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FARE INSIEME - Ep. 173 - Bulloneria Emiliana, quel prodotto così piccolo in grado di fare cose così grandi

«Non può esistere nessuna azienda senza le persone che ci lavorano»

08/02/2024

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Tra Bologna e Modena nel 1971 nasce un’azienda diventata negli anni leader di mercato nella bulloneria, nella viteria e in tutti quei prodotti per il fissaggio metallico. Oggi Bulloneria Emiliana conta quattro sedi e clienti in tutto il mondo per 10 milioni di euro di fatturato. ma sono le persone a fare la differenza. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Gian Marco Dalpane, CEO di Bulloneria Emiliana

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Se ci pensate un bullone è un oggetto piccolo, anzi piccolissimo, talvolta miniaturizzato. Ma potente, assai potente. Perché grazie a ogni singolo bullone si costruiscono ponti, strade, industrie, macchine, case, intere città. Bullone dopo bullone, giorno dopo giorno. Ecco, la storia che sto per raccontarvi parte da qualcosa di molto piccolo, destinato però a diventare molto grande. Proprio come un bullone. E parte dall’idea che ogni giorno, sommato ad un altro giorno, può portare vere e proprie rivoluzioni.

Un’idea, un’impresa.
In fondo è quello che è successo nella vita di Luigi Dalpane e di sua moglie Marisa Mazzetti. All’inizio della sua carriera Luigi faceva il fattorino di bottega. Ma aveva testa e cuore. E poi al suo fianco sin dagli esordi c’era sua moglie. Pensate che da un’idea nata quasi per caso entrambi e sempre insieme riescono a costruire un colosso. Bulloneria Emiliana nasce nel lontano 1971 e negli anni diventa leader di mercato nella bulloneria, nella viteria e in tutti quei prodotti per il fissaggio metallico. Tutto parte da un piccolo spazio che era poco più di un garage, chiedendo le forniture ad alcuni produttori e amici che agli esordi concedevano di vendere i propri prodotti senza grosse coperture finanziarie. «L’intuizione iniziale è nata da mio babbo e dalla mia mamma che hanno fortemente voluto inserirsi in un settore che ritenevano strategico: le viti vanno ovunque. All’epoca babbo lavorava in bottega, mentre mamma era capace di occuparsi della contabilità. Non avevano fatto studi, ma hanno sfruttato questa idea ed è nata l’azienda». Così racconta Gian Marco Dalpane, oggi alla guida di Bulloneria Emiliana come seconda generazione. Lui che questa realtà l’ha respirata sin da bambino. Pensate che il giorno stesso, subito dopo essersi diplomato a scuola come ragioniere, anziché andare in centro a festeggiare, il papà gli chiede di passare un attimo in azienda che ha bisogno di lui. Ecco, da quell’attimo in poi Gian Marco dall’azienda non ne è più uscito. Lo ricorda col sorriso. «Mio papà ha fatto il rappresentante, poi si sono messi in proprio non nella loro città, ossia a Bologna, ma a Modena. L’hanno fatto per due motivi: papà lì aveva già tanti contatti e poi era più facile partire a livello logistico», dice Dalpane. Oggi, dopo oltre cinquant’anni di attività, si contano quattro sedi: la prima è a San Cesario, tra Bologna e Modena. Poi ci sono due depositi a Orio Sopra, nella bergamasca, e Imola. E poi ancora una società controllata a Trofarello, nel torinese.

Identikit dell’azienda
. Lo abbiamo già detto: l’headquarter è a San Cesario. Area di transito, area di commercio, area di snodo vicino all’asse della via Emilia. Lo spazio è di oltre ottomila metri quadrati, di cui quattromila coperti. Ma c’è di più. L’azienda dispone di oltre cinquemila posti pallet, magazzini verticali per lo stoccaggio. E ancora di furgoni per le consegne, muletti, transpallet, bilance e contapezzi elettronici. E poi inscatolatrici e imbustatrici automatiche, lettori palmari, radiofrequenza. Bulloneria Emiliana ha una squadra di 30 persone per 10 milioni di euro di fatturato all’anno. «Il nostro è un prodotto dal costo estremamente basso, occorre disporre di tutti gli strumenti possibili per rendere il processo aziendale più preciso e veloce, in modo da avere ottime performance nei controlli e nella preparazione della merce, il che poi si traduce in maggior competitività da offrire ai nostri clienti», precisa Dalpane. Azienda hi-tech. Si preserva il passato, ma si guarda al futuro. Per primi in Italia l’azienda ha imparato a gestire tutti i movimenti di magazzino tramite i palmari con la radiofrequenza e tutti i lotti in entrata: in questo modo è possibile rintracciare la provenienza e l’origine dei prodotti anche a molti anni di distanza. Inoltre, sempre tra i primi, hanno certificato il sistema qualità già nel 1997. «È rimasto immutato l’amore per questo lavoro e la serietà con la quale lo affrontiamo. Ci siamo innovati in tutti i servizi resi alla clientela, completando il nostro processo di lavoro con strumenti utili al mantenimento della rintracciabilità dei lotti, ai riordini delle giacenze o ai servizi logistici», dice Dalpane.

Azienda globale. Bulloneria Emiliana ha ottimi rapporti di collaborazione con svariate decine di produttori sparsi in tutto il mondo, dalla Cina alla Turchia, da Taiwan all’ Europa tutta. Perché, spiega Dalpane, il nostro mercato è “glocal” occorre acquistare su base globale per poter essere competitivi localmente come nel resto del mondo. Ma cosa occorre per essere un'azienda di successo? Dalpane non ha dubbi. «Non può esistere nessuna azienda senza le persone che ci lavorano. Proprio per questo motivo cerchiamo di incentivare tutti i colleghi con un sistema di welfare che comprende benefit di vari livelli. Inoltre abbiamo siglato un’assicurazione integrativa privata perché un collega che lavora bene e sereno è il miglior biglietto da visita per l’azienda». Ancora una volta le organizzazioni di successo guardano alle proprie persone, il bene più prezioso.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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