Dalla provincia di Bologna al resto del mondo. È una storia che coinvolge una numerosa catena di partner quella di un’azienda bolognese leader mondiale nel settore delle macchine per la produzione di fili e cavi. Ingegneria evoluta e taglio artigianale per Samp, impegnata nella tecnologia di trafilatura, estrusione e produzione di cavi. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Matteo Nascetti, Direttore Generale di Samp
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
Ci
sono storie imprenditoriali che abitano in quella che possiamo definire la
frontiera del futuro, in costante equilibrio tra più mondi. Quella che stiamo
per raccontare ha radici profonde nella comunità emiliana – pensate: quasi un
secolo di storia! – e allo stesso tempo guarda al domani. Una lunga tradizione legata
all’ingegneria innovativa e al contempo alla matrice artigianale italiana. Sembra
paradossale, ma questi due mondi possono – anzi debbono – parlarsi. Oggi più
che mai. È quanto succede in Samp, realtà leader mondiale nella produzione di
macchine e tecnologie per cavi e fili elettrici con una forte presenza
internazionale.
Storia
declinata al plurale. Siamo a Bentivoglio, seimila anime nella
cinta metropolitana bolognese, in quella verdissima pianura lambita dal canale
Navile, che fin dall’antichità portava acqua al Reno. Qui ha sede anche uno dei
principali stabilimenti produttivi dell’azienda riconosciuta a livello globale
nella progettazione e produzione di attrezzature di precisione per realizzare
fili e cavi. Qui si presidia il ciclo di vita e si forniscono pezzi di ricambio
e servizi per una vasta base di prodotti installati nel corso di molti anni. A
proposito: tutto nasce nel 1936 tra ingegneria innovativa e visione artigianale.
«L’artigianalità italiana è innovazione pura, ogni nostra macchina è pensata e
sviluppata per essere flessibile e a misura per i clienti, ma sempre cercando
di introdurre nuove tecnologie grazie all’aiuto dei nostri ingegneri e dei
nostri partner. Inoltre, essendo nati sul territorio bolognese e conoscendone
le potenzialità, come Samp abbiamo deciso di vivere maggiormente le aziende che
sono vicino a noi cercando di crescere assieme, sviluppando nuovi prodotti e
facendo innovazione di gruppo». Così racconta Matteo Nascetti, Direttore
Generale di Samp, manager con esperienza ventennale nel settore delle macchine
automatiche e della meccanica di precisione. Un’impresa che ne richiama molte
altre. Ecco perché è una storia declinata al plurale. «Siamo una delle poche realtà
regionali che ha una dimensione internazionale grazie alle quattro filiali
presenti nel mondo, ma al tempo stesso una dinamicità in grado di offrire
opportunità di fare esperienze e percorsi di crescita ad una velocità
completamente diverse da quelli di grandi multinazionali».
Identikit dell’azienda. La storia – come spesso
accade nella vita degli individui e in quella delle aziende – è fatta di alti e
bassi. Qui come spartiacque c’è un prima e un dopo. La prima fase fino al 2023 è
stata molto complessa. Poi dal 2023 col nuovo management gli obiettivi vengono raggiunti
e superati. «Questi risultati sono arrivati grazie a un enorme lavoro di
ricostruzione della catena di fornitura. I nostri fornitori, ai quali gran
parte di questi successi è dovuta, oggi trovano in noi un partner con il quale
crescere insieme, non un cliente con cui fare solo affari», precisa Nascetti. E
dalle sue parole emerge tutta la soddisfazione della ripartenza. D’altronde
il mercato a cui queste macchine si rivolgono è in una fase di cambiamenti ai
quali ci si deve adattare velocemente con nuovi progetti di macchine e
soluzioni. «Per noi il distretto è essenziale: se vogliamo crescere sempre più
dobbiamo collaborare fra aziende, il mondo esterno è davvero molto competitivo
e solo facendo squadra e alleanze potremo vincere e raggiungere nuovi traguardi
in un distretto che ci dà la fortuna di essere una fonte inesauribile di
talenti», dice Nascetti. Il Gruppo, acquisito nel 2021 da HVD Partners, ha
registrato un incremento esponenziale. Oggi il fatturato è di oltre 45 milioni
di euro per un organico tecnico e specializzato fino a 110 persone nella sede
di Bentivoglio e oltre 200 in tutto il mondo. Intanto si guarda al futuro con l’investimento
nello sviluppo di software avanzati pensati per migliorare l’esperienza dei
clienti e ottimizzare le prestazioni delle macchine, rendendo la produzione
sempre più integrata e fluida. «L’obiettivo sta sempre in quell’equilibrio tra
ingegneria e artigianalità: standardizzare le macchine senza rinunciare alla
flessibilità che i clienti richiedono, migliorandone la qualità e riducendo i
costi», conclude Nascetti. Ancora una volta la via maestra per le aziende d’eccellenza
passa dalla capacità di ascolto del mercato e dalla necessità di adattarsi
rapidamente ai nuovi contesti.
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