L’Unione Europea ha in vigore numerosi accordi di origine bilaterale, secondo i quali i prodotti spediti dall'Unione Europea che rispettano le regole di origine possono entrare in questi Paesi a dazi preferenziali rispetto a quelli che questi Paesi applicano normalmente ai Paesi terzi. Se i prodotti spediti dall'Unione Europea non rispettano le regole di origine, ad essi si applicano i dazi che il Paese di destinazione applica normalmente a Paesi terzi.

SPG è l'acronimo per indicare il Sistema delle Preferenze Generalizzate: si tratta di una concessione unilaterale da parte dell'UE verso alcuni Paesi in via di sviluppo, che prevede un trattamento daziario preferenziale solo per le merci originarie di quei Paesi al momento dell'importazione nel territorio doganale dell'Unione. All'esportazione dei prodotti dall'Unione Europea verso questi Paesi non si applicano preferenze daziarie.

Tra Paesi che hanno sottoscritto un'unione doganale i prodotti possono essere scambiati in esenzione del dazio quando sono interamente ottenuti sul territorio di un Paese dell'unione doganale, o vi sono già stati importati pagando i diritti doganali di confine (per i quali sono stati pagati dazio e IVA).

Attualmente l'Unione Europea ha stipulato accordi di unione doganale con:

Se i prodotti vengono esportati verso Paesi che non hanno accordi di libero scambio con la UE, come ad esempio Stati Uniti, Brasile, Cina, l'impresa non deve dichiarare l'origine preferenziale, ma solo origine non preferenziale della merce.