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FARE INSIEME - Ep. 164 - Diasteca e gli impianti di automazione, la ricetta vincente che lega tecnologie e persone

«Senza le persone, e quindi senza il capitale umano, le aziende non crescono»

4/12/2023

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A Mirandola, in quel distretto hi-tech a nord di Modena, c’è un’azienda divenuta riferimento nel settore dell’automazione delle piattaforme aeree e gru. Diasteca è anche specializzata nella progettazione e nella realizzazione di impianti di automazione elettrici ed elettronici con sviluppo software e hardware. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Paolo Steffanini, General Manager and Technical Director

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Ci sono storie imprenditoriali che nascono nel passato ma che sono proiettate nel futuro, abitando al meglio il presente. Storie che mettono in campo tecnologie evolute, visionarie, concrete. E che poi – accanto a queste soluzioni tech – schierano professionisti preparati, competenti, resilienti. Questa è la storia di Diasteca, nata nel 1992 a Mirandola, specializzata nella progettazione e realizzazione di impianti di automazione elettrici, elettronici ed oleodinamici. Si tratta di proposte che implicano anche lo sviluppo software e hardware. L’azienda conta 50 dipendenti e 10 milioni di fatturato. Tutto nasce negli anni che hanno segnato la crescita esponenziale delle soluzioni tecnologiche, l’alba di una rivoluzione che avrebbe ridisegnato il modo di lavorare delle aziende. Tecnologie sì, ma alla base di tutto ci sono le persone. «Il segreto per lavorare al meglio? Correre qualche rischio e lavorare sulla fiducia ed empatia dei nostri collaboratori. Alla base del successo ci sono l’estrema fiducia e la risposta dei collaboratori interni ed esterni all’azienda che ci hanno permesso di crescere e svilupparci in tutti questi anni», dice con orgoglio Paolo Steffanini, General Manager and Technical Director.

Identikit dell’azienda.
Macchine, processi, regole. Ma poi c’è la flessibilità di disegnare soluzioni su misura per i propri clienti perché Diasteca nasce come azienda di installatori e cresce nella costruzione di apparecchiature e nell’integrazione di un reparto di elettronica, con sviluppo di hardware e software. Oggi è impegnata anche nel settore oleodinamico. Tutto questo avendo introdotto al proprio interno un reparto di ricerca e sviluppo, che significa futuro. Pensare in grande e pensare insieme, questa è la ricetta vincente che lega tecnologie e persone che fa letteralmente la differenza. «Nessuna realtà può crescere senza correre rischi. Questo approccio visionario fatto di consapevolezza e intelligenza ci ha sempre premiati. In un momento storico come quello attuale, in cui si fatica a trovare materia prima, produrre autonomamente schede elettroniche, ci aiuta a non rallentare l’attività», precisa Steffanini. E quella visione che vede le persone in campo prima delle tecnologie. D’altronde per scalare i mercati si parte sempre dal capitale umano. Diasteca passerà alla storia: da tre persone in squadra per poi diventare in pochi anni quasi venti volte tanto. «Senza le persone – e quindi senza il capitale umano – le aziende non crescono. Così come non si cresce se non si ha il coraggio di correre qualche rischio di impresa, di investire sulla digitalizzazione, di ampliare il parco clienti e il mercato», dice Steffanini.

Un futuro già presente.
Guardare oltre. Così la ricerca presenta nuove frontiere nei prodotti, nei servizi, nelle soluzioni per i clienti. L’azienda ha progettato modelli innovativi da mettere a disposizione dei produttori di macchinari: telecontrollo da remoto per la teleassistenza e per gli interventi su tutti i parametri della scheda, grazie al sistema IoT, Internet of Things. Si tratta della rete di oggetti fisici che dispongono della tecnologia per rilevare e trasmettere informazioni sullo stato della macchina ed interagire con essa. I vantaggi dello IOT Diasteca sono diversi: analisi e intervento a distanza del funzionamento, manutenzione programmata, aggiornamento in remoto dei software a bordo macchina, geolocalizzazione, riduzione dei costi di assistenza tecnica. Ecco quell’ardire che semplifica il lavoro, per scrivere nuove pagine di futuro.

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