Viaggio in un’azienda storica che ha avuto l’intuizione di ripensare la progettazione e la produzione di packaging box in carta e cartone in un mondo in costante evoluzione. Tecnologie all’avanguardia, alleanze sul territorio e le persone che fanno la differenza: è questa la ricetta vincente. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Roberto e Chiara Moreschini di Cartotecnica Moreschini
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
C’è un fiocco azzurro sulla porta di casa
di Giacomo Moreschini, imprenditore emiliano di lungo corso. Anzi no, ce ne
sono due. Siamo nel 1954 e quell’anno segna una doppia svolta per questo
imprenditore che negli anni successivi avrebbe fatto grandi cose accendendo la
sua impresa di famiglia messa in piedi con consapevolezza e un pizzico di
follia. Ma torniamo al 1954 e a quei due fiocchi azzurri. Perché proprio in
quell’anno nasce il figlio Roberto e prende forma nella testa di Giacomo la nuova
azienda. Siamo nel primo Dopoguerra. C’è tutto da sistemare e niente ancora in
ordine. Ma c’è anche tanta voglia di fare. In quegli anni segnati dal boom
economico Giacomo lavora in una cooperativa alimentare e nota che la pasta –
venduta fino ad allora in sacchi da venticinque chilogrammi – è richiesta un
chilo alla volta dalle famiglie. In fondo i nuclei familiari iniziano a
restringersi e il cibo non viene più acquistato in sacchi, bensì in scatole. Emergono
nuovi bisogni per consumi che si evolvono. E Giacomo, insieme a sua moglie Anna
Maria, riesce a intuirli. Anzi, a intercettarli. Di più, a soddisfarli. Così
inizia a nascere e crescere Cartotecnica Moreschini.
Identikit dell’azienda. In Cartotecnica Moreschini ancora oggi si lavora tra
macchinari hi-tech, packaging evoluti e professionisti d’eccellenza. Ma
soprattutto si lavora puntando su una cosa assai preziosa e spesso
sottovalutata: l’ascolto. Ed è questo un elemento
distintivo di questa storica realtà specializzata nella progettazione e
produzione di packaging box in carta e cartone. «Nel
tempo abbiamo mantenuto il desiderio di scoprire cose nuove. Realizziamo
packaging diversi rispetto a quelli standard. Molte realtà si rivolgono a noi
per questa capacità di essere esploratori. In fondo abbiamo cambiato il modo di
rapportarci con chi ci cerca perché oggi la parte rilevante nella filiera è
quella di coniugare al meglio i bisogni emergenti con la fattibilità»,
afferma Roberto Moreschini.
Nel 2000 fa ingresso in azienda la figlia
Chiara, che ha respirato sin da giovane l’aria di questa azienda, portando
idee, innovazione e qualità certificata.
«Durante gli studi universitari in chimica industriale ho
iniziato il mio percorso in azienda con l’obiettivo di ottenere la certificazione
di qualità conseguita nel
2001», spiega Chiara.
«La nostra missione è quella di dare vita a idee che
proteggono altre idee, utilizzando al meglio ciò che la natura crea nel pieno
rispetto dell’ambiente», precisano Chiara e Roberto.
L’esperienza tecnica di Roberto, le
capacità gestionali di Chiara unite alla creatività di Alessio, marito di
Chiara, portano nel 2015 l’azienda in una nuova sede a Castel San Pietro Terme,
che si estende su uno spazio di quasi quattromila metri quadrati a pochi passi
dall’uscita dell’autostrada A14.
Questa
azienda specializzata nella consulenza, nella progettazione e nella creazione
di nuovi progetti di packaging, è in campo con soluzioni innovative e
industrializzabili per i settori farmaceutico, cosmetico, alimentare e per la
grande distribuzione. Un’azienda con le radici ancorate nella storia, ma che
guarda anche al futuro.
Alcuni esempi?
Il packaging per alimenti attento
all’ambiente e all’aumento del tempo di conservazione dei cibi completamente
riciclabile nella carta. Qui scende in campo il capitale brevettuale. Perché le
idee migliori si tutelano, creando poi valore. «Abbiamo stretto
un’alleanza con le realtà della zona. Ad oggi disponiamo di due brevetti. Abbiamo
stretto rapporti con costruttori di macchine automatiche nei vari settori per i
quali operiamo. Nel farmaceutico, per esempio, stiamo lavorando per la sostituzione
della parte in plastica che contiene flaconi e fiale in vetro con una carta in prodotto
monomateriale al 100% riciclabile. L’ultimo brevetto va ad operare nel settore
alimentare per limitare l’utilizzo della plastica», dice
Moreschini.
«Le ultime attrezzature
all’avanguardia ci hanno permesso di affrontare al meglio il mercato dell’e-commerce
con macchinari progettati insieme al costruttore. D’altronde quella che abbiamo
è una conoscenza che ci portiamo dietro da settant’anni», afferma Chiara
Moreschini, oggi alla guida di questa azienda col papà Roberto. In
fondo è la lezione del nonno Giacomo. Fare, senza fermarsi mai. Mettendoci
testa e cuore.
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