Uffici Interessati: Acquisti, Amministrazione, Area Legale e Diritto d'Impresa, Commerciale, Direzione e gestione strategica, Export e mercati esteri, ICT, Marketing e comunicazione
Argomenti: DIRITTO D'IMPRESA, Diritto d'impresa - Varie, ESTERO, Norme del commercio internazionale, FISCO, Imposte indirette - IVA
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Le misure restrittive imposte, sia in Italia che all’estero, per arginare il diffondersi dell’epidemia da COVID 19 stanno cambiando profondamente le abitudini commerciali di imprese e consumatori. L’e-commerce non si è mai veramente fermato. Ciò vale soprattutto per beni di consumo; esercizi commerciali chiusi, smart working,quarantene forzate hanno portato i consumatori ad acquistare maggiormente online. Le imprese che producono e commercializzano prodotti finiti possono vendere i propri prodotti on line, tramite le piattaforme digitali (digital e-marketplaces) o realizzare un proprio sito web per l’e-commerce,incrementando così le proprie vendite ed alleviando le conseguenze della sospensione delle attività commerciali.
Cogliamo, dunque, l’occasione della ripartenza delle attività produttive e commerciali, la c.d. Fase 2, per fare il punto sugli aspetti legali e contrattuali del commercio elettronico in Italia, per la commercializzazione dei prodotti finiti (con particolare attenzione ai beni di consumo, ma non solo )sia in ambito nazionale (sul territorio italiano) che in ambito internazionale.
Programma
Relatore
Antonella Versaci- Avvocato, Studio legaleVersaci
Enza Lupardi -Responsabile Area Fisco e Diritto d'Impresa Confindustria Emilia
Coordina i lavori
Enza Lupardi