Nella verdissima valle del Savena c’è un’azienda che ha unito altre aziende, diventando leader di settore a livello mondiale nelle tecnologie di processo e di confezionamento. Così Romaco, specializzata nella lavorazione di prodotti farmaceutici, fornisce macchine, competenze e visioni. Ma tutto si incentra sull’ascolto. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Nicola Magriotis, Managing Director di Romaco
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
Tutto è
possibile. Basta crederci. Poi certo servono competenze, tecnologie, persone.
Serve l’intuizione geniale da coltivare nel tempo. Di più. Serve l’estrema
dedizione nel proprio lavoro. O ancora la capacità di fare rete. Perché in
fondo la ricetta è sempre quella. Il gioco di squadra, che nel bolognese fa
rima con un distretto d’eccellenza mondiale legato al packaging. Lo hanno
capito persino in Cina. Non ci credete? Mettetevi in ascolto perché la storia
che sto per raccontarvi ha qualcosa di straordinario. Tutto è possibile,
dicevo poco fa. E per comprenderlo al meglio basta spostarsi nella verdissima
valle del Savena, a due passi da Pianoro, in quell’area metropolitana bolognese
che guarda al mondo intero. Qui un’idea diventa impresa: legare l’artigianato
locale che si andava evolvendo al mercato in espansione che travalicava i
confini nazionali. Certo, per farlo bisogna avere il coraggio di affrontare il
sogno e il rischio imprenditoriale, oggi incarnato da quelle aziende che
compongono il tessuto industriale emiliano. Tutto è possibile. Volete
una prova? Sin da subito si era disposti a collaborare. E ci si capiva, anche
usando per clienti e partner esteri il dialetto bolognese, schizzi su pezzi di
carta e quella tipica gestualità italiana. Ecco, questa è la storia di Romaco,
realtà collocata a Bologna ma sostenuta da un investitore estero, cinese per la
precisione, e che porta ricchezza in Italia.
Identikit
dell’azienda. In Romaco si progettano e si
costruiscono quelle macchine destinate per gran parte ad aziende estere. Lo
stabilimento di quattordicimila metri quadrati è un gioiello hi-tech di
recentissima costruzione ed è la sede di due marchi storici del packaging
italiano: Macofar e Promatic. Ma qui c’è molto di più che uno stabilimento.
Oggi si trovano un biolago, un orto botanico di piante officinali e aromatiche
e una serie di arnie dedicate all’apicoltura e al supporto della pollinazione. «Alle basi
della nuovissima costruzione che ospita le attività produttive e commerciali
dell’azienda troviamo una costante attenzione alla sostenibilità, con cinquemila
metri quadrati di pannelli solari che forniscono energia alla sede e numerosi
altri elementi che investono le attività dei collaboratori Romaco nel
quotidiano. C’è poi la cura verso il benessere della persona, sia essa
rappresentata da collaboratori dell’azienda o da clienti in visita», afferma
Nicola Magriotis, Managing Director di Romaco. L’azienda è leader a livello
mondiale in tecnologie e nei processi legati al confezionamento ed è
specializzata nella lavorazione di prodotti farmaceutici. Insomma, fornisce
macchine, linee e soluzioni complete per la produzione, il riempimento e il
confezionamento di polveri, granulati, pellet, compresse, capsule, prodotti
nebulizzati, liquidi e medicinali. «I nostri elementi distintivi? Mettere il prodotto del
cliente al centro del progetto, progettare insieme a lui ogni soluzione secondo
le sue esigenze con un approccio consulenziale, seguirlo lungo tutto il
percorso e presidiare la vita del macchinario», dice Magriotis. Romaco fa
parte del gruppo Truking, operante nel settore della tecnologia con sede a
Changsha, in Cina. L’headquarter europeo è in Germania. La competenza chiave sta
nella progettazione e fornitura di linee complete e soluzioni personalizzate
per il processo e il confezionamento primario e secondario di liquidi e polveri
farmaceutici. Ogni anno si investe il 3% del fatturato in ricerca e sviluppo,
mentre il 10% delle persone lavora proprio in R&D. Numeri incredibili. «I nostri
elementi distintivi sono la fornitura di linee complete e integrate. Per il futuro
stiamo lavorando sulle tecnologie per il confezionamento di prodotti oftalmici,
sul risparmio energetico legato all’utilizzo delle nostre macchine, su soluzioni
digitali per i nostri macchinari e impianti e su proposte sostenibili in
particolare rivolte alla decarbonizzazione», precisa Magriotis.
La ricetta vincente. Tutto è possibile,
soprattutto laddove si fa squadra, anche tra squadre diverse. In fondo è questa
la ricetta vincente dell’Emilia Valley con quei distretti sempre più connessi a
mercati globali, ma capaci di creare valore unendo idee, imprese, persone. Ne è
convinto anche Magriotis. «Lavoriamo
secondo un’identità tipica del territorio in cui ci troviamo: siamo al centro
di una rete di fornitori con cui dialoghiamo costantemente. Il successo in
questo ambiente virtuoso è sempre reciproco e la ricchezza viene condivisa e
ridistribuita nei posti di lavoro, nella pulsione all’innovazione tecnologica e
al miglioramento continuo. Queste aziende si sono costruite una a fianco
all’altra, sono cresciute e hanno contribuito allo sviluppo reciproco». Laddove
si uniscono idee e persone tutto diventa possibile.
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