A Bologna nel 1982 nasce un’azienda diventata un’eccellenza nella progettazione e distribuzione di cavi e componenti per l'automazione industriale. Oggi TECO registra un fatturato di 60,7 milioni di euro e conta 85 dipendenti, è una realtà importante per il territorio e si distingue per soluzioni tecnologiche e personalizzate. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Giorgia Roversi, Direttore Generale di TECO
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
«Per
parlare di numeri, costruisci una storia». Così scrive l’economista e già
premio Nobel Robert Shiller. Facile a dirsi, più difficile a farsi. In
fondo i numeri occupano una posizione significativa e talvolta
trascurata. I numeri ci aiutano anche a comprendere le storie, a
decodificare la complessità, a darci un’idea del mondo. I numeri sono storie
che parlano. E allora in questa storia vogliamo partire proprio dai numeri.
Uno su tutti: venticinquemila chilometri. perché l’azienda che stiamo per
raccontare vende oggi nel mondo in media ben venticinquemila kilometri di cavo
all’anno. Dietro quel numero c’è tanta ricerca, un’ossessione costante per
l’eccellenza, un lavoro di squadra e l’ambizione di poter fare la differenza. Ma
c’è anche un altro numero e un altro ancora che ci aiutano a raccontare questa
storia. Un magazzino di millecinquecento referenze cavo e ben cinquemila
componenti industriali pronti per la consegna immediata. Benvenuti in TECO.
Identikit
dell’azienda. Siamo a Bologna e la storia di quest’azienda
nata dai bisogni delle realtà dell’automazione industriale che hanno fatto la
fortuna di questo territorio, parte nel 1982 grazie a quel visionario di Roberto
Roversi. La sua da sempre è stata una sana ossessione per il cliente. Anzi, per
il “Signor Cliente”. «Papà
era figlio del territorio, uno dei tanti talenti che è passato per quella
scuola d’eccellenza che è l’Aldini Valeriani di Bologna. Aveva studiato
elettronica ed elettrotecnica ed era poi approdato nella divisione meccanica
del gruppo GD. Col tempo decise di mettersi in proprio come agente per poi
creare una costola distributiva dell’agenzia nella quale lavorava. Il DNA
tecnico è sempre stato un elemento chiave nel suo percorso e delle realtà che
ha creato. Per lui era rilevante dare soluzioni ai clienti e accompagnarli nei
progetti. D’altronde TECO è nata dall'esigenza di un cliente che si era
trasferito in Irlanda, Roversi per rispondere ai suoi bisogni creò l’azienda
Te.Co. Lo ripeteva come un mantra: la ragione d’essere della nostra azienda
ruota attorno al “Signor Cliente”», racconta Giorgia Roversi, che da due
anni ricopre il ruolo di Direttore Generale di TECO, dopo un passaggio
generazionale che è stato gestito in maniera vincente. In tasca una laurea in letteratura
nordamericana conseguita all’Università di Bologna, una specializzazione alla
University of California e un Global Executive MBA alla SDA Bocconi di Milano, questa
manager ha lavorato per oltre quindici anni in YOOX Net-A-Porter, ricoprendo
diverse posizioni di crescente responsabilità. Poi la volontà di seguire il
progetto imprenditoriale prendendo in mano l’azienda di famiglia, che peraltro
nasce nel suo stesso anno di nascita.
Prodotti
di valore. Oggi l’azienda registra un fatturato di 60,7 milioni
di euro e conta 85 dipendenti. Si distingue per una cultura tecnica portata
avanti da un reparto di sviluppo prodotto con 18 persone dedicate. Si tratta di
componenti e cavi speciali anche con diametri importanti. Cavi fatti di rame.
Cavi che portano i segnali, quindi che comunicano, ma anche cavi che muovono
cose. «Per noi essere partner
vuol dire partire dall’ascolto del cliente per poi trovare delle soluzioni che
gli permettano di disegnare e dare vita alle sue macchine e ai suoi impianti
industriali. Una cultura di prodotto che ci contraddistingue sin dalla nascita
e che diffondiamo quotidianamente. I nostri cavi sono specificamente studiati e
realizzati per poter garantire le migliori caratteristiche e prestazioni
possibili nell’automazione industriale. Questo significa avere dimensioni,
materiali e approvazioni che rispondono a specifici requisiti del settore
industriale. Offriamo tutte le tipologie di cavo che sono necessarie per
l’allestimento elettrico di macchine automatiche nel mondo industriale», precisa Roversi. E poi
ci sono i magazzini automatici o le macchine automatiche che fanno packaging e
che si muovono grazie a quei cavi. «Abbiamo recentemente integrato la nostra
offerta con una linea di prodotti complementari al cavo: i passacavi a marchio TECO
appena lanciati sul mercato. Siamo inoltre partner tecnologici di importanti
aziende internazionali, quali Rockwell Automation e Datalogic, che si affidano
a noi per la vendita e soprattutto la consulenza dei loro prodotti ad alta
componente tecnologica»,
ricorda Roversi.
Il
futuro, insieme. Qui lavorano ben quattro differenti
generazioni, si va dai ventenni ai sessantacinquenni. Una squadra che unisce
l’Italia, dalla Sicilia al Piemonte. La squadra combina esperienza e
innovazione, con attenzione alla leadership femminile e alla crescita dei
giovani talenti, grazie a programmi di empowerment e all’Academy interna TECO_lab.
«Ci stiamo impegnando su
quattro pilastri: la digitalizzazione, la sostenibilità, la managerializzazione
del team e l’internazionalizzazione. A fare la differenza è sempre la forza del
distretto. Il tessuto industriale emiliano fa parte delle nostre radici ed è la
fonte del nostro successo: qui ci sono grandi aziende e Pmi che sono lo zoccolo
duro dei nostri clienti. Cresciamo e innoviamo insieme. Il nostro territorio è
la patria dell’automazione industriale italiana. Ne siamo fieri. Il mio ruolo nel prossimo futuro
sarà dedicato a portare avanti e calare nella nostra quotidianità i valori che
abbiamo identificato come vitali per TECO e che accompagneranno la nostra
crescita: il prendersi cura, il puntare all’eccellenza e abbracciare
il futuro», conclude Roversi.
L’orgoglio di essere
nati in quella terra d’Emilia, che crea aziende d’eccellenza integrando persone
e tecnologie, e di portare un’azienda di successo verso il futuro.
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