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FARE INSIEME STARTUP - Ep. 2 - Apogeo Space, quella startup dei nanosatelliti italiani che porta in orbita l’economia

«Stiamo costruendo la prima costellazione italiana di nanosatelliti per la fornitura di un servizio di connettività globale per dispositivi IoT»

10/07//2023

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Recuperare dallo Spazio dati satellitari che possano essere utili sulla Terra, superando quegli ostacoli di connettività terrestri attualmente esistenti. Un sogno che diventa realtà grazie ad una startup bresciana nata nel 2015 e specializzata nella progettazione, realizzazione e installazione di piccoli satelliti. Una realtà sostenuta da Primo Space, primo fondo di venture capital tecnologico impegnato negli investimenti in campo spaziale. Per FARE INSIEME STARTUP Giampaolo Colletti intervista Guido Parissenti, co-fondatore e CEO di Apogeo Space

FARE INSIEME STARTUP è lo spinoff del progetto FARE INSIEME dedicato alla presentazione di alcune delle realtà presenti nel portfolio di Primo Ventures, società che gestisce fondi specializzati nel settore digitale e della new space economy. Con Primo Ventures Confindustria Emilia ha avviato una partnership. Obiettivo: offrire alle imprese associate nuove occasioni di crescita grazie alla presentazione delle startup più innovative sul mercato. Qui raccontiamo alcune loro storie.

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

“Se fossimo soli, l'immensità sarebbe davvero uno spreco”. Così scrisse a cavallo degli anni ’50 Isaac Asimov, biochimico e scrittore statunitense, uno dei padri del fantascientifico letto in tutto il mondo e ideatore delle tre leggi della robotica divenute riferimento per lo sviluppo dell'intelligenza artificiale. L’avventura imprenditoriale che stiamo per raccontare ci porta fin sopra lo Spazio, ma con i piedi ben saldi sulla terra. Perché questa storia parla di un sogno che diventa realtà: creare una costellazione di nanosatelliti in grado di fornire servizi di connettività in ogni angolo del globo. L’intuizione è di Apogeo Space, startup bresciana nata nel 2015 e specializzata nella progettazione, realizzazione e installazione di nano satelliti. Una realtà sostenuta da Primo Space, primo fondo di venture capital tecnologico impegnato negli investimenti in campo spaziale. Per Apogeo, considerata tra le imprese europee più interessanti per gli investitori internazionali, è partita una produzione seriale di nano-satelliti della costellazione e già tra fine 2023 e gennaio 2024 circa 20 satelliti saranno operativi dallo spazio. Con questo primo dispiegamento di satelliti si potranno recuperare dati da dispositivi legati all’Internet of Things in ogni punto con attese massime di trenta minuti.

Identikit dell’azienda. Benvenuti nell’economia dello Spazio, che cresce a vista d’occhio. Secondo Space Foundation gli investimenti in questo ambito sono aumentati del +50% tra il 2010 ed il 2020, arrivando quasi a 450 miliardi di euro tra privati e agenzie governative. Tutto nasce con il Venture builder Vento di Torino e con una selezione di trenta persone che avevano un solo e ambizioso obiettivo: creare startup innovative. «Noi abbiamo scelto di perseguire quei dati forniti dai satelliti in orbita e che generano tante informazioni che non vengono sfruttate appieno. Anche oggi l’Agenzia Spaziale Europea spinge per avere privati che sfruttino il potenziale dei satelliti europei. Oggi stiamo costruendo la prima costellazione italiana di nanosatelliti per la fornitura di un servizio di connettività globale per dispositivi IoT», racconta Guido Parissenti, co-fondatore e CEO di Apogeo Space. La rete, che sarà completata entro il 2030, sarà abilitante nei confronti di altre aziende che hanno la possibilità di estendere le loro capacità per l’IoT industriale. Tutto questo migliorerà i sistemi di monitoraggio per l’agricoltura, per le grandi infrastrutture, i tracking di beni navali o i trasferimenti di mezzi e merci in mezzo agli oceani. Di fatto è un cambio di passo epocale: rispetto alle infrastrutture terrestri, che hanno oggettivi limiti di portata, operando con i satelliti gli ostacoli delle connessioni tra i vari Paesi del mondo si superano. «Finora ci si affidava alle reti per cellulari, ma tra Paesi diversi c’era il problema di continuare a cambiare Sim o di trovarne che andassero bene per tutti. Ora potranno aprirsi a mercati nuovi o facilitare, dal punto di vista della logistica, quelli esistenti», dice Parissenti.

L’unione fa la rete. Intanto si guarda al futuro attraverso alleanze innovative e impensabili anche in un recente passato nel quale si lavorava spesso per silos, anche nella ricerca. Ma la nuova generazione di startupper ibridano competenze, saperi, ambizioni. Ed è questo approccio che fa la differenza per scalare i mercati globali e addirittura quelli spaziali. Così a novembre 2022 Apogeo Space ha firmato l’accordo per l’acquisizione di lanci multipli a partire dal 2023 per la messa in orbita dei propri satelliti con D-Orbit, azienda di logistica e trasporto orbitale con l’headquarter a Fino Mornasco, nel comasco. Ma Apogeo Space collabora con molte altre realtà nel mondo e istituti di ricerca nel settore spaziale o provenienti da altri campi di attività, ma che hanno l’ambizione di espandere i servizi utilizzando la tecnologia spaziale: tra questi c’è l’Istituto Nazionale di Astrofisica, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, l’Osservatorio Astronomico di Brera e quello di Bologna. E ancora il Politecnico di Milano e l’università di Brescia. Ancora una volta creare partnership innovative e visionarie è il tratto distintivo delle organizzazioni più ambiziose.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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