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FARE INSIEME - Ep. 206 - Zaccanti, rivoluzione nella salute

«Le nostre intuizioni in chirurgia hanno fatto la storia»

11/7/2024

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Nel bolognese settant’anni fa nasce un’azienda che diventa un punto di riferimento nell’innovazione all’interno della sala operatoria. Oggi è distributrice sul mercato italiano di strumenti e apparecchiature elettromedicali di importantissimi e primari brand. E guarda sempre al futuro. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Salvatore Bocchetti, CEO di Zaccanti

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

“Finché si avranno passioni non si cesserà di scoprire il mondo”. Lo sosteneva nella prima metà del secolo scorso Cesare Pavese. Ecco, la storia che sto per raccontarvi parla di passioni irrefrenabili. Quelle che ci fanno battere il cuore. Quelle che non si spengono tanto facilmente. Quelle che aggregano persone e che nel tempo fanno la differenza. Siamo a Bologna, terra animata da tante passioni. Terra che negli anni ’50 – e quindi nel secondo Dopoguerra – aveva un senso di riscatto, di voglia di fare. Proprio sotto le Due Torri nasce l’azienda di Silvio Franco Zaccanti. Tutto parte nel 1954 dalla passione per la medicina. Che poi manco era laureato in medicina Zaccanti. Quindi non era medico, ma diventa un riferimento per i medici. Imprenditore appassionato. Di più, visionario. Nella seconda generazione subentra Carlo Zaccanti, precursore della mini-invasività: è lui l’artefice di quella prima tecnologia che ancora oggi è un’eccellenza. Era considerato un folle, Carlo Zaccanti. Pensate che all'epoca si parlava di mini-invasività solo da un punto di vista scientifico. Lui però, da visionario, era riuscito ad anticipare i tempi e a portare quella tecnologia in Italia. All’epoca pensate che entrava in sala operatoria e formava i medici su quelle apparecchiature hi-tech che arrivavano dalla Germania. Con lui nasce l’idea del primo ospedale per la costituzione delle cellule staminali. Prende vita a San Marino. Doveva partecipare all’inaugurazione nel 2007, Carlo Zaccanti. Ma poi arriva la tragedia con la sua morte improvvisa. Tutto si ferma. Per poi ripartire.

Identikit dell’azienda.
Zaccanti da ben settant’anni è distributrice sul mercato italiano di strumenti e apparecchiature elettromedicali di importantissimi e primari brand. L’headquarter è a Bologna, con una seconda sede operativa a Milano. Si cresce e a doppia cifra. Il 2023 ha segnato un +22%, rispetto all’anno precedente. «Facciamo il nostro lavoro con passione, impegnandoci ogni giorno per ottenere il meglio. Forniamo soluzioni disegnate su misura, realizzate a partire dalle necessità del chirurgo. Ci impegniamo ad ascoltare i bisogni di ogni cliente per comprenderne a fondo le esigenze: solo osservando il loro modo di lavorare e di gestire lo spazio siamo in grado di soddisfare anche le richieste più complesse. Il nostro obiettivo è creare una sinergia che non si esaurisca con la vendita, ma che inizi proprio con l’acquisto delle apparecchiature. Siamo sempre al fianco dei medici e delle strutture ospedaliere, per controllare lo stato d’uso dei macchinari e aggiornare gli utilizzatori finali sulle tecniche più all’avanguardia». Così afferma Salvatore Bocchetti, CEO di Zaccanti. 48 anni, in tasca una laurea in economia conseguita all’università di Bologna, alla guida oggi di questa realtà che commercializza apparecchiature elettromedicali. Una multinazionale tascabile, come la definisce questo manager. Si presidia così una nicchia di mercato piccola e strategica come la chirurgia. «Rappresentiamo un marchio importante nel mondo della chirurgia mini invasiva, paragonabile alla Ferrari. Raccogliere l’eredità di Carlo è stato difficile e impegnativo. Nel corso degli ultimi quindici anni sotto la mia gestione la società ha acquisito figure altamente specializzate e ha consolidato e ampliato le collaborazioni con aziende leader nel settore di riferimento, proseguendo nell’attività di ricerca di nuove tecnologie. Siamo diventati un riferimento anche per la sanità privata nazionale, crediamo e investiamo in progetti culturali, di divulgazione scientifica e di formazione», dice Bocchetti.

Elementi distintivi.
L’innovazione è inevitabile. Insomma, è parte di questa storia. La percorre, la anticipa, la segna indelebilmente. Negli anni il viaggio ha fatto sosta in tutte le tappe più significative della chirurgia, da quella open a quella mininvasiva di cui Zaccanti è stata pioniera.  Nel 1992 entra in azienda la seconda generazione che porta in Italia gli strumenti della chirurgia mininvasiva che il Nord-Europa già produceva. Poi nel 2007 si realizza all’Istituto Gozzadini di Bologna la prima sala full HD d’Europa, ancora in uso e intitolata a Carlo Zaccanti, scomparso a pochi giorni dalla sua inaugurazione. «Da allora ad oggi la sicurezza e il benessere del paziente e degli operatori sono sempre stati i nostri focus, ispirando la realizzazione dei nostri lavori, per i quali abbiamo ottenuto riconoscimenti dai vari utilizzatori che continuano a rivolgersi a noi e dagli ambienti accademici, che utilizzano le nostre installazioni anche per scopi didattici. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità della vita dei pazienti e lo perseguiamo proponendo solo strumentazioni d’avanguardia», precisa Bocchetti. Guardare al domani con determinazione, competenza, passione.

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