Nel cuore di Bologna sin dal 2000 nasce un’agenzia di comunicazione impegnata a erogare servizi di comunicazione. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Piero Brighetti, Ceo & Direttore Creativo di Mediamorphosis
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
“La
vita è un continuo processo di adattamento a situazioni nuove, impreviste ed
imprevedibili. Per sopravvivere noi dobbiamo essere capaci di avventurarci su
sentieri ignoti”. Così scriveva il sociologo Francesco Alberoni. E in
quell’idea di imprevedibilità è racchiusa la storia che stiamo per raccontare.
Una storia di passione. Una storia di coraggio. Una storia di opportunità messe
a sistema da un imprenditore atipico con una formazione orientata alla sfera
artistica. Siamo a Bologna crocevia di culture e opportunità. Qui Piero
Brighetti, bolognese classe 1971, decide di fare qualcosa che poi nel tempo si
rivelerà un’idea geniale. Brighetti, diplomato all’Istituto d'arte e col
pallino della grafica, ha una sana ossessione per la pubblicità. Quella fatta
bene, quella che si basa sulla creatività. Quella che genera coinvolgimento,
attenzione, valore. Così decide di frequentare un corso unico nel suo genere e
che in fondo gli cambierà la vita. Un corso dedicato alle evoluzioni della
pubblicità e con mostri sacri del tempo. Poi arriva la gavetta in un’agenzia e
un anno anche nell’ufficio comunicazione di un network radiofonico. Quindi nel
lontano 2000 il passaggio imprenditoriale con Mediamorphosis. «Sono nato nel
mito delle agenzie pubblicitarie degli anni Ottanta. Dopo otto anni e nel pieno
dell’exploit di Internet ho deciso di mettermi in proprio, interessandomi alla
metamorfosi dei media», dice Brighetti.
Identikit
dell’azienda. L’headquarter è a Bologna. Siamo a Palazzo
Barbazzi, in piazza San Domenico. Si tratta di un edificio storico del tardo Quattrocento
e nel quale viene fondato nel lontano 1885 addirittura il noto quotidiano Il
Resto del Carlino. Nei piani alti di questo elegante cortile a duplice ordine
di loggiati adorno di terrecotte si mastica di futuro. Tra il 2005 e il 2008 il
cambio di rotta: dalla specializzazione in comunicazione pubblica e istituzionale
alla comunicazione aziendale. Poi nel dicembre 2021 l’azienda entra a far parte
del Gruppo L’Operosa, azienda multi-servizio del territorio diventata oggi
società benefit. Ma non ci si ferma qui. Nel gennaio 2023 Brighetti apre una seconda
sede di rappresentanza a Roma, proprio nei pressi di Castel Sant’Angelo.
L’agenzia si avvale di una quindicina di collaboratori per un fatturato di 1,5
milioni di euro. La squadra è composta da esperti di SEO, storyteller, grafici,
informatici, creativi. Tutti insieme al lavoro in modo integrato. Si opera sia
sul mercato italiano che su quello internazionale grazie a clienti
multinazionali e progetti di ampio respiro. «Le radici fortemente locali ci
hanno permesso di lavorare bene, creando rapporti duraturi e proficui con le
aziende del territorio a partire ovviamente dal settore meccanico, per poi
sviluppare anche altri mercati come quello chimico, medicale, turistico,
alimentare, bancario e pubblico», afferma Brighetti.
Dal
nome alla visione. Ma per capire meglio questa storia di
eccellenza imprenditoriale al servizio delle aziende partiamo dal nome. Mediamorphosis
tradotto vuol dire trasformazione dei media. Insomma, i media che
cambiano nel tempo. Praticamente una licenza linguistica per definire la
visione dell’agenzia, attenta all’evolversi dei mercati, del modo e dei mezzi
per comunicare. «Siamo sempre stati fedeli a questo mantra: vogliamo dare ai
clienti un servizio
efficace, suggerendo le
strategie e i mezzi giusti. Ci poniamo come partner attenti e come consulenti
creativi», dice Brighetti. Per Mediamorphosis è essenziale posizionare al
meglio il brand per il quale si lavora sul mercato. Così negli ultimi due anni è
stata creata una divisione di copywriter all’interno dell’agenzia. «Un nostro
elemento distintivo è l’empatia. Sappiamo ascoltare – cosa non scontata in
questi tempi – e per questo riusciamo ad istaurare un rapporto di fiducia
duraturo con la nostra clientela. Abbiamo un approccio analitico verso il
mercato. Siamo sempre attenti ai nuovi media e alla loro evoluzione, alle tecnologie
e ai nuovi strumenti per comunicare, facciamo analisi e sperimentazione. Inoltre,
abbiamo un’esperienza ormai decennale nella comunicazione della sostenibilità
per le imprese , è un nostro punto di
forza e ci crediamo molto, come valore aggiunto per la reputazione dei brand
che seguiamo», dice Brighetti. Essere pionieri per poter abitare meglio questi mondi
nuovi: è successo già nel 2012, durante la prima edizione di Farete, quando l’agenzia
ha fatto ingresso in fiera portando esperienze di realtà aumentata. all’epoca
piuttosto sconosciuta. «Al centro per noi c’è il capitale umano. Perché la
nostra è un’attività intellettuale e non c’è alcuna intelligenza artificiale
che dà un senso efficace alle cose, tanto meno alla comunicazione d’impresa.
Sono le persone a fare sempre la differenza», ricorda Brighetti. Eccolo il
capitale umano che crea capitale reputazionale. La migliore ricetta per
affrontare questi anni connessi.
Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/
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