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Quesiti più frequenti - origine preferenziale

Quali sono gli accordi in vigore?  


Come posso verificare se l'importatore paga dazio nel Paese in cui spedisco i miei prodotti?

Alcuni Paesi hanno accordi di libero scambio che eliminano o riducono i dazi su determinati prodotti. Verifica se il paese in cui stai spedendo ha accordi con il tuo Paese, che potrebbero influenzare l’imposizione dei dazi. Il portale della Commissione Europea "Access to markets" permette di scoprirlo. Seguendo i passaggi indicati nelle slides che seguono potrai determinare se i prodotti saranno soggetti a dazi nel Paese di destinazione, e quali eventuali costi aggiuntivi potrebbero esserci.


I miei prodotti sono commercializzati: posso esportarli e dire che sono di origine preferenziale?

E' possibile dichiarare di origine preferenziale prodotti commercializzati se si ottengono dai fornitori le dichiarazioni di origine preferenziale, a lungo termine o per singola fornitura. Consultare la pagina "Documenti utili"


Faccio tante lavorazioni in Italia/UE i miei prodotti sono di origine preferenziale?

Potrebbero avere origine preferenziale, ma è necessario verificare le regole di origine contenute negli accordi con i Paesi di destinazione dei prodotti, relative al codice doganale dei prodotti stessi


Acquisto e rivendo i prodotti aggiungendo un margine del 50%, posso dire che i miei prodotti sono di origine preferenziale?

No, l'applicazione di un margine di rivendita non influisce sull'origine preferenziale del prodotto stesso (nè sull'origine non preferenziale/Made in). Perché un prodotto possa essere considerato di origine preferenziale, è importante che il prodotto stesso soddisfi i requisiti specificati dagli accordi commerciali.


Che cosa è il cumulo?

La maggior parte degli accordi bilaterali contiene una norma di origine preferenziale, denominata cumulo bilaterale o diagonale, alternativa a quelle indicate nell’allegato tecnico, e grazie a questa sono considerati di origine preferenziale anche i prodotti ottenuti nel Paese accordista “A” a partire da materie prime di origine preferenziale del Paese accordista “B”:

• senza che sia eseguita nel Paese “A” la lavorazione prevista dalla regola di origine ordinaria;
• alla minima condizione che tale lavorazione sia superiore a quelle considerate sempre insufficienti.

Esempio: poniamo che la regola di origine affermi che un macchinario industriale possa essere considerato di origine UE qualora al massimo il 40% del valore del suddetto sia composto da componenti o materiali extra UE. Se rispetto tale regola, il macchinario è di origine preferenziale, con cumulo NON applicato. Nel caso in cui il macchinario sia composto da materiali extra UE per il 45% del valore, esso non sarebbe di origine preferenziale UE e di conseguenza dovrebbe pagare i dazi all’ingresso all’import nel Paese di destinazione. Poniamo però che tale 45% sia dato da materiali di origine israeliana, Paese con cui l’UE ha un accordo di libero scambio. In questo caso, il macchinario sarà di origine preferenziale UE, con cumulo applicato con Israele. Ciò consentirà al prodotto di entrare senza dazi in Israele e in tutti i Paesi che hanno sottoscritto e ratificato un accordo di libero scambio con l’UE e con Israele.


Che cosa è la dichiarazione di origine del fornitore? Come devo compilarla? Sono obbligato a firmarla?


Dove posso verificare le regole di origine preferenziale?

Le regole di origine preferenziale determinano se un prodotto può beneficiare di dazi ridotti o esenti nell'ambito di un accordo di libero scambio (FTA) tra paesi. Per verificare queste regole, puoi seguire alcuni passaggi specifici e consultando:


Che cosa è il REX? 

È un sistema di registrazione degli esportatori che consente di emettere dichiarazioni di origine preferenziale sui prodotti, senza la necessità di un certificato di origine EUR1 rilasciato dall’Agenzia delle Dogane. Il sistema Rex è utilizzato in alcuni accordi di libero scambio quali: Canada, Giappone, Costa d’Avorio, Singapore, Vietnam, Nuova Zelanda.


Che differenze ci sono tra Rex ed e Esportatore Autorizzato?

Entrambi i regimi mirano a semplificare le esportazioni ed a garantire l'origine preferenziale delle merci: il Rex è una registrazione, mentre l'Esportatore Autorizzato richiede un processo di autorizzazione da parte dell'Agenzia delle Dogane
Rex: le aziende devono registrarsi nel sistema Rex e soddisfare determinati criteri per poter emettere dichiarazioni di origine. Una volta registrati, gli esportatori possono dichiarare l'origine direttamente nelle fatture o nei documenti commerciali.
Esportatore Autorizzato: le aziende devono presentare una domanda di autorizzazione, cui segue un'attività di audit da parte degli uffici dell'Agenzia delle Dogane, volta a verificare che l'azienda sia in grado di dichiarare correttamente l'origine preferenziale di prodotti.


Verso la Svizzera devo dichiarare l’origine preferenziale?

Per i beni industriali dal 1° gennaio 2024 la Svizzera ha eliminato i dazi in importazione, pertanto non sussiste la necessità ai fini dell’abbattimento del dazio di dichiarare l’origine preferenziale da parte degli esportatori. Permangono i dazi per i prodotti agricoli (prodotti agricoli trasformati e alimenti per animali inclusi), dei prodotti della pesca e di alcuni prodotti dei capitoli 35 e 38, classificati come prodotti agricoli.


Quali accordi sono attualmente in vigore fra Turchia e Unione Europea? Che differenza c'è tra EUR 1 e ATR?

Unione Europea e la Turchia hanno stabilito due tipi di accordo: origine preferenziale e unione doganale.
Per i prodotti agricoli e i prodotti carbosiderurgici è in vigore un accordo di libero scambio; per tutti gli altri prodotti è in vigore un accordo di unione doganale, secondo il quale per beneficiare dell’esenzione daziaria la merce deve essere fabbricata o immessa in libera pratica nel paese di partenza (UE o Turchia a seconda dei casi). Nell'ambito dell'accordo di libero scambio verrà utilizzato EUR1 o la dichiarazione su fattura. Per i prodotti diversi dagli agricoli e i carbosiderurgici il documento che accompagna la merce per beneficiare dell'esenzione daziaria è il certificato di circolazione ATR


Quali sono le responsabilità per l'esportatore in caso non corretta indicazione di origine preferenziale? 

L’emissione di una falsa dichiarazione di origine preferenziale comporta il recupero dei dazi non pagati nel Paese di importazione, con eventuali sanzioni.
Inoltre, l’indicazione sulla dichiarazione doganale di esportazione dell’origine preferenziale falsa costituisce reato di falso in atto pubblico ex art. 483 del c.p.