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FARE INSIEME - Ep. 201 - Fini, dalla bottega di Modena al mondo intero con quella sana ossessione per le cose buone

«Un’unica filosofia produttiva: proporre prodotti buoni, sani e genuini come fatti in casa»

17/6/2024

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Più di un secolo fa in una piccola bottega nel centro storico di Modena, a due passi dal Duomo, nasce quello che poi nel tempo sarebbe diventato un colosso dell’alimentare. Storia di Gruppo Fini, un’eccellenza che guarda al futuro preservando il suo passato. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Luigi Famulari, Direttore Marketing e Commerciale Italia del Gruppo Fini

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

I capolavori sono fatti di dettagli. E quei dettagli talvolta sono piccoli. Talmente piccoli da poter essere annodati intorno al mignolo. E poi sono buonissimi. Quei capolavori sono i tortellini preparati in un retrobottega nel centro storico di Modena da una rezdòra che tirava la sfoglia e li preparava a regola d’arte. Tortellini da due grammi, i tipici emiliani, ancora oggi il formato più piccolo. Siamo nel 1912 e quella donna si chiamava Giuditta. Insieme a suo marito Telesforo Fini al banco aveva aperto una piccola bottega nel cuore di Modena. Siamo in corso Canalchiaro, a due passi dal Duomo. Una bottega diventata ben presto un punto di riferimento per tutti gli amanti del buon cibo. Di più. Un luogo dove si gustavano tutte le cose buone di Modena e dintorni: zamponi, cotechini, salsicce, formaggi. E poi l’immancabile pasta fresca. Ecco, da questa storia nasce un’impresa che fa letteralmente la storia. Oggi Gruppo Fini è una grande realtà del settore alimentare italiano e riunisce sotto un unico cappello Fini e Le Conserve della Nonna, con una proprietà 100% italiana. I numeri fanno impressione e raccontano una ricetta di grande successo: si esporta in oltre 30 Paesi nel mondo, ma si resta fedeli alla filosofia del fondatore: accurata selezione delle materie prime, in larga parte provenienti dal territorio emiliano, lavorazioni semplici e rispettose degli ingredienti, per portare in tavola, attraverso i suoi prodotti, tutto il gusto dell’autentico saper fare emiliano.

Identikit dell’azienda
. Ma facciamo un passo indietro. Anzi, più d’uno. Negli anni ‘30 la bottega riscuote un così grande successo che ben presto non basta più ad accogliere i numerosissimi clienti. Così Telesforo decide di avviare nel retrobottega il Ristorante Fini. È negli anni ’60 che il ristorante – oggi si definirebbe concept – raggiunge il suo apice. Fanno visita tra queste pareti tante celebrità: Ingrid Bergman, la regina Soraya, Sophia Loren, Anna Magnani, Roberto Rossellini, oltre a innumerevoli Capi di Stato e di governo. E nel 1969, a coronamento di questo inarrestabile successo, il ristorante viene insignito con la stella Michelin. Nel frattempo l’attività passa al figlio di Telesforo, Giorgio Fini, che traghetta l’azienda nel Dopoguerra diventando ben presto uno dei più importanti alfieri della modenesità nel mondo insieme ad Enzo Ferrari e Luciano Pavarotti. In fondo Giorgio Fini intuisce le grandi potenzialità delle buone cose di Modena e decide di far crescere l’azienda fino a farla diventare una piccola industria alimentare, situata giusto a fianco alla villa di famiglia. Casa e bottega, si potrebbe dire. Ma in fondo questa storia ha sempre unito una passione di famiglia. Sotto la guida di Giorgio Fini, l'azienda si espande velocemente in tutta Italia, con punti vendita nei principali aeroporti, nei grandi magazzini e sulle autostrade, arrivando presto ad esportare le sue prelibatezze negli Stati Uniti e in tutto il mondo. Poi nel 1973 a Ravarino, in provincia di Modena, nasce Le Conserve della Nonna. Un’idea da record: è stata una delle prime aziende a produrre la passata di pomodoro in bottiglia di vetro trasparente. Negli anni ‘80 affianca la produzione dei sughi e a seguire di confetture, sottoli, legumi, fino ad arrivare alle attuali 150 referenze che coprono ben otto categorie merceologiche. «Tante referenze ma un’unica filosofia produttiva: proporre prodotti buoni, sani e genuini come fatti in casa grazie alla selezione delle materie prime, principalmente italiane, se non addirittura regionali, raccolte a pochi chilometri dallo stabilimento e lavorate non appena raccolte in stagione con metodi di produzione tradizionali e liste ingredienti “corte e pulite”, proprio come un buon prodotto fatto in casa», racconta Luigi Famulari, Direttore Marketing e Commerciale Italia del Gruppo Fini. Oggi l’azienda è un’eccellenza del settore alimentare italiano che riunisce sotto un unico ombrello tre marche storiche: Fini, Le Conserve della Nonna e Mastri Pastai Bettini. L’headquarter con l’area produttiva è a Ravarino con 150 dipendenti e 60 milioni di fatturato annuo. «Il segreto del successo e della longevità del marchio Fini sta nell’essere rimasto fedele alla filosofia del suo fondatore Telesforo. Ancora oggi la mission è quella di portare nella vita di tutti i giorni il gusto dell’autentico saper fare emiliano attraverso l’accurata selezione delle materie prime, in larga parte di stagione e provenienti dal territorio emiliano, e lavorazioni semplici e rispettose degli ingredienti», dice Famulari.

Caratteristiche.
Qualità e tradizione. Due ingredienti che da centodieci anni sono alla base del successo di Fini che ha sempre puntato su qualità, tradizione e valore dei prodotti tipici del territorio. La maggior parte delle materie prime utilizzate provengono dalle aree agricole della regione e vicine allo stabilimento produttivo di Ravarino. «Inoltre utilizziamo ingredienti e materie prime di alta qualità che valorizzano il made in Italy come farine e uova da galline allevate a terra di provenienza 100% italiana per la sfoglia, carne 100% italiana nei ripieni base carne sempre 100% italiane, nonché l’utilizzo di diversi ingredienti DOP/IGP come il Parmigiano Reggiano DOP, il Gorgonzola DOP e il Pecorino Romano DOP. E lo stesso vale per Le Conserve della Nonna dove ad esempio pomodoro, ciliegie, amarene, prugne sono tutte di provenienza emiliana», dice Famulari. Le sfide per il futuro? Continuare a crescere restando ambasciatori della tradizione gastronomica emiliana. Tra passato e futuro si scrivono le più belle pagine imprenditoriali.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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