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FARE INSIEME STARTUP - Ep. 3 - Eventboost, quell’intuizione geniale di ripensare la partecipazione dal vivo e online

«Ogni anno dedichiamo dai 300.000 ai 500.000 euro a ricerca e sviluppo»

21/09/2023

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Ripensare gli eventi dal vivo e online con una piattaforma personalizzabile, multipiattaforma, multiservizi. Un hub tecnologico che ha gestito con le quali le aziende hanno organizzato più di 10.000 eventi con oltre 2,5 milioni di invitati e oltre 1,5 milioni di partecipanti distribuiti in 34 Paesi del mondo. Un’intuizione geniale che nasce in terra emiliana. Per FARE INSIEME STARTUP Giampaolo Colletti intervista Franco Bondi, fondatore e CEO di Eventboost

FARE INSIEME STARTUP è lo spinoff del progetto FARE INSIEME dedicato alla presentazione di alcune delle realtà presenti nel portfolio di Primo Ventures, società che gestisce fondi specializzati nel settore digitale e della new space economy. Con Primo Ventures Confindustria Emilia ha avviato una partnership. Obiettivo: offrire alle imprese associate nuove occasioni di crescita grazie alla presentazione delle startup più innovative sul mercato. Qui raccontiamo alcune loro storie.

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

«Il meno possibile». Per raccontarvi la nuova storia di startup partiamo da molto lontano. Sia nel tempo che nello spazio. E da una dichiarazione che avrebbe fatto il giro del mondo per essere poi smentita nei fatti. Perché spesso gli avvenimenti, unitamente ad una evoluzione esponenziale della rete, possono assumere conseguenze imprevedibili. «Il meno possibile», dicevamo prima. Correva l’anno 2013 – e ricordatevi bene questo anno perché tornerà a breve nel racconto – e con queste parole l’allora capo delle finanze di Google Patrick Pichette rispondeva alla stampa che chiedeva quanti dipendenti del colosso di Mountain View stessero in quel momento telelavorando. In fondo riunirsi in un posto stimolava produttività, innovazione, cameratismo e ovviamente controllo. Dieci anni e una pandemia dopo le proporzioni sono completamente ribaltate, ha sottolineato l’Economist in un recente dossier che rivela tutte le contraddizioni del rientro in ufficio.

Identikit dell’azienda.
Conseguenze della digitalizzazione e di un nuovo modo di percepire le nostre esistenze connesse e dal vivo. In fondo la storia che stiamo per raccontarvi racchiude tutto questo: la forte spinta all’uso della rete e delle piattaforme di connettività, i cambiamenti in atto nelle relazioni tra pubblici e aziende, il ripensamento degli eventi di persona, virtuali, ibridi. Questa è la storia di Eventboost, piattaforma di gestione degli eventi ad uso delle aziende nata nel 2014. Si tratta di un software as a service inteso come hub tecnologico per eventi. Una piattaforma che ha gestito per le aziende clienti più di 10.000 eventi in 34 diversi paesi ai quali sono stati invitati oltre 2,5 milioni di utenti di cui 1,5 milioni si sono registrati tramite la piattaforma e dei quali oltre 1,2 milioni sono stati accreditati agli eventi grazie alla piattaforma. L’headquarter è a Chiasso, in Svizzera. Ma la startup ha anche una sede a Cagliari e i soci sono tutti italiani, la maggior parte emiliani. Eventboost conta 14 dipendenti per un mercato globale che guarda all’Europa, all’America, al Canada, all’Asia e all’Australia per un fatturato di 1,4 milioni di euro e una crescita anno su anno del +32%.

Capitale umano e tecnologico.
Sono diverse le attività che questo gioiello hi-tech nato da talenti emiliani e che scala i mercati globali può fare: da qui nascono moduli di registrazione personalizzabili e applicazioni web per gli eventi, ma si possono anche elaborare biglietti con relativi pagamenti anche su tecnologia blockchain. Ma c’è di più. Eventboost permette di fare e-mail marketing, check-in in tempo reale e stampa badge e l’analisi dei dati. Oggi Eventboost si distingue tra tutti i principali concorrenti nella gestione degli eventi end-to-end con una piattaforma che valorizza l’unicità delle iniziative, differenzia l’offerta, semplifica l’onboarding e permette la gestione di ogni evento. A pensarla Franco Bondi, startupper seriale. Nato in Romagna e di base oggi a Bologna, questo startupper seriale laureato in economia e commercio, nel 1996 crea Quadrante, una delle prime digital agency italiane, dove occupa il ruolo di Presidente e Amministratore Delegato fino a marzo 2014. Negli ultimi quindici anni fonda diverse aziende nel mondo della comunicazione digitale e mobile app, tra cui Easytkts, Web Marketing Tools, Jakala, Kangaroo, +Plugg. «Nel 2013 in Quadrante arrivavano spesso delle richieste di app per fare check-in agli eventi, abbiamo così per curiosità verificato la dimensione e l’ampiezza del mercato e le potenzialità di crescita e abbiamo deciso di entrare in questo business dopo la exit da Quadrante. La ricetta di successo passa da un customer care eccellente, da un DNA italiano nella creatività e nell’innovazione, da una flessibilità per gestire ogni tipo di evento», afferma Franco Bondi, CEO di Eventboost, che è stata protagonista anche di diversi round di finanziamento. E il primo a crederci è stato Primomiglio. «Ogni anno dedichiamo dai 300.000 ai 500.000 euro in ricerca e sviluppo e per noi le leve dell’innovazione sono legate alla costante attenzione alle richieste che arrivano dai clienti e dal mercato, ai contatti con le università e con i centri di ricerca», precisa Bondi. Ancora una volta le storie di successo passano dal gioco di squadra, dalle alleanze con le catene del valore e da quella sana ossessione di non fermarsi mai. Perché quella che oggi si chiama ricerca un domani può prendere il nome di impresa. Basta crederci per davvero.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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