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FARE INSIEME - Ep. 260 - Scatolificio Medicinese, quell’eccellenza che fa impresa con il cuore e crea molto più che scatole

«Ogni scatola racconta una storia»

23/6/2025

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A Medicina c’è un’azienda che ha ripensato la tradizione, la materia e il prodotto. Fin dagli esordi negli anni Settanta la carta ha forgiato le radici di tre grandi fratelli, uniti nella vita e sul lavoro. La carta col tempo è diventato il materiale che ha dato forma alla loro passione. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Andrea Tullini, titolare dello Scatolificio Medicinese

di Giampaolo Colletti

@gpcolletti

Ci sono luoghi che profumano di passione. Luoghi in cui la carta non è solo carta. È respiro del territorio, è forma che abbraccia, è contenitore che diventa contenuto e quindi senso. Un certo modo di fare impresa e di farla insieme. A Medicina, nel cuore dell’Emilia che innova, Scatolificio Medicinese produce molto più di imballaggi: costruisce relazioni, protegge storie, custodisce un’idea gentile e identitaria di impresa. Il vero valore va oltre la produzione: è nel senso profondo di appartenenza a una comunità. È una storia plurale. Perché in Italia ci sono quattrocentocinquanta scatolifici che non sono solo competitor, ma alleati in quel campo largo che è il fare impresa. Certo, bisogna essere distintivi, unici. Qui il prodotto di cui si va più orgogliosi è una scatola brevettata nell’ultimo anno per il settore vinicolo. Si chiama Quiky e unisce comunicazione con funzionalità: parla del prodotto al suo interno con una grafica studiata su misura e ottimizza gli spazi e i tempi di confezionamento. E poi si monta in soli dieci secondi! Un prodotto che ha permesso all’azienda di uscire dal mercato locale e andare fuori, confrontandosi col mondo intero. E allora capisci che non sono solo scatole. C’è molto di più. Siamo a Medicina, quindicimila anime in provincia di Bologna. Si tratta di un’azienda di 52 persone che lavora principalmente nel mercato italiano e che conta circa 750 clienti attivi. Il fatturato si aggira sui 13 milioni di euro con una crescita graduale e sostenibile.

Storia dell’azienda. Ma procediamo con ordine. Tutto nasce nel 1974 come piccola officina artigiana, diventando nel tempo un punto di riferimento per il packaging in cartone ondulato. Radici forti, visione lunga. Medicinese ha attraversato mezzo secolo di trasformazioni: dalle prime macchine fustellatrici, fino ad arrivare a linee di produzione ad alto livello tecnologico capaci di stampare in alta definizione fino a 6 colori. Ma sempre con un’idea precisa: crescere restando radicati. Tutto nasce dalla volontà di tre fratelli: Gaetano, Ezio e Maurizio. I primi due dipendenti in una importante cartotecnica del bolognese. Ma poi, si sa, da cosa nasce cosa. Così un giorno pensano di creare la loro azienda. E succede che lo fanno per davvero. Partono dalla semplice raccolta di carta da portare alle cartiere per fare altro cartone e creare delle nuove scatole. Ecco, già allora il settore si poteva definire virtuoso, a ciclo continuo, da cartone usato si genera ancora cartone per fare altre scatole. «Il mio esordio in questa azienda è stato ai tempi del lavoro estivo. Era il 2002 quando ho messo per la prima volta piede in azienda come lavoratore e il ricordo più bello è stato quando sono riuscito a fare la mia prima scatola, con le mie mani, righello, matita e cutter in mano… Ecco, devo dire che li è stata una bella situazione. Il giorno più brutto è stato ovviamente quando è venuto a mancare nostro padre in azienda. Io e mia sorella Cristina, nel dolore, siamo riusciti comunque ad alzarci e ad avere quella forza per spingerci a continuare e migliorare quello che i nostri predecessori avevano creato prima. Ci stringiamo la mano a vicenda per quello che siamo riusciti a fare finora». Così racconta Andrea Tullini, titolare assieme a sua sorella Cristina dello Scatolificio Medicinese. Una storia che commuove. E allora capisci che non è solo impresa. È dare un senso alle cose.

Identikit dell’azienda. Oggi l’azienda offre soluzioni di imballaggio personalizzate in cartone ondulato, progettate su misura per rispondere a esigenze specifiche di protezione, trasporto e valorizzazione del prodotto. «Seguiamo l’intero processo: dalla consulenza iniziale alla progettazione, dalla prototipazione alla produzione, fino alla stampa e alla consegna. I nostri clienti sono principalmente aziende dei settori food & beverage, cosmetica, farmaceutico e produttori di alimenti. Lavoriamo sia con piccole realtà artigianali che con grandi marchi, adattandoci con flessibilità a ogni tipo di richiesta», dice Tullini. Con il cartone si può fare qualsiasi cosa, e in azienda lo sanno bene. «Abbiamo un ufficio tecnico e grafico che tutti i giorni studiano e vestono qualsiasi tipo di prodotto, dal ghiacciolo all’ingranaggio meccanico, passando da una bottiglia di vino ad un sacchetto di biscotti. Le tipologie sono infinite», dice Tullini. Conta l’equilibrio: tra estetica e funzionalità, tra innovazione e sostenibilità. Un imballaggio efficace protegge, comunica e semplifica. «Per noi, conta anche il dialogo col cliente: ascoltare, interpretare e trasformare un’esigenza in un progetto concreto. Ogni scatola racconta una storia, e noi ci assicuriamo che sia quella giusta».

Azienda e comunità. La fabbrica è un luogo umano. Dentro ci lavorano due generazioni. Le competenze si tramandano, si evolvono, si intrecciano ogni giorno. Medicinese è anche questo: un’impresa che respira con le persone. Persone e comunità. D’altronde il luogo è nel nome. Per noi fare impresa vuol dire fare parte del territorio, di arricchirlo e rispettarlo, e di contribuire al benessere di tutte le persone coinvolte. Il packaging, la scatola che comunica i valori e l'identità, diventa un vestito da indossare. Ma dietro la forma c’è la sostanza. L’azienda ha investito in tecnologie green e in cartone certificato FSC, con linee di produzione a basso impatto ambientale. Perché la sostenibilità non è una moda, ma una responsabilità che parte dai materiali e arriva fino alle relazioni. Le radici, la tradizione, la materia e il prodotto. Fin dai tempi dei fratelli Gaetano, Ezio e Maurizio, la carta, il senso del lavoro hanno forgiato le radici di questi tre grandi uomini. La carta col tempo è diventato il materiale che ha dato forma alla loro passione. E che guarda al futuro.

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