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FARE INSIEME - Ep. 221 - Ente Certificazione Macchine, competenza e passione in salsa emiliana per la sicurezza sul lavoro

«Il legame con il territorio è profondo e radicato nella nostra storia»

21/11/2024

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Tra la provincia modenese prima e quella bolognese poi cresce un’azienda che ha una missione nobile: occuparsi della certificazione di prodotti e attrezzature per la sicurezza del mercato e dei lavoratori. Ente Certificazione Macchine dà lavoro a trenta persone e opera su un mercato grande quanto il mondo intero con quattro divisioni operative per un’ampia gamma di servizi in materia di qualità e certificazione. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Luca Bedonni, CEO di Ente Certificazione Macchine

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

“Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita”. Quante volte abbiamo sentito questa massima. Pensate che ce la tramandiamo da una marea di secoli. Ed è arrivata a noi dall’altra parte del mondo. Fu proprio il filosofo cinese Confucio a cavallo tra il VI e il V secolo a. C. a introdurla e ancora oggi è la più calzante quando si parla di trasformare la propria passione in un’occupazione. “Fai il lavoro che ami e non lavorerai neanche un giorno della tua vita”, dicevamo poco fa. D’altronde le più belle storie imprenditoriali nascono dalla passione, da quel sacro fuoco che alimenta la voglia di fare e che permette di affrontare e superare le difficoltà. Dalla Cina di Confucio all’Emilia del pensare e fare, rigorosamente insieme. In fondo la passione che diventa lavoro è la sintesi perfetta per raccontare la storia di Antonio Bedonni. Siamo a metà degli anni ‘90 e questo imprenditore che oggi chiameremmo startupper lancia un’attività inedita ma che si rivela essenziale: quella legata alla certificazione dei carrelli elevatori.

Identikit
. Un’impresa al servizio di altre aziende per quell’aspetto che oggi è centrale e spesso trascurato: la sicurezza sul lavoro. Ma Bedonni ci vede lungo, anticipando un’attenzione alle persone che si sarebbe rivelata cruciale negli anni. A proposito di tempo e di spazio. Siamo nel 1998, poco prima dell’inizio del nuovo millennio. E siamo a Savignano sul Panaro, nel modenese. Presto l’headquarter dell’Ente Certificazione Macchine – così prende il nome l’azienda della famiglia Bedonni, oggi gestita dalla seconda generazione – si sposta perché tutto diventa più grande sia in termini di servizi che di personale. Così si arriva a Valsamoggia, nel bolognese. Siamo a Castello di Serravalle. Un posto magico. Pensate che in questo municipio abitato da cinquemila anime si conserva ancora la rocca di origine medioevale con torre, parte delle fortificazioni e la porta d’ingresso al borgo. Siamo al confine con i comuni di Guiglia, Monte San Pietro, Monteveglio, Savignano sul Panaro, Savigno e Zocca. Il borgo medievale domina dall’alto di un crinale il territorio, circondato prevalentemente da zone collinari e montuose. «La passione per la sicurezza e la tutela dei lavoratori di mio papà ha gettato le basi per quello che è diventata Ente Certificazione Macchine nel corso degli anni. Il legame con questo territorio è profondo e radicato nella nostra storia. Siamo orgogliosi delle nostre radici emiliane e continuiamo a collaborare strettamente con aziende, enti e associazioni locali, sostenendoci reciprocamente per promuovere lo sviluppo economico e sociale della regione», così racconta Luca Bedonni, CEO di Ente Certificazione Macchine.

Persone, tecnologie, territorio.
L’azienda dà lavoro a trenta personae opera su un mercato grande quanto il mondo intero. Ci sono quattro divisioni operative – certificazioni, prove di laboratorio, ispezioni e formazione – per un’ampia gamma di servizi in materia di qualità e sicurezza. «Il DNA è costituito dall’elevata competenza e dall’esperienza maturata in tanti anni di attività nei settori di certificazione, testing, ispezione e formazione. La nostra capacità di innovarci e adattarci ai mutamenti dei business e del panorama normativo, pur mantenendo elevati standard di competenza, ci permette di fornire un supporto sempre all’avanguardia», racconta Bedonni. Innovazione e regole. Così si spiega l’attenzione alle nuove tecnologie e anche a quella compliance normativa che implica attività specifiche e servizi dedicati per cybersecurity e intelligenza artificiale. Gli esordi – lo avrete capito – sono stati caratterizzati da una grande passione nel perseguire la missione di verificare la sicurezza e la conformità dei prodotti destinati al mercato. Il momento più appagante? Bedonni non ha dubbi. «È stato sicuramente quando abbiamo ottenuto la designazione come Organismo Notificato per i dispositivi medici ai sensi del MDR. Questo riconoscimento è stato il risultato di un iter durato ben quattro anni, un traguardo raggiunto con impegno e dedizione da parte di tutto il team. Ma questo è stato anche il momento più difficile. Proprio in quel periodo infatti siamo stati colpiti dalla pandemia. Come molte altre aziende ci siamo trovati ad affrontare difficoltà senza precedenti. Come organismo notificato per i dispositivi medici, siamo stati chiamati a certificare molti dispositivi indispensabili per affrontare l’emergenza sanitaria. La resilienza e la capacità di adattamento dimostrate dal nostro staff hanno rafforzato il nostro impegno verso l’eccellenza», dice Bedonni. Fare impresa e farla al meglio. In fondo è questa la chiave vincente per trasformare una passione in un lavoro.

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