Si fa presto oggi a dire comunicazione mobili, connesse, pervasive. O ancora videoconferenze. C’è chi tutto questo mondo lo ha vissuto prima dell’arrivo di Internet. Nel 1988 a Modena nasce GTI, partner tecnologico che aiuta le imprese a scegliere le tecnologie per migliorare i sistemi di comunicazione e sicurezza aziendale. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Angelo Dottore, Presidente di GTI
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
Non
siamo in America, ma anche qui le più belle storie di impresa nascono in un
garage, senza nulla da invidiare a quelli a stelle e strisce. Anzi, pardon. In
due garage. Siamo a Modena, lungo quella direttrice infinita chiamata via
Emilia e che collega mezza Italia. Correva l’anno 1988 e le comunicazioni
telefoniche stavano facendo passi in avanti da gigante, seppure zavorrate dal
monopolio di SIP. Poi lo sblocco, quindi la liberalizzazione e un mondo nuovo
da costruire. «Noi all’epoca installavamo anche
centralini telefonici e i clienti spesso mi guardavano perplessi e mi
chiedevano: “Ma si può fare? Ma è legale?”. L’unica certezza è che bisogna sempre
innovare con coraggio e consapevolezza, provando a uscire da vecchissime
modalità di approccio e da tecnologie superate». A parlare è Angelo Dottore,
Presidente GTI, realtà nata trentacinque anni fa con altri due soci:
Massimiliano Degli Esposti e Antonio Dottore. Oggi l’azienda conta 32 persone,
di cui oltre il 50% ingegneri e tecnici specializzati per quasi tremila clienti
di piccole, medie e grandi aziende per un fatturato di 3,2 milioni di euro.
Siamo di fronte a un partner tecnologico che eroga servizi di sicurezza,
infrastrutture di rete e tecnologie per comunicare efficacemente. E lo fa da
sempre, molto prima di altri. «Ci occupiamo della progettazione,
dell’implementazione e della manutenzione in ognuna delle nostre cinque aree di
attività. Siamo fatti di pasta emiliana e di progresso tecnologico. Sentiamo
fortissimo il legame con il territorio, caratteristica ereditaria. Crediamo
fortemente nel progresso tecnologico inteso come soluzione e mezzo di relazione
capace di migliorare la società», afferma Dottore.
Identikit dell’azienda. Pionieri per definizione.
Basti pensare che dobbiamo tornare indietro nel tempo, precisamente al 1995,
per ritrovare la prima videoconferenza con schede complicatissime acquistate in
America. A quei tempi questi smanettoni fatti di pasta emiliana, come dice
Dottore, erano riusciti in un’impresa che sembrava impossibile: fare una teleconferenza
tra Houston e la fiera di Modena. «Ho iniziato da giovanissimo, a ventuno anni
e mezzo. Dopo l’Istituto tecnico per le telecomunicazioni Corni volevo fare
ingegneria, solo che ho iniziato a fare impresa. Mi sono appassionato alla
tecnologia delle tlc. Nei primi contatti con le aziende locali mi rendevo conto
che c’erano tecnologie non performanti, anche se in linea con quelle di altri Paesi.
Non c’era ancora il web. Io viaggiavo per le fiere di mezzo mondo e mi chiedevo:
“perché ancora si usano tecnologie più datate rispetto al mondo di oggi?”»,
ricorda Dottore. La missione quasi impossibile? Dotare le aziende di centralini
innovativi, performanti, funzionali. Facile a dirsi, assai più difficile a
farsi. «Immutata è la passione per le tecnologie che aiutano i clienti a
comunicare meglio, oltre ad una certa dose di sana incoscienza nel continuare
con caparbietà ad esplorare strade non ancora battute. La principale
innovazione è stata passare da essere un System Integrator, che utilizzava
soluzioni sviluppate da altri, a costruttore di piattaforme di comunicazioni.
Un passo culturale e tecnologico enorme». Il momento più difficile? In GTI se
lo ricordano tutti. E corre un brivido dietro la schiena. Siamo alla fine del
2008, con la crisi globale che si allarga a macchia d’olio. «Nonostante il
periodo difficile, non ci siamo persi d’animo e decidiamo di investire in ricerca
e sviluppo: l’obiettivo è sviluppare un centralino VoIP. La decisione si
dimostra vincente, poiché riusciamo a dare vita a un prodotto innovativo e di
alta qualità, presente ancora oggi sul mercato e rivenduto da oltre 60 partner italiani
nelle sue versioni evolute», dice con orgoglio Dottore.
Le sfide del domani. In
azienda un team di professionisti opera nella ricerca di nuove soluzioni. Il
futuro va verso una continua integrazione. «Nel passato si chiamavano unifed
communication. Noi lo abbiamo modificato con unifed collaboration.
Non è solo una comunicazione unificata perché oggi nella collaborazione si ha
un’unica interfaccia con tutti i canali di comunicazione», precisa Dottore.
Mettere insieme in fondo significa integrare le piattaforme, unire i puntini. La
prossima sfida? In GTI non hanno dubbi: si gioca tutto nell’ambito della cyber
sicurezza. Un male assoluto per le aziende sono i cyber criminali che senza
alcuno scrupolo possono farti letteralmente chiudere. «In due anni abbiamo
sviluppato una piattaforma di sicurezza che sta riscuotendo molto successo e
sulla quale investiremo nei prossimi anni. Dal futuro ci aspettiamo di
coinvolgere persone appassionate», dice Dottore. In fondo è proprio la passione
a orientare il futuro.
Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/
Leggi le altre interviste