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FARE INSIEME - Ep. 31 - Aero Club Pavullo, l’Aeroporto di montagna che rappresenta la porta d’accesso alla Motor Valley

«Noi, uno spazio identitario per la comunità e sempre in movimento»

28/02/2022

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Nasce nel 1923 a Pavullo nel Frignano, nel modenese, e vive più fasi. Oggi la struttura è stata ampliata e modernizzata, con una riqualificazione delle piste in asfalto, degli hangar, delle strutture di accesso. Il piano quinquennale di investimenti si chiuderà nel 2025. Per Fare Insieme Giampaolo Colletti intervista Roberto Gianaroli, Presidente di Aero Club Pavullo

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Questa è una storia che ha quasi un secolo di vita e che contiene tanti topos narrativi, momenti difficili e fasi esaltanti. La nascita, il successo, la distruzione, la ricostruzione, la partecipazione di una comunità con il suo volontariato e con il sostegno di tanti imprenditori del territorio. E ancora l’orgoglio di una terra che in questo spazio, esteso su millequattrocento metri di lunghezza e ottocento di larghezza, oggi completamente rimesso a nuovo, si è sempre riconosciuta. Ecco perché la storia dell’Aeroporto di Pavullo va oltre la limitativa definizione di aeroporto di montagna. Certo, questo spazio è collocato ad oltre seicento metri di altitudine, unico dell’area modenese e uno dei due aeroporti di montagna italiani. Ma in realtà è molto di più. Perché è lo scalo che lega l’industria emiliana, la vera porta d’accesso alla Motor Valley italiana. D’altronde solo in diciotto chilometri si arriva a Maranello, e qui si entra nel futuro.  

Tra passato e futuro.
Ma procediamo con ordine e riavvolgiamo il nastro al 1923: proprio in quell’anno era inaugurato l’approdo, divenuto poi Regia Scuola di Volo nel 1927 e ufficialmente definito Aeroporto Civile Statale nel 1931. Siamo a due chilometri a sud di Pavullo nel Frignano, diciottomila abitanti e secondo Comune più esteso della provincia di Modena. L'Aeroporto oggi è utilizzato per l’aviazione generale, quindi business aviation e voli da diporto e sportivi o per l'esercizio di funzioni di Protezione Civile e soccorso. Sin dall’inizio ha ospitato la prima e più importante scuola d’Italia per il volo a vela: a quattro anni dalla fondazione, la scuola di Pavullo iniziò a selezionare i futuri istruttori di volo a vela, gli specialisti civili e militari e anche i cosiddetti verricellisti, quando dal primordiale lancio ad elastico si passò al lancio al verricello, una tecnica di decollo ideata e utilizzata per la prima volta in Italia proprio qui a Pavullo. Poi l’arresto sul finire della Seconda Guerra Mondiale e la ripresa negli anni Sessanta, grazie ad una comunità di paracadutisti sempre più crescente. Negli anni Novanta viene rifondata la scuola di volo a vela con il lancio mediante verricello. A partire dal 2003 iniziano i lavori di ristrutturazione con la nuova pista asfaltata, i piazzali per aeromobili, le recinzioni, gli alloggi, i servizi antincendio e i distributori di carburante. «Questo Aeroporto ha vissuto davvero tante fasi differenti, ma ciò che è rimasto costante nel tempo è l’essere una struttura estremamente identitaria», afferma Roberto Gianaroli, Presidente di Aero Club Pavullo, che conta un team composto da undici addetti tra personale di terra, di volo e di segreteria. La struttura negli anni è stata ampliata e modernizzata, con una riqualificazione delle piste in asfalto, degli hangar, delle strutture di accesso. Poi ancora del bar e del ristorante, uno spazio che è utilizzato in modo poliedrico. Lo sport è sempre stato elemento caratterizzante: oggi in questo spazio operano due società sportive e una commerciale (quella che si occupa dei carburanti). Gli hangar presenti sono quattro, dei quali l’ultimo recentemente inaugurato. Il terzo, in particolare, è dedicato al servizio di elisoccorso. «Lo abbiamo realizzato conforme ai più evoluti standard di qualità: se fino ad un certo periodo gli hangar venivano considerati esclusivi elementi di ricovero da pioggia, vento e sole, oggi si prendono in considerazione per questi spazi anche altri parametri come la temperatura controllata e il coefficiente di illuminazione. Così diventano gradevoli anche da vivere e più performanti per i mezzi moderni che hanno a bordo molta tecnologia digitale. Siamo riusciti a costruire gli ultimi due hangar grazie alle donazioni di due imprenditori: i velivoli all’interno si trovano in condizioni di temperatura standard che salvaguardano gli strumenti e le attrezzature di bordo», dice Gianaroli.  

L’Aeroporto della comunità.
Da questa esperienza imprenditoriale si coglie un altro elemento centrale: il coinvolgimento degli utenti e la creazione di una community motivata e con un forte senso di appartenenza. Questo spazio rappresenta un patrimonio storico condiviso. «C’è una parte dei nostri utenti che vengono stabilmente coi loro mezzi e pagano una quota fissa annua più servizi variabili; ma in realtà questo spazio è iconico, da sempre un riferimento per il territorio e per i suoi cittadini. Siamo il grande polmone verde di Pavullo: in occasione dell’inaugurazione della strada perimetrale aeroportuale, aperta al transito pedonale, finanziata da un gruppo di imprenditori locali, vedere più di mille persone che indossavano la stessa casacca e unite in un vero e proprio ‘serpentone umano’ è stata una grande emozione. Nel 2019 abbiamo ospitato il campionato del mondo di volo a vela. Poi abbiamo festeggiato da pochi mesi i centodieci anni dell’Aero Club d’Italia, con tutto il mondo dell’aviazione che è venuto a trovarci; è stato il riconoscimento della capacità operativa di questo territorio e della qualità dell’infrastruttura. Ma il momento più appagante arriva sempre domani», conclude Gianaroli. Il piano quinquennale si chiuderà nel 2025. Si potenzieranno la pista di volo, i raccordi e la viabilità esterna; si costruirà una nuova torre di controllo con gli uffici operativi; nascerà un centro servizi di accoglienza per i piloti, una sala polivalente e saranno fabbricate nuove cucine per il servizio di ristorazione; saranno predisposti nuovi piazzali e verrà completata la strada perimetrale aeroportuale. Ancora una volta l’Aeroporto continuerà a prendere il volo. 

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