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FARE INSIEME - Ep. 182 - Ellediesse, quella favola bella della piccola impresa diventata grande

«Bisogna evolversi man mano che l’ambiente di lavoro cambia»

18/03/2024

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Nel bolognese nella metà degli anni Ottanta nasce un’azienda incentrata sulla progettazione e sulla produzione di dissipatori di calore, diventata negli anni una delle realtà europee più importanti. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Gerardo Guzzi, CEO di Ellediesse

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Le più belle storie imprenditoriali nascono dal gioco di squadra. Lo abbiamo scritto e detto tante volte nel raccontare la via emiliana al fare impresa e al farla insieme. Ma tutto questo non basta per descrivere quella capacità di scalare i mercati che si riscontra solo laddove le alleanze fanno davvero la differenza. Ecco, la storia che stiamo per raccontare nasce da tre amici per la pelle che decidono nel tempo di diventare anche soci in affari. Tutto parte nel 1985 da un capannone industriale a Funo di Argelato, nell’area metropolitana bolognese. All’epoca si lavorava per conto terzi, facendo pompe industriali per macchine in lavasecco. Insomma, nascevano i primi dissipatori per la linea del bianco molto richiesti nel mercato del nord-Italia. Poi nel 2014 l’azienda viene rilevata da due fratelli, riprendendo una nuova identità da impresa familiare. Entrano così Luca e Simone Guzzi, mentre Gerardo già lavorava lì come direttore commerciale.

Identikit dell’azienda.
L’elemento distintivo sin dagli esordi è la distribuzione di calore, sviluppata con tanta ricerca. Questa è Ellediesse, che oggi dà lavoro a tredici persone. Che storia incredibile. In fondo ci troviamo di fronte ad una favola bella di una piccola realtà nata a metà degli anni Ottanta che è stata capace di diventare una delle più importanti imprese presenti sul mercato europeo per la progettazione e produzione di dissipatori di calore e profili speciali personalizzati. Tutte soluzioni applicabili ai settori dell’informatica, dei trasporti e dell’automotive, delle tecnologie aerospaziali e delle telecomunicazioni, ma anche dell’elettromedicale e dell’illuminotecnica. Si opera in 20 Paesi al mondo attraverso distributori, partner aziendali e rete vendita. L’headquarter è a Bologna: da qui si controllano e coordinano i due stabilimenti produttivi: quello in Italia è dedicato alla produzione di prodotti di alta gamma, mentre quello in Romania è incentrato sulla produzione di prodotti generici. Restiamo in Italia. L’impianto sorge nella zona industriale di Bentivoglio, seimila abitanti nel bolognese sulla direttrice verso Ferrara. La struttura è stata completamente rinnovata e digitalizzata. E poi all’interno dell’opificio è stata installata una struttura aerea per il filtraggio dei fumi e delle emulsioni.

Il percorso evolutivo.
In questa storia torna con forza un prima e un dopo. Insomma, l’evoluzione fa parte del DNA di questa realtà che è riuscita a imporsi nei mercati mondiali, anche in periodi tendenzialmente difficili come quello legato all’emergenza pandemica e alla relativa crisi economico-finanziaria globale. «Con la pandemia sono stati accelerati i processi di innovazione e trasformazione. Lo shock economico provocato dall’emergenza Covid-19 ci ha dato l’opportunità di adattarci al cambiamento. Ellediesse non ha prodotto per una sola settimana. Naturalmente questo passaggio ha ridisegnato l’azienda», afferma Gerardo Guzzi. Intanto il portafoglio annovera circa millecinquecento clienti italiani e esteri. «Occorre adattarsi costantemente, evolversi con rapidità, se si vuole affrontare con successo il mercato. Per il futuro? Continueremo a capitalizzare la società, a realizzare nuovi investimenti in tecnologia, a essere ancora più flessibili, ad anticipare le esigenze dei clienti. D’altronde il nostro elemento distintivo è la qualità. Personalizzazione degli imballaggi, flessibilità nel gestire le urgenze, efficienza nella logistica», dice Guzzi. Intanto anche l’intelligenza artificiale bussa alla porta. «Bisogna evolversi man mano che l’ambiente di lavoro cambia. La pianificazione e il controllo dei sistemi richiederanno nuovi approcci. Anche le persone dovranno essere al passo con i tempi», conclude Guzzi. Formarsi al meglio per affrontare il futuro. Che opportunità straordinaria!

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