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FARE INSIEME - Ep. 186 - Cartotecnica Moreschini, quelle scatole che contengono di tutto (persino il futuro)

«Nel tempo abbiamo mantenuto il desiderio di scoprire cose nuove»

08/04/2024

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Viaggio in un’azienda storica che ha avuto l’intuizione di ripensare la progettazione e la produzione di packaging box in carta e cartone in un mondo in costante evoluzione. Tecnologie all’avanguardia, alleanze sul territorio e le persone che fanno la differenza: è questa la ricetta vincente. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Roberto e Chiara Moreschini di Cartotecnica Moreschini

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

C’è un fiocco azzurro sulla porta di casa di Giacomo Moreschini, imprenditore emiliano di lungo corso. Anzi no, ce ne sono due. Siamo nel 1954 e quell’anno segna una doppia svolta per questo imprenditore che negli anni successivi avrebbe fatto grandi cose accendendo la sua impresa di famiglia messa in piedi con consapevolezza e un pizzico di follia. Ma torniamo al 1954 e a quei due fiocchi azzurri. Perché proprio in quell’anno nasce il figlio Roberto e prende forma nella testa di Giacomo la nuova azienda. Siamo nel primo Dopoguerra. C’è tutto da sistemare e niente ancora in ordine. Ma c’è anche tanta voglia di fare. In quegli anni segnati dal boom economico Giacomo lavora in una cooperativa alimentare e nota che la pasta – venduta fino ad allora in sacchi da venticinque chilogrammi – è richiesta un chilo alla volta dalle famiglie. In fondo i nuclei familiari iniziano a restringersi e il cibo non viene più acquistato in sacchi, bensì in scatole. Emergono nuovi bisogni per consumi che si evolvono. E Giacomo, insieme a sua moglie Anna Maria, riesce a intuirli. Anzi, a intercettarli. Di più, a soddisfarli. Così inizia a nascere e crescere Cartotecnica Moreschini.

Identikit dell’azienda.
In Cartotecnica Moreschini ancora oggi si lavora tra macchinari hi-tech, packaging evoluti e professionisti d’eccellenza. Ma soprattutto si lavora puntando su una cosa assai preziosa e spesso sottovalutata: l’ascolto. Ed è questo un elemento distintivo di questa storica realtà specializzata nella progettazione e produzione di packaging box in carta e cartone. «Nel tempo abbiamo mantenuto il desiderio di scoprire cose nuove. Realizziamo packaging diversi rispetto a quelli standard. Molte realtà si rivolgono a noi per questa capacità di essere esploratori. In fondo abbiamo cambiato il modo di rapportarci con chi ci cerca perché oggi la parte rilevante nella filiera è quella di coniugare al meglio i bisogni emergenti con la fattibilità», afferma Roberto Moreschini. Nel 2000 fa ingresso in azienda la figlia Chiara, che ha respirato sin da giovane l’aria di questa azienda, portando idee, innovazione e qualità certificata. «Durante gli studi universitari in chimica industriale ho iniziato il mio percorso in azienda con l’obiettivo di ottenere la certificazione di qualità conseguita nel 2001», spiega Chiara. «La nostra missione è quella di dare vita a idee che proteggono altre idee, utilizzando al meglio ciò che la natura crea nel pieno rispetto dell’ambiente», precisano Chiara e Roberto. L’esperienza tecnica di Roberto, le capacità gestionali di Chiara unite alla creatività di Alessio, marito di Chiara, portano nel 2015 l’azienda in una nuova sede a Castel San Pietro Terme, che si estende su uno spazio di quasi quattromila metri quadrati a pochi passi dall’uscita dell’autostrada A14.

Questa azienda specializzata nella consulenza, nella progettazione e nella creazione di nuovi progetti di packaging, è in campo con soluzioni innovative e industrializzabili per i settori farmaceutico, cosmetico, alimentare e per la grande distribuzione. Un’azienda con le radici ancorate nella storia, ma che guarda anche al futuro. Alcuni esempi? Il packaging per alimenti attento all’ambiente e all’aumento del tempo di conservazione dei cibi completamente riciclabile nella carta. Qui scende in campo il capitale brevettuale. Perché le idee migliori si tutelano, creando poi valore. «Abbiamo stretto un’alleanza con le realtà della zona. Ad oggi disponiamo di due brevetti. Abbiamo stretto rapporti con costruttori di macchine automatiche nei vari settori per i quali operiamo. Nel farmaceutico, per esempio, stiamo lavorando per la sostituzione della parte in plastica che contiene flaconi e fiale in vetro con una carta in prodotto monomateriale al 100% riciclabile. L’ultimo brevetto va ad operare nel settore alimentare per limitare l’utilizzo della plastica», dice Moreschini. «Le ultime attrezzature all’avanguardia ci hanno permesso di affrontare al meglio il mercato dell’e-commerce con macchinari progettati insieme al costruttore. D’altronde quella che abbiamo è una conoscenza che ci portiamo dietro da settant’anni», afferma Chiara Moreschini, oggi alla guida di questa azienda col papà Roberto. In fondo è la lezione del nonno Giacomo. Fare, senza fermarsi mai. Mettendoci testa e cuore.

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