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FARE INSIEME - Ep. 211 - Doorway, la piattaforma hi-tech che intercetta i nuovi business e fa crescere le startup

«Noi stessi investiamo nei deal che proponiamo e trattiamo ogni investimento come se fosse nostro»

7/10/2024

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Una squadra con competenze diversificate e una grande conoscenza del mondo dell’innovazione. Una piattaforma performante e estremamente usabile. Una community di valore. Questo e molto altro è Doorway, realtà che offre a qualificati investitori la possibilità di partecipare a progetti di venture capital e private equity tramite una piattaforma fintech. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Antonella Grassigli, co-founder e CEO di Doorway

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

“Per fondare un’azienda, ogni momento è un buon momento”. È diventata assai nota questa esternazione di Ron Conway, popolare angel investor americano. Ma attenzione, va presa con le pinze. Perché per fare impresa non basta l’intuizione geniale o un indomito spirito di volontà. Serve testa, oltre che cuore. Serve visione, oltre che intuizione. Metodo, analisi, tempo. E poi serve una squadra di professionisti in grado di aiutare a compiere questo percorso e a investire nell’idea. Insomma, tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare. Ma la storia che stiamo per raccontarvi racconta come questo mare sia anche navigabile con l’equipaggiamento giusto. Partiamo dal nome. Li chiamano business angels e dietro a questo concetto così evocativo e persino poetico c’è tanto studio, preparazione elevata, visione estrema e coraggio da vendere. Perché dietro a questi angeli del business, ossia dietro a questi profili che popolano il mondo dell’innovazione e l’ecosistema variegato delle startup, si annidano sfide sistemiche e scommesse sul futuro delle imprese, sull’evoluzione dei consumi, sulla costruzione di senso. In fondo questo termine arriva dall’America, mutuato poi anche in Italia dove attecchisce con maggiore complessità. Italia, dicevamo.

Identikit della startup
. La storia che stiamo per raccontare parte proprio da qui. Perché Doorway nasce a Bologna, ma oggi ha sede anche a Milano, Roma, Bruxelles. Si tratta di una startup che offre a qualificati investitori la possibilità di partecipare a progetti di venture capital e private equity tramite una piattaforma fintech autorizzata da Consob. Il nucleo fondativo è composto da tre soci fondatori: Antonella Grassigli, Marco Michelini e Federica Lolli, professionisti e manager, già da tempo attivi appunto come business angels. Ancora una volta la squadra diventa l’elemento vincente, ancora di più quando miscela competenze differenti tra loro. Antonella e Marco sono dottori commercialisti e revisori legali. Federica possiede competenze legali e manageriali nell’ambiente digitale. «Siamo un giusto mix di professionisti con più di trent’anni di esperienza nell’angel investing, nel VC e nella consulenza professionale e di giovani competenti, attenti, ambiziosi. Abbiamo fatto oltre 70 investimenti personali e crediamo nella professionalità, nella competenza e nella cura dei dettagli: noi stessi investiamo nei deal che proponiamo e trattiamo ogni investimento come se fosse nostro». Così afferma Antonella Grassigli, co-founder e CEO di Doorway.

Persone e tecnologie
. In fondo questa è una storia sì di persone competenti, ma anche di tecnologie evolute. Perché tutto ruota attorno a una piattaforma online dedicata ad investitori, persone fisiche e società che vogliano investire nel capitale di startup e Pmi ad alta scalabilità, quale asset class alternativa, beneficiando anche dei rilevanti benefici fiscali offerti dalla normativa italiana. È la community la chiave vincente. «Nel nostro network persone con liquidità finanziarie consistenti e specifiche competenze supportano lo sviluppo delle imprese nell’ottica anche di diversificare il proprio portafoglio di investimenti. Abbiamo voluto creare una piattaforma che permetta di avvicinare quante più persone all’angel investing coniugando la semplicità dell’investimento online alle migliori pratiche dei club di business angels per veicolare risorse economiche significative su aziende che contribuiranno alla crescita economica del nostro territorio», dice Grassigli. Le aziende vengono selezionate tramite un processo che si focalizza su diversi fattori predeterminati come il team, il mercato di riferimento, la sostenibilità del business, la propensione alla internazionalizzazione e le prospettive di exit. Il processo di valutazione viene svolto dal team interno e da consulenti esterni. «Siamo investitori e crediamo che il venture capital sia il motore di crescita di un’economia innovativa, sostenibile ed inclusiva, oltre ad essere un asset class che, per quanto rischiosa, può garantire ottimi rendimenti. La nostra missione è quella di dare accesso a questo tipo di investimento ad un pubblico più vasto di investitori e lo facciamo attraverso la nostra piattaforma tecnologica proprietaria per semplificare l’intero processo», dice Grassigli. Ecco di nuovo la forza dei business angels, protesi a cogliere i segnali di mercato e a intuire quei business che nel tempo potranno diventare imprese di successo.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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