’utilizzo in compensazione “verticale” e “orizzontale” del credito IVA annuale.
Con il Provvedimento del 27 febbraio 2020 l’Agenzia delle Entrate ha fornito le indicazioni operative necessarie a dare attuazione alle novità introdotte dal cosiddetto "Decreto Crescita". In particolare, dal 2 marzo 2020, sono rese disponibili a ciascun fornitore, nel "Cassetto fiscale", le informazioni relative alle dichiarazioni d'intento trasmesse dagli esportatori abituali per via telematica all'Agenzia delle Entrate, al fine diconsentire agli stessi di effettuare acquisti senza l'applicazione dell'imposta.