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FARE INSIEME - Ep. 85 - One Express, da Bologna la rivoluzione del pallet

«Velocità e qualità vuol dire seguire le merci, essere proattivi, mettersi in ascolto del mercato»

20/10/2022

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Nasce in Emilia una delle realtà più importanti nelle consegne nazionali e internazionali. Forte radicamento territoriale, ma presenza coordinata e dimensione industriale in 41 Paesi e con 18 hub internazionali, 347 punti di distribuzione, 28.000 collaboratori, oltre 9 milioni di pallet movimentati all’anno. Benvenuti su One Express. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Claudio Franceschelli, presidente di One Express

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

L’unione fa la forza. Può sembrare un semplice slogan, ma per alcune aziende è un mantra. Di più. Una strategia che risulta vincente. Perché mai come in questi tempi così connessi e accelerati ragionare al plurale permette di generare risultati incredibili e raggiungere traguardi impensabili. A vincere c’è la squadra, che diventa squadre diversificate. È questa in fondo la storia di One Express, azienda bolognese nata nel 2008 da otto soci e specializzata nelle spedizioni su pallet, composta da 135 realtà affiliate. «Ogni affiliato mittente convoglia le merci su bancale dei propri clienti presso gli Hub One Express, i quali fanno da centro di scarico, smistamento e ricarico verso gli affiliati di destino, di migliaia di bancali ogni notte», afferma Claudio Franceschelli, presidente di One Express. «L’headquarter è presso l’Interporto di Bologna, dove abbiamo due Hub di quattordicimila metri quadrati ciascuno. Possediamo poi un altro Hub inaugurato lo scorso anno a sud di Milano». Il fatturato è di 100 milioni di euro con un previsionale di 118 milioni. La squadra è composta da sessanta dipendenti, cresciuti di venti unità nell’ultimo anno. «Partiamo tutti i giorni, per tutta Europa, trasportando merce su pallet: Francia, Germania. Inghilterra, Belgio e Olanda. La logistica aziendale in questo modo diventa più efficiente e sicura perché minimizza i rischi per danni alla merce e i disguidi operativi, semplifica la gestione delle spedizioni e contiene i costi», precisa Franceschelli. Di fatto One Express è diventata nel tempo un punto di riferimento nei trasporti logistici con 3 hub nazionali a Bologna, Milano e Napoli. Ma anche 135 affiliati su tutto il territorio nazionale e 1.200 mezzi in movimento ogni giorno.

L’Europa che si muove.
E poi dal 2012 c’è anche la rete internazionale. Anche in questo caso, tutto passa dalle alleanze. «One Express oggi è una realtà dinamica e in costante crescita in grado di garantire la copertura del servizio pallet espresso in tutta Europa. Il nostro sistema evita rimbalzi tecnici e utilizza come gateway altri pallet network affermati con cui abbiamo costruito solide partnership, migliorando così la rapidità e la puntualità delle operazioni di consegna», dice Franceschelli. Così nasce nel 2012 ALLNET - The Alliance of Networks: una rete paneuropea che unisce realtà con posizione di leadership nei mercati italiano, francese, tedesco e inglese, capaci insieme di garantire standard unificati di distribuzione dei pallet in tutta Europa. E una dimensione industriale: 41 Paesi coperti, 18 hub internazionali, 347 punti di distribuzione, 28.000 collaboratori, oltre 9 milioni di pallet movimentati all’anno.

La forza del pallet.
Tutto parte da un mezzo che consente di abbattere costi reali e ambientali. In fondo il pallet è chiamato in forma colloquiale anche bancale, pedana o pancale ed è una struttura piatta su cui vengono posate merci. Un pallet è il fondamento strutturale di un'unità di carico che consente la movimentazione e lo stoccaggio per mezzo di strumenti come carrelli elevatori. L’invenzione è del Ventesimo Secolo, ma negli ultimi anni l’uso del pallet ha via via sostituito i sistemi di stoccaggio come scatole in legno e barili. L’idea nasce nel campo civile prendendo spunto dall’operato dei militari statunitensi durante la Seconda Guerra mondiale: appoggiare i rifornimenti da trasportare in Europa su piattaforme di legno consentiva risparmio di tempo e garantiva l’isolamento dei materiali dal fondo. Ancora oggi tutto passa dalle spedizioni. Perché anche se può sembrare un paradosso, negli anni connessi, le merci oltre che le persone viaggiano eccome. «In fondo siamo protagonisti di un modello operativo persino a prova di Brexit. Quando alcuni spedizionieri avevano sospeso le consegne nel Regno Unito, abbiamo garantito la continuità dei trasporti in un delicato momento di passaggio, aprendo nuovi scenari per la logistica nazionale. Prima si sbrigano tutte le pratiche, comprese quelle relative alle fatture, poi si consegna», precisa Franceschelli. Anche nel futuro per questo top manager velocità dovrà legarsi necessariamente a qualità. «Il mercato è cresciuto ed è cambiato tantissimo. Tutto si è velocizzato persino nelle teste delle persone e il pallet espresso ha reso tutto più performante. Ma velocità e qualità vuol dire seguire le merci, essere proattivi, mettersi in ascolto del mercato», conclude Franceschelli. La strada, quella giusta, è del lavoro ben fatto.

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