Nel 1996 in Sicilia, dall’intuizione del presidente Nino Cartabellotta medico, oggi riconosciuto tra gli esperti più autorevoli di ricerca e sanità del nostro Paese, è nata GIMBE, a Bologna dal 2006 e diventata Fondazione nel 2010. Attività indipendenti di ricerca, formazione e informazione scientifica sono il focus dell’attività della Fondazione al fine di migliorare la salute delle persone e di contribuire alla sostenibilità di un servizio sanitario pubblico, equo e universalistico. Per FARE INSIEME Charity, Lucrezia Lanzani intervista Elena Cottafava, segretaria generale di Fondazione GIMBE
FARE INSIEME CHARITY è lo spin-off del progetto FARE
INSIEME dedicato alla presentazione di alcune onlus e società no profit, realtà
fortemente presenti nei territori di Bologna, Ferrara e Modena e che svolgono
un lavoro straordinariamente importante e cruciale per l’intera comunità
di Lucrezia Lanzani*
“Evidenza: rilievo oggettivo che ha una
cosa, tale da renderla innegabile”.
Nel 1996, grazie al presidente Nino
Cartabellotta, nasce GIMBE (Gruppo Italiano per la Medicina Basata sulle Evidenze),
con lo scopo di diffondere in Italia l’Evidence-based Medicine. Una pratica
nata nel mondo anglosassone, con lo scopo di favorire il passaggio da un
approccio opinionistico a uno concreto, basato sulle evidenze. Nel 2010, viene costituita
la Fondazione GIMBE. Da più di 25 anni, GIMBE divulga e applica il proprio “know
how”: formula quesiti clinici, assistenziali, organizzativi e manageriali;
sviluppa strategie di ricerca; produce “evidence-reports” in cui sono raccolte
sintesi delle migliori evidenze e le utilizza per creare delle vere e proprie
biblioteche digitali.
“Il professionista sanitario deve rimanere
in continuo aggiornamento tramite banche dati che riportano risorse
bibliografiche e studi recenti sulle patologie, questo gli permette di sviluppare
le migliori diagnosi e cure per il paziente”, sottolinea Elena Cottafava, segretaria
generale di Fondazione GIMBE. Nel 2013, la Fondazione ha lanciato la campagna #SalviamoSSN,
che si occupa di sensibilizzare politici, professionisti sanitari e cittadini,
sulla necessità di rimettere il Servizio Sanitario Nazionale al centro dell’interesse
pubblico e non solo salvarlo, ma anche rilanciarlo, grazie anche ad una neonata
rete civica nazionale di persone e organizzazioni che credono nel valore della
sanità pubblica. Dal 2016, inoltre, pubblica ogni anno il “Rapporto sul
Servizio Sanitario Nazionale”, un documento che ha lo scopo di consapevolizzare
la popolazione sulla sanità pubblica come un valore sociale irrinunciabile. Da
quell’anno è attivo l’Osservatorio GIMBE, per monitorare in modo continuo e
sistematico le responsabilità e le azioni dei diretti interessati, con l’obiettivo
di ottenere il massimo dai fondi pubblici investiti in sanità.
Negli ultimi tre
anni, la Fondazione GIMBE ha condotto un monitoraggio indipendente della pandemia
COVID-19 e della campagna vaccinale, diffondendo le informazioni in modo chiaro
e conciso, arrivando a fornire gratuitamente a professionisti, cittadini e
media, grafici semplici per aiutarli a comprendere al meglio l’andamento dell’epidemia
in Italia e nel mondo.
“Uno degli obiettivi primari della
Fondazione GIMBE è di migliorare l’alfabetizzazione sanitaria, a partire dai
giovani. Per questo motivo è nato ‘La Salute Tiene Banco’, un progetto rivolto
agli studenti delle scuole superiori, per prepararli a un futuro in cui saranno
i veri protagonisti del pianeta sanità, sensibilizzandoli sul diritto costituzionale alla tutela
della salute. Si tratta di un ciclo di incontri, cui hanno già partecipato
oltre 1.000 studenti delle scuole di Bologna, che mira a fornire gli strumenti
per riconoscere e ‘combattere’ le fake news sulla salute e comprendere a pieno
il funzionamento del Servizio Sanitario Nazionale”, evidenzia ancora Cottafava.
“La Fondazione GIMBE è un’organizzazione
indipendente che non riceve alcun tipo di finanziamento pubblico, tutti i
progetti sono realizzati grazie ai corrispettivi ricevuti dalla prestazione di
servizi di formazione e consulenza o alle donazioni private, come il 5×1000 o l’adesione
al crowdfunding che, ad esempio, nel caso del progetto ‘La Salute Tiene Banco’
ha avuto grande successo,
permettendoci di garantire per il prossimo anno scolastico nuovi incontri da
tenere in altre città”, ricorda ancora la dottoressa Elena Cottafava.
Il lavoro che svolge GIMBE sul territorio
è fondamentale. La consapevolezza dei cittadini si traduce in investimenti
adeguati sulla sanità pubblica. D’altro canto lo stato di salute e benessere
della popolazione condiziona la crescita del PIL del Paese: chi è malato,
infatti, non produce, non consuma e, spesso, limita anche l’attività lavorativa
dei propri familiari. La Fondazione deve quindi portare alla luce le evidenze
in campo medico, e si impegna a creare un futuro in cui la popolazione abbia a
disposizione le migliori pratiche mediche disponibili contribuendo così non
solo alla salute individuale, ma anche all’interesse della collettività.
*Lucrezia Lanzani è una studentessa del Liceo Steam
Emilia, ha sedici anni e da sempre è interessata a tematiche sociali. Da tre
anni presta attività di volontariato in diverse realtà della sua comunità.
Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/
Leggi le altre interviste