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FARE INSIEME - Ep. 242 - AhRCOS, dall’Emilia la storia dell’azienda oggi leader nel mondo sul restauro degli edifici

«Non usiamo un semplice software, ma tutti gli strumenti tecnologici che esistono»

24/3/2025

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Dal 1965 opera in Emilia e oggi in tutto il mondo una delle realtà più qualificate per il consolidamento e il miglioramento o adeguamento sismico e normativo. Si tratta di restauro conservativo che integra competenze evolute e tecnologie all’avanguardia. Benvenuti in AhRCOS, dove la sicurezza prende forma unendosi alla funzionalità. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Alessandro Battaglia, CEO di AhRCOS

di Giampaolo Colletti

@gpcolletti

Questa è la storia di un manuarell. Avete capito bene, nel coniare questo termine stiamo parlando proprio di una persona che si contrappone al ben più noto umarèll (con due “l” finali), diventato tanto comune da essere rilanciato anche dalla prestigiosa enciclopedia Treccani. In questo secondo caso – ossia col termine umarèll – abbiamo a che fare con un neologismo entrato già nell’edizione 2021 del vocabolario Zanichelli. E ora la definizione: in bolognese è un pensionato che si aggira, per lo più con le mani dietro alla schiena, fuori dai cantieri di lavoro dando suggerimenti o criticando le attività che vi si svolgono. E invece il manuarell chi è? Ecco, per spiegarvelo bene dobbiamo partire dalla storia di un bambino cresciuto in fretta. Un bambino assai curioso. Un bambino che sbirciava i lavori nei cantieri gestiti dai genitori a cavallo tra gli anni ‘90 e ‘95 e che provava a darsi da fare. All’epoca quel bambino aveva soltanto 14 anni e già si capiva che avrebbe lavorato in quegli ambienti che danno vita – o ridanno vita – agli edifici civili o industriali. Quel bambino diventato oggi uomo è Alessandro Battaglia. Con gli anni Alessandro avrebbe preso il timone dell’azienda di famiglia nata nel 1965 e cresciuta nel tempo in maniera esponenziale grazie alla consolidata esperienza nel recupero e nella conservazione di edifici e monumenti, operando con sistemi multipli e brevettati.

Identikit dell’azienda.
Benvenuti in AhRCOS, realtà altamente specializzata nel restauro del patrimonio architettonico e consolidamento strutturale di immobili storici, produttivi, civili ed industriali, ma anche in nuove costruzioni speciali. Quanta strada fatta! All’inizio di questa avventura imprenditoriale la sede era costituita da un piccolo magazzino con un unico tecnico assunto alle dipendenze della società e qualche sparuto operaio. Oggi siamo alla terza generazione e i numeri sono assai diversi. Si tratta di una delle aziende più qualificate per il consolidamento e il miglioramento sismico e normativo del costruito storico e monumentale in zone ad alto rischio. AhRCOS ha tre hub principali in Italia, Repubblica Ceca e Romania e ben sei unità locali dislocate su tutto il territorio italiano ed estero, oltre ad un grande magazzino logistico. L’ headquarter è a Bologna: tremila metri quadrati di uffici amministrativi, laboratori e uffici tecnici per un fatturato di quasi 24 milioni di euro. «Abbiamo vissuto una notevole espansione in termini di fatturato e di organico. Ormai più di un anno fa abbiamo segnato il passaggio dalla forma giuridica di società con responsabilità limitata a quella di società per azioni», racconta Alessandro Battaglia, CEO di AhRCOS.

Il mercato.
L’obiettivo dell’impresa è il mantenimento dell’equilibrio tra restauro e consolidamento. «In Italia ci sono edifici di grande valore architettonico, storico e culturale. Allo stesso tempo siamo in un territorio fortemente soggetto all’azione del terremoto. La frequenza e l’intensità di questi eventi mette il patrimonio architettonico in condizione di elevata vulnerabilità. È fondamentale resistere alle sollecitazioni inferte dal terremoto. Così appare più che sensato integrare il progetto di restauro col miglioramento sismico, superando una distinzione tra restauro e consolidamento, che troppo spesso considera i due interventi come alternativi e non complementari». Così dice Battaglia. Alla ricerca dell’equilibrio tra conservazione e sicurezza grazie a tecnologie all’avanguardia. D’altronde si tratta di una realtà leader anche mediante l’utilizzo delle tecnologie più avanzate. «Conoscenza dei materiali e delle tecnologie di consolidamento sempre più evolute, fanno del restauro parte rilevante del proprio Dna professionale», precisa Battaglia. Si lavora grazie ai tecnici coinvolti in ricerca e sviluppo e alla stretta collaborazione con diverse università italiane. La modellazione avviene mediante la costruzione di un gemello digitale dell’edificio per portarlo alla simulazione di condizioni limite come quelle di un terremoto. «Non usiamo un semplice software, bensì tutti gli strumenti tecnologici che esistono. Proprio come farebbe un aggiustatutto con la propria cassettina degli attrezzi da cui pescare sempre il miglior strumento possibile», spiega Battaglia. Tanti brevetti, tante soluzioni. Da segnalare il sistema brevettato Basaltis Ticorapsimo per il consolidamento non invasivo delle strutture storiche. Termine complesso, ma utilizzo efficace. Si tratta di un metodo innovativo di consolidamento murario che consiste nel cucire la pietra con la pietra. Viene realizzato con elementi flessibili in pietra macinata di basalto per consolidare murature storiche e moderne, oltre a riparare dissesti strutturali e a migliorare collegamenti e continuità strutturale tra elementi distinti o lesionati. Uno dei principali vantaggi del basalto, realizzato a base di pietra, è la sua ecosostenibilità con la sua composizione naturale e resistente. Tra i clienti tanti ministeri e istituzioni. Una delle costruzioni speciali più amate? Il Campus Kid di Bologna San Lazzaro a firma dell’archistar Mario Cucinella. Intanto si guarda al futuro col recupero edile caratterizzato sempre di più da una maggiore integrazione tra sostenibilità, tecnologia e sicurezza. L’obiettivo? Creare edifici e città a misura d’uomo.

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