Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

FARE INSIEME - Ep. 231 - Il Sentiero International Campus, quella ricerca industriale che disegna nuove pagine di futuro

«In Emilia troviamo sempre tanta voglia di fare e un’apertura mentale straordinaria»

30/1/2025

Vai al podcast.
 

Nel modenese nasce una realtà che è impegnata nel fornire soluzioni di processo e di prodotto alle aziende. Un centro di ricerca fondato nel 2017 dall’azienda vicentina Ecor International. Oggi lavorano qui 75 persone con un fatturato di 9 milioni di euro. Una ricerca internazionale e trasversale, incentrata su alleanze vincenti. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Fabrizio Casadei, CEO de Il Sentiero International Campus

di Giampaolo Colletti

@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

E se? Due parole semplici e un punto interrogativo che però aprono mille scenari possibili per coloro che sognano in grande. E che poi quei sogni con determinazione, costanza e passione riescono a realizzarli per davvero. E se? Sembra semplice, eppure è così difficile. Ma ci sono storie che partono proprio dalla possibilità di farcela. E che ce la fanno per davvero. Quella che stiamo per raccontare è la storia di una realtà che ha deciso di puntare sulla ricerca, sull’innovazione, sulle competenze delle persone che la animano. Ma per spiegare bene la genesi de Il Sentiero International Campus dobbiamo fare un passo indietro.
Questo centro di ricerca viene fondato nel 2017 dall’azienda vicentina Ecor International. Per questa realtà tutto parte nel 1976 con l’avvio di un magazzino per il commercio dell’acciaio inossidabile. In quasi cinquant’anni di attività l’idea diventa un’impresa consolidata vero e proprio punto di riferimento per la produzione di componenti ad elevata criticità funzionale in acciaio, alluminio, titanio e leghe speciali. L’intuizione geniale è di Sergio Lucietto. Per lui tutto parte da quella sana ossessione nell’investire sulla tecnologia e sulla ricerca. Questo percorso ha portato l’azienda specializzata nella saldatura ad affiancare alla manifattura le competenze tecniche e scientifiche degli ingegneri specializzati in ingegneria dell’affidabilità, ingegneria delle superfici, progettazione e prototipazione, stampa 3d, tecnologie di giunzione e analisi chimiche, fisiche e meccaniche dei materiali. Un gioco di squadra che si rivelerà vincente.

Identikit dell’impresa.
Il Sentiero International Campus offre soluzioni e servizi di tecnologie di giunzione, progettazione e prototipazione rapida, ingegneria dell’affidabilità, ingegneria delle superfici e manifattura additiva. Ha a disposizione le più avanzate tecnologie e strumentazioni. Si va dai microscopi alle stampanti 3D, dagli scratch tester al tribocorrosimetro, strumento che misura sinergicamente il grado di corrosione e di usura di un componente. Sembra fantascienza, invece è ricerca. Ed è futuro. Questo centro nel 2018 aveva 39 collaboratori e oggi sono quasi raddoppiati: lavorano qui 75 persone con un fatturato passato da 3,6 milioni a 9 milioni. Il centro di ricerca industriale italiano ha sede a Schio, Lamezia Terme e a Magreta, frazione di meno di cinquemila anime nel comune modenese di Formigine. Paesino piccolo, ma assai ambizioso: fa parte del Distretto Ceramico Modenese ed è nella zona di produzione dell'aceto balsamico di Modena e del Parmigiano Reggiano DOP. Ma qui si fa anche tanta ricerca industriale. Le specializzazioni presenti in questa sede riguardano la metallurgia, l’ingegneria delle superfici e la manifattura additiva della stampa 3D. «Disponiamo di tecnologie avanzate di produzione, per ottenere uno scaling up rapido delle soluzioni prototipali sviluppate in house, ci siamo dotati di impianti di taglia industriale dedicati anche alla ricerca e tutti rientranti nel mondo dell’Industria 4.0». Così racconta Fabrizio Casadei, CEO de Il Sentiero International Campus e Direttore Generale di Ecor. Questo manager romano di 54 anni, ingegnere meccanico con una laurea conseguita all’Università La Sapienza di Roma e un PHD in Inghilterra sulle ingegnerie delle superfici, ha lavorato per quindici anni in un centro di ricerca industriale partecipato da alcune multinazionali. «La terra d’Emilia mi ha sempre affascinato. E poi da sempre i principali clienti di Ecor sono emiliani, anche se siamo veneti. Qui registriamo sempre tanta voglia di fare e un’apertura mentale straordinaria», dice Casadei. Tra gli impianti di rivestimento c’è il PVD/PECVD che permette di depositare film sottili metallici e ceramici con uno spessore da centinaia di nanometri a decine di micron. Ma qui c’è anche un impianto unico in Europa e strutture di additive manufacturing, quindi legate alla stampa 3D per polveri metalliche, polimeri e materiali compositi.

Gioco di squadra.
Quello che contraddistingue questa eccellenza nella ricerca è il gioco di squadra. Perché qui ci si occupa della redazione e gestione di progetti di R&D: dallo schema funzionale all’industrializzazione dei sistemi di processo e di prodotto. Qui si fa studio, prototipazione, progettazione e produzione di impianti ed apparecchiature speciali, con particolare riferimento ai sottosistemi di processo nel campo delle macchine automatiche per processing e packaging.  La nuova sede del centro di ricerca industriale di tipo avanzato si trova a Castelvetro, sulle colline modenesi, in un’area di trentasettemila metri quadri. Castelvetro nel tempo ospiterà oltre cinquanta professionisti tra ingegneri, fisici e chimici che potranno dedicarsi alla ricerca e allo sviluppo di soluzioni innovative, creando anche nuove opportunità di lavoro per molti ricercatori. Le attività riguardano lo studio e lo sviluppo di nuovi materiali e di sistemi meccanici ad alta efficienza e basso costo. Il futuro è una bellissima pagina da scrivere insieme.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

Leggi le altre interviste

 

Podcast

Altri Articoli di Fare news