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FARE INSIEME - Ep. 197 - MG Recycling, quell’intuizione geniale di costruire macchine per il riciclo

«La nostra scelta è sempre stata quella di lavorare con gli artigiani della zona»

3/6/2024

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Nel ferrarese c’è l’headquarter di un’azienda impegnata nel riciclo che oggi vende in tutto il mondo, dall’America al Giappone. Le macchine sono espressione del made in Italy e comprendono una gamma di trituratori, macinatori, polverizzatori, separatori e accessori capaci di garantire oltre il 99% di recupero delle materie prime. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Elisabetta Blo, managing director di MG Recycling

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Mater artium necessitas. È un proverbio latino conosciuto oggi nel mondo e che nel suo significato letterale viene tradotto più o meno così: la necessità è la madre delle abilità. O ancora meglio così: la necessità aguzza l’ingegno. Ecco, la storia che stiamo per raccontare ha molto a che fare con l’ingegno, che viene declinato in intuizioni geniali, costanza smisurata, resilienza senza fine. Perché si può essere anche quantitativamente piccoli come impresa, ma qualitativamente geniali come soluzioni adottate, come capacità di innovare il mercato, come forza per guardare lontano. La necessità aguzza l’ingegno, dicevo prima. E così è stato anche per un’azienda emiliana piccola ma dalle ambizioni assai grandi. Una realtà che sta per compiere trent’anni di attività, preservando quello spirito pioneristico e accelerando su quello legato all’innovazione. Un’azienda che ha introdotto nel tempo nuove modalità nell’organizzazione, nella produzione e nella selezione del personale. Vi ho incuriosito abbastanza? Prima di svelarvi il nome, vi dirò il dove e il quando. Perché questa azienda nasce nel 1995 a Finale Emilia e poi nel tempo – precisamente nel 2007 – si sposta a Bondeno, tredicimila anime nell’estremità occidentale della provincia di Ferrara, sulle sponde del fiume Panaro. Qui oggi ci sono tre stabili: uno dedicato agli uffici e alla produzione, uno alla piccola carpenteria e un altro destinato al magazzino. A Bondeno oggi ha sede MG Recycling, azienda leader nel mercato internazionale per la progettazione e per la realizzazione di impianti per il recupero di rame, alluminio e altri materiali di valore da scarti differenziati. Tutto nasce come impresa a conduzione familiare. L’esperienza artigiana unita alla costante spinta all’innovazione le consentono di diventare velocemente un punto di riferimento nel settore delle macchine per il riciclo. Ma procediamo con ordine e facciamo un passo indietro. Anzi, più d’uno.

Identikit dell’azienda.
Tutto nasce da un’idea del fondatore Guido Blo, che a Finale Emilia inizia l’attività di progettazione e produzione di meccanica generale per conto terzi. Ma da cosa nasce cosa. Così Blo decide di sviluppare il suo primo prototipo, ossia la prima macchina compatta sul mercato: si tratta del modello MG 150, ancora oggi in gamma ma ovviamente migliorato dopo tanti anni di esperienza. La macchina viene presentata alla fiera Ecomondo di Rimini nel 2008. E da lì parte una crescita senza precedenti. A seguire lo sviluppo commerciale c’è la figlia Elisabetta, che negli anni sviluppa una rete commerciale in tutto il mondo facendo sì che il 90% del fatturato sia legato a commesse con l’estero, principalmente Europa, ma anche America, Australia e Giappone. Vendite e brevetti. «La nostra scelta è sempre stata quella di lavorare con gli artigiani della zona per contribuire alla crescita del territorio e avere quell’attenzione in più verso un prodotto che seppure industriale, ha ancora un’anima artigianale. Quando si tratta di scegliere le migliori macchine per il recupero del rame da cavi elettrici, è importante considerare diverse qualità che possono influenzare le prestazioni e l’efficienza del processo. Macchine con una maggiore capacità di lavorazione e una velocità di produzione elevata possono aiutare a ottimizzare il processo di recupero del rame in modo più rapido ed efficiente», afferma Elisabetta Blo, a capo di MG Recycling. Tra i suoi ricordi il momento più appagante è quella legato alla costruzione del nuovo headquarter a Bondeno.

L’evoluzione dell’azienda.
«Nel corso degli anni abbiamo introdotto nuove idee, tecnologie e applicazioni per il miglioramento dei nostri prodotti e siamo alla costante ricerca di metodi innovativi», precisa Elisabetta Blo. I brevetti depositati negli anni sono il frutto del costante investimento in ricerca e sviluppo. In fondo rappresentano il pilastro della crescita e la volontà di essere sempre al passo con le richieste del mercato. E le macchine sono espressione del made in Italy e comprendono una gamma di trituratori, macinatori, polverizzatori, separatori e accessori capaci di garantire oltre il 99% di recupero delle materie prime, con cicli di produzione di otto ore continue e un servizio impeccabile di progettazione, assistenza e manutenzione. Così capitale umano e capitale tecnologico vanno di pari passo, trasformando una piccola impresa emiliana in una grande realtà internazionale.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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