Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

FARE INSIEME - Ep. 136 - Centro Software, quella squadra vincente che abbatte i “silos organizzativi” delle aziende

«Il nostro ERP diventa la spina dorsale informativa dell’azienda»

05/06/2023

Vai al podcast.
 

In un campus tecnologicamente avanzato a San Pietro in Casale, nel bolognese, c’è un gioiello di impresa che aiuta le altre imprese a migliorare processi, servizi, performance. Questa è la storia di Centro Software, nata per accompagnare le piccole e medie imprese nel processo di digitalizzazione. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Lorenzo Battaglini, CEO di Centro Software

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Arrivare prima di altri e fare la differenza. In fondo è questa la ricetta vincente dei pionieri, ossia di quegli innovatori che battono sentieri inesplorati per spingersi oltre. Certo, ci vogliono competenze verticali e trasversali, dedizione estrema, coraggio da vendere e una squadra che fa la differenza. Ecco, questi ingredienti sono racchiusi nella storia che stiamo per raccontare. Tutto parte da due emiliani che hanno esordito nella loro carriera ad inizio degli anni Ottanta in una delle più evolute aziende italiane dell’epoca. Una di quelle poche che esportava tecnologia in Giappone e negli Stati Uniti. Erano anche gli anni dell’avvento dei pc, una vera rivoluzione, probabilmente ancora più di Internet. All’epoca la cultura digitale era zero e solo tra i grandi iniziava a diffondersi, ma slegata ai modelli di organizzazione del lavoro. In quel periodo arriva per i due l’intuizione geniale: realizzare un gestionale con all’interno quei concetti organizzativi e funzionali che fino ad allora erano ad appannaggio esclusivo solo delle grandi aziende, mentre in Italia il tessuto produttivo è composto al 98% da piccole e medie imprese.

Dall’Emilia al mondo intero.
Così nasce Centro Software, accesa nel 1988 e che oggi, considerando anche l’apporto dei propri partner, conta oltre 300 addetti, tra tecnici e consulenti applicativi, in tutta Italia. Obiettivo: migliorare il controllo e la gestione dei processi aziendali. Oggi l’azienda emiliana sviluppa soluzioni digitali per la gestione delle imprese, tra cui gli ERP multilingua più completi, più integrati, più avanzati in Italia, utilizzati da oltre 3.000 clienti nel mondo. Così l’ERP – acronimo che sta per Enterprise Resource Planning, quindi software di gestione aziendale – oggi approda in Germania, Francia, Spagna, Inghilterra, America, Cina, Polonia, Romania, Brasile. E poi si va oltre i confini grazie agli strumenti di intelligenza artificiale. Gli ERP sfruttano naturalmente le più recenti tecnologie sviluppate, ma il progetto e lo sviluppo dei software, delle loro componenti e delle loro funzioni è rigorosamente made in Italy. Siamo a San Pietro in Casale, dodicimila anime nel bolognese. Qui in undicimila metri quadri nasce un campus che si apre al mondo intero. «Abbiamo l’ambizione di creare sempre di più un luogo dove non solo si realizzano i nostri progetti di ricerca e sviluppo, ma anche dove i nostri valori si esprimono plasticamente. Vogliamo far sì che ognuno di noi sia messo nelle condizioni di amare il proprio lavoro, sentirsi coinvolto sia emotivamente che creativamente, oltre che sentirsi al sicuro», afferma Lorenzo Battaglini, CEO di Centro Software.  

Capitale umano e tecnologico.
Prima le persone, poi le tecnologie. Ma capitale umano e capitale tecnologico diventano vincenti insieme nel portare valore ai clienti connettendo i processi di un’azienda. Perché la tecnologia senza le persone sta a zero. E perché l’intelligenza artificiale non esiste se non legata al ruolo delle persone. «Grazie alla nostra visione olistica, quando entriamo da un nuovo cliente troviamo quasi sempre un’azienda organizzata a silos, ossia a compartimenti stagni, e dove i reparti e le divisioni si combattono tra di loro anziché conquistare il mercato. La ragione è quasi sempre la mancanza di informazioni: se avessi saputo avrei fatto, se mi avessi detto avrei agito diversamente… E in questo caso la vittima è sempre il cliente finale. Il nostro ERP diventa la spina dorsale informativa dell’azienda: così uniamo i puntini e non c’è miglior soddisfazione di constatare quando finiamo il nostro lavoro che le cose sono un bel po’ cambiate», precisa Battaglini. Al centro di questa rivoluzione ci sono le piccole e medie imprese, che rappresentano il tesoretto industriale del sistema Italia. «Si dice che piccolo non è sinonimo di semplice ed è proprio così: la maggioranza delle nostre Pmi sono inserite in catene di supply chain nazionali e internazionali, dove ormai non si produce più solo un prodotto ma viene richiesto un “prodotto-servizio”: chi compra una vite pretende anche di ricevere il gemello digitale, ovvero l’elemento da inserire nel proprio CAD che ne permetta di simulare, oltre alla ormai banale riproduzione dimensionale, anche le caratteristiche fisiche. La sintesi è che per le Pmi non esiste un piano B rispetto alla progressiva digitalizzazione di tutti i processi», dice Battaglini. Così l’adozione della tecnologia diventa anche un volano per attrarre talenti della nuova generazione. «Zoomer e millenial sono il prossimo futuro e per certi versi già il presente delle nostre aziende: concepiscono il lavoro in un modo diverso rispetto ai loro padri, hanno una grande familiarità con la tecnologia e così non possiamo certo proporre loro modelli organizzativi e strumenti dello scorso millennio. Le aziende che non hanno intrapreso un percorso di digitalizzazione non potranno trattenere queste persone per molto tempo», conclude Battaglini. Ancora una volta la partita delle migliori realtà in campo si gioca sull’attrattività delle persone.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

Leggi le altre interviste

 

Podcast

Altri Articoli di Fare news