A Milano meno di due anni fa nasce una startup impegnata nel fornire servizi di pagamento digitale per semplificare e migliorare il flusso di cassa, amplificare le possibilità di guadagno e migliorare l’esperienza clienti. Obiettivo: inserirsi nel settore delle spese importanti per i piccoli esercenti, consentendo ai clienti di affrontare spese per il benessere di persone, animali, abitazioni e veicoli. Per FARE INSIEME STARTUP Giampaolo Colletti intervista Gianluca Cocco e Gaetano De Maio, rispettivamente CEO e COO di Qomodo
FARE INSIEME STARTUP è lo spinoff del progetto FARE INSIEME dedicato alla presentazione di alcune delle realtà presenti nel portfolio di Primo Ventures, società che gestisce fondi specializzati nel settore digitale e della new space economy. Con Primo Ventures Confindustria Emilia ha avviato una partnership. Obiettivo: offrire alle imprese associate nuove occasioni di crescita grazie alla presentazione delle startup più innovative sul mercato. Qui raccontiamo alcune loro storie.
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Questa
è una storia incredibile. Ve lo anticipo perché ne vedremo, anzi ne ascolteremo
delle belle. Per raccontarla al meglio partiamo dal nome. Qomodo, con l’accento
sulla prima “o”. Si tratta di una startup che si occupa di diventare partner di
incasso per tutti gli esercenti. Da Milano parte la sfida di questa
giovanissima realtà impegnata nel fornire servizi di pagamento digitale per
semplificare e migliorare il flusso di cassa, amplificare le possibilità di
guadagno e migliorare l’esperienza clienti. Obiettivo: inserirsi nel settore
delle spese importanti per i piccoli esercenti, consentendo ai clienti di
affrontare spese per il benessere di persone, animali, abitazioni e veicoli. «Dentisti,
veterinari, centri estetici, medicina ed esami specialistici, palestre,
gommisti, carrozzieri, oculisti. Decidiamo noi quali sono le categorie, li
contattiamo e suggeriamo loro la nostra soluzione. Loro possono incassare
subito, noi ci facciamo carico della rateizzazione. Puntiamo soprattutto sul
fatto che questi esercenti conoscono di persona il loro cliente. Per questo
sarà lui ad offrire Qomodo come soluzione per il pagamento rateizzato senza
interessi». Così raccontano Gianluca Cocco e Gaetano De Maio, rispettivamente
CEO e COO di questa realtà che in poco tempo è entrata nell’ecosistema italiano
dell’innovazione. Infatti, nel primo semestre 2022 la startup ha intercettato
34,5 milioni di euro. Parte investimenti, parte liquidità per finanziare il
capitale circolante del business. «Ciò che fa più piacere è la qualità degli
investitori che hanno creduto in noi», hanno dichiarato alla stampa Cocco e De
Maio.
Identikit dei founder. E veniamo a questi due trentenni ormai già professionisti di lungo corso
diventati startupper per passione. A distanza di dodici mesi arriva l’idea e si
inizia a lavorare. Ma loro si conoscevano da molto tempo prima. Andiamo con
ordine. Gaetano ha 36 anni e nasce ad Avellino. In tasca ha una laurea in
economia conseguita all’Università Bocconi e una sana ossessione per fare le
cose, una curiosità costante: conoscere il mondo, spaccare il mondo, ripete
spesso. Ma quel mondo lo gira per davvero per lavoro tra Malesia, Filippine,
Germania, Inghilterra. «Prima di compiere trent’anni ho deciso di tornare in
Italia», ricorda. Anche Gianluca ha 36 anni, nasce a Genova ma cresce a
Tortona, nel basso Piemonte. Famiglia metà abruzzese e metà piemontese. Nel suo
percorso prima gli studi in ingegneria meccanica a Pavia e poi al Politecnico
di Milano. «Ho subito capito che non volevo fare l’ingegnere, ho lavorato in
Amazon, poi in Foodora in Italia fino al 2018, venduta poi a Glovo. Da lì la
consapevolezza di voler intraprendere un percorso imprenditoriale», ricorda
Gianluca. I due si conoscono dal 2017, entrambi al lavoro con quel colosso noto
nel mondo dell’innovazione chiamato Rocket Internet. «Tra coloro che lavorano
per Rocket Internet abbiamo sempre provato a conoscerci. Noi non ci eravamo mai
visti e ci siamo conosciuti dopo un contatto su LinkedIn. Davanti a un caffè ci
siamo incontrati ed evidentemente dal vivo qualcosa è cambiato. Ci siamo tenuti
in contatto in modo assiduo e poi abbiamo iniziato a fare impresa assieme»,
ricordano. Il momento giusto però non è arrivato subito. Insomma, c’è voluto
del tempo. Poi però una freddissima sera di fine gennaio 2022, una di quelle
nebbiose e pungenti, si rivedono a Milano. Come
va col business? Facciamo una cosa insieme? E da lì nasce l’azienda,
partendo da un’idea tanto semplice da spiegare a voce, quanto complessa da
realizzare. «Ci mettiamo in ascolto del mercato. Vogliamo vendere prodotti
fintech a esercenti fisici, anche se è un mercato dove fare distribuzione è
assai complesso», precisano. La startup richiama quel boom dei servizi offerti
dal fenomeno “buy now, pay later”. Ossia compri ora e paghi successivamente.
«Ma a differenza di tutti gli altri che si rivolgono al consumo esteso, il
nostro servizio è focalizzato sulle spese importanti per il budget familiare,
quelle essenziali, rilevanti di importo e talvolta impreviste», affermano Cocco
e De Maio. Ancora una volta è l’idea che fa la differenza, quando fiuta le
evoluzioni del mercato.
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