Una squadra con competenze diversificate e una grande conoscenza del mondo dell’innovazione. Una piattaforma performante e estremamente usabile. Una community di valore. Questo e molto altro è Doorway, realtà che offre a qualificati investitori la possibilità di partecipare a progetti di venture capital e private equity tramite una piattaforma fintech. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Antonella Grassigli, co-founder e CEO di Doorway
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
“Per
fondare un’azienda, ogni momento è un buon momento”. È diventata assai nota
questa esternazione di Ron Conway, popolare angel investor americano. Ma
attenzione, va presa con le pinze. Perché per fare impresa non basta l’intuizione
geniale o un indomito spirito di volontà. Serve testa, oltre che cuore. Serve
visione, oltre che intuizione. Metodo, analisi, tempo. E poi serve una squadra
di professionisti in grado di aiutare a compiere questo percorso e a investire
nell’idea. Insomma, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Ma la storia
che stiamo per raccontarvi racconta come questo mare sia anche navigabile con l’equipaggiamento
giusto. Partiamo dal nome. Li chiamano business angels e dietro a questo concetto
così evocativo e persino poetico c’è tanto studio, preparazione elevata,
visione estrema e coraggio da vendere. Perché dietro a questi angeli del
business, ossia dietro a questi profili che popolano il mondo dell’innovazione
e l’ecosistema variegato delle startup, si annidano sfide sistemiche e
scommesse sul futuro delle imprese, sull’evoluzione dei consumi, sulla
costruzione di senso. In fondo questo termine arriva dall’America, mutuato poi
anche in Italia dove attecchisce con maggiore complessità. Italia, dicevamo.
Identikit
della startup. La storia che stiamo per raccontare
parte proprio da qui. Perché Doorway nasce a Bologna, ma oggi ha sede anche a
Milano, Roma, Bruxelles. Si tratta di una startup che offre a qualificati
investitori la possibilità di partecipare a progetti di venture capital e
private equity tramite una piattaforma fintech autorizzata da Consob. Il nucleo
fondativo è composto da tre soci fondatori: Antonella Grassigli, Marco Michelini
e Federica Lolli, professionisti e manager, già da tempo attivi appunto come
business angels. Ancora una volta la squadra diventa l’elemento vincente,
ancora di più quando miscela competenze differenti tra loro. Antonella e Marco sono
dottori commercialisti e revisori legali. Federica possiede competenze legali e
manageriali nell’ambiente digitale. «Siamo un giusto mix di
professionisti con più di trent’anni di esperienza nell’angel investing, nel VC
e nella consulenza professionale e di giovani competenti, attenti, ambiziosi.
Abbiamo fatto oltre 70 investimenti personali e crediamo nella professionalità,
nella competenza e nella cura dei dettagli: noi stessi investiamo nei deal che
proponiamo e trattiamo ogni investimento come se fosse nostro».
Così afferma Antonella Grassigli, co-founder e CEO di Doorway.
Persone
e tecnologie. In fondo questa è una storia sì di persone
competenti, ma anche di tecnologie evolute. Perché tutto ruota attorno a una
piattaforma online dedicata ad investitori, persone fisiche e società che
vogliano investire nel capitale di startup e Pmi ad alta scalabilità, quale
asset class alternativa, beneficiando anche dei rilevanti benefici fiscali
offerti dalla normativa italiana. È la community la chiave vincente. «Nel
nostro network persone con liquidità finanziarie consistenti e specifiche competenze
supportano lo sviluppo delle imprese nell’ottica anche di diversificare il
proprio portafoglio di investimenti. Abbiamo voluto creare una piattaforma che
permetta di avvicinare quante più persone all’angel investing coniugando la
semplicità dell’investimento online alle migliori pratiche dei club di business
angels per veicolare risorse economiche significative su aziende che
contribuiranno alla crescita economica del nostro territorio», dice
Grassigli. Le aziende vengono selezionate tramite un processo che si focalizza
su diversi fattori predeterminati come il team, il mercato di riferimento, la sostenibilità
del business, la propensione alla internazionalizzazione e le prospettive di
exit. Il processo di valutazione viene svolto dal team interno e da consulenti
esterni. «Siamo investitori
e crediamo che il venture capital sia il motore di crescita di un’economia
innovativa, sostenibile ed inclusiva, oltre ad essere un asset class che, per
quanto rischiosa, può garantire ottimi rendimenti. La nostra missione è quella
di dare accesso a questo tipo di investimento ad un pubblico più vasto di
investitori e lo facciamo attraverso la nostra piattaforma tecnologica
proprietaria per semplificare l’intero processo», dice
Grassigli. Ecco di nuovo la forza dei business angels, protesi a cogliere i
segnali di mercato e a intuire quei business che nel tempo potranno diventare
imprese di successo.
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