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FARE INSIEME - Ep. 170 - GTI, quei pionieri delle connessioni di rete che hanno ripensato le comunicazioni in azienda

«Bisogna sempre innovare con coraggio e consapevolezza»

25/01/2024

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Si fa presto oggi a dire comunicazione mobili, connesse, pervasive. O ancora videoconferenze. C’è chi tutto questo mondo lo ha vissuto prima dell’arrivo di Internet. Nel 1988 a Modena nasce GTI, partner tecnologico che aiuta le imprese a scegliere le tecnologie per migliorare i sistemi di comunicazione e sicurezza aziendale. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Angelo Dottore, Presidente di GTI

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Non siamo in America, ma anche qui le più belle storie di impresa nascono in un garage, senza nulla da invidiare a quelli a stelle e strisce. Anzi, pardon. In due garage. Siamo a Modena, lungo quella direttrice infinita chiamata via Emilia e che collega mezza Italia. Correva l’anno 1988 e le comunicazioni telefoniche stavano facendo passi in avanti da gigante, seppure zavorrate dal monopolio di SIP. Poi lo sblocco, quindi la liberalizzazione e un mondo nuovo da costruire. «Noi all’epoca installavamo anche centralini telefonici e i clienti spesso mi guardavano perplessi e mi chiedevano: “Ma si può fare? Ma è legale?”. L’unica certezza è che bisogna sempre innovare con coraggio e consapevolezza, provando a uscire da vecchissime modalità di approccio e da tecnologie superate». A parlare è Angelo Dottore, Presidente GTI, realtà nata trentacinque anni fa con altri due soci: Massimiliano Degli Esposti e Antonio Dottore. Oggi l’azienda conta 32 persone, di cui oltre il 50% ingegneri e tecnici specializzati per quasi tremila clienti di piccole, medie e grandi aziende per un fatturato di 3,2 milioni di euro. Siamo di fronte a un partner tecnologico che eroga servizi di sicurezza, infrastrutture di rete e tecnologie per comunicare efficacemente. E lo fa da sempre, molto prima di altri. «Ci occupiamo della progettazione, dell’implementazione e della manutenzione in ognuna delle nostre cinque aree di attività. Siamo fatti di pasta emiliana e di progresso tecnologico. Sentiamo fortissimo il legame con il territorio, caratteristica ereditaria. Crediamo fortemente nel progresso tecnologico inteso come soluzione e mezzo di relazione capace di migliorare la società», afferma Dottore.

Identikit dell’azienda. Pionieri per definizione. Basti pensare che dobbiamo tornare indietro nel tempo, precisamente al 1995, per ritrovare la prima videoconferenza con schede complicatissime acquistate in America. A quei tempi questi smanettoni fatti di pasta emiliana, come dice Dottore, erano riusciti in un’impresa che sembrava impossibile: fare una teleconferenza tra Houston e la fiera di Modena. «Ho iniziato da giovanissimo, a ventuno anni e mezzo. Dopo l’Istituto tecnico per le telecomunicazioni Corni volevo fare ingegneria, solo che ho iniziato a fare impresa. Mi sono appassionato alla tecnologia delle tlc. Nei primi contatti con le aziende locali mi rendevo conto che c’erano tecnologie non performanti, anche se in linea con quelle di altri Paesi. Non c’era ancora il web. Io viaggiavo per le fiere di mezzo mondo e mi chiedevo: “perché ancora si usano tecnologie più datate rispetto al mondo di oggi?”», ricorda Dottore. La missione quasi impossibile? Dotare le aziende di centralini innovativi, performanti, funzionali. Facile a dirsi, assai più difficile a farsi. «Immutata è la passione per le tecnologie che aiutano i clienti a comunicare meglio, oltre ad una certa dose di sana incoscienza nel continuare con caparbietà ad esplorare strade non ancora battute. La principale innovazione è stata passare da essere un System Integrator, che utilizzava soluzioni sviluppate da altri, a costruttore di piattaforme di comunicazioni. Un passo culturale e tecnologico enorme». Il momento più difficile? In GTI se lo ricordano tutti. E corre un brivido dietro la schiena. Siamo alla fine del 2008, con la crisi globale che si allarga a macchia d’olio. «Nonostante il periodo difficile, non ci siamo persi d’animo e decidiamo di investire in ricerca e sviluppo: l’obiettivo è sviluppare un centralino VoIP. La decisione si dimostra vincente, poiché riusciamo a dare vita a un prodotto innovativo e di alta qualità, presente ancora oggi sul mercato e rivenduto da oltre 60 partner italiani nelle sue versioni evolute», dice con orgoglio Dottore.

Le sfide del domani. In azienda un team di professionisti opera nella ricerca di nuove soluzioni. Il futuro va verso una continua integrazione. «Nel passato si chiamavano unifed communication. Noi lo abbiamo modificato con unifed collaboration. Non è solo una comunicazione unificata perché oggi nella collaborazione si ha un’unica interfaccia con tutti i canali di comunicazione», precisa Dottore. Mettere insieme in fondo significa integrare le piattaforme, unire i puntini. La prossima sfida? In GTI non hanno dubbi: si gioca tutto nell’ambito della cyber sicurezza. Un male assoluto per le aziende sono i cyber criminali che senza alcuno scrupolo possono farti letteralmente chiudere. «In due anni abbiamo sviluppato una piattaforma di sicurezza che sta riscuotendo molto successo e sulla quale investiremo nei prossimi anni. Dal futuro ci aspettiamo di coinvolgere persone appassionate», dice Dottore. In fondo è proprio la passione a orientare il futuro.

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