A Carpi, nel modenese, nel 2011 nasce una tra le prime società di consulenza operanti nel settore del cloud computing nel centro e nord-Italia. Una storia d’eccellenza che declina tecnologie e consulenza. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Luca Bulgarelli, Sales Director, e Giuseppe Nale, CTO di Skybackbone Engenio
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Sapete
qual è una delle cose più difficili quando si decide di compiere il grande
passo aprendo un’impresa? Pensare al proprio nome. Ossia come definirsi per se
stessi e per il mercato. Cioè spesso si hanno le idee assai chiare sul
business, sul posizionamento, sui prodotti e servizi erogati, però il nome
proprio non arriva. E allora si dà sfogo alla fantasia. In fondo è quello che è
successo ad un’azienda emiliana d’eccellenza con i piedi per terra e la testa
sulle nuvole. Ossia nel cloud. Un’azienda che ha la spina dorsale
nell’informatica, ma la vocazione proprio in quella “nuvola” che oggi significa
futuro. Stiamo parlando di Skybackbone Engenio.
Identikit
dell’azienda. Siamo a Carpi, settantamila abitanti nel
comune più popoloso di Modena. Qui nasce questa realtà che oggi conta 27
dipendenti per un mercato al 90% italiano definito da circa 100 clienti della
media e grande impresa. Si tratta di un mercato trasversale: manifatture,
retail, servizi, finanza, software house. Il fatturato è di 4,5 milioni di euro
e cresce del +15% anno su anno per linee interne, senza acquisizioni. «Tutto
parte nel 2011 da un team con esperienza pluridecennale per supportare il business
e quindi la gestione dei sistemi informativi aziendali con un’attenzione
particolare alle applicazioni ERP, CRM ed e-commerce. Ogni applicazione ha le
sue peculiarità e queste devono essere servite da specifiche infrastrutture e
specifici servizi di gestione. Il nostro team tecnico con esperienza
trentennale conosce in modo approfondito le principali applicazioni di mercato.
Abbiamo sviluppato servizi di gestione specifici. Negli anni la proposta è
diventato multi-cloud proprio per questo motivo: ogni applicazione ha un suo
cloud preferenziale che le permette di essere più performante e sicura. Il
tutto con grande attenzione ai costi», afferma Luca Bulgarelli, Sales
Director per Skybackbone Engenio. Questo manager cinquantaquattrenne con una
lunga carriera alle spalle ha intuito che la spinta verso l’outsourcing sarebbe
tornata perché già negli anni ‘90 le aziende si aprivano all’esterno e così ha
deciso con Giuseppe Nale, Claudio Daolio ed
Enrico Ronchetti di avviare questa startup. «All’epoca siamo stati
pionieri. Abbiamo alzato la saracinesca con zero clienti e oggi abbiamo un
ampio riscontro dal mercato perché tutti vogliono l’offerta di cloud», dice
Bulgarelli. Al centro ci sono i dati, che sono il petrolio del nuovo secolo per
le imprese che vogliono scalare mercato e performance. «Io ricordo sempre
che le macchine, quando si rompono, si possono riacquistare, ma i dati perduti non
si comprano in alcun mercato. È essenziale proteggerli», dice Giuseppe
Nale, CTO di Skybackbone Engenio, ingegnere sesta decade, che ha iniziato
l’attività negli anni ’80 coi calzoni corti – come lui stesso ricorda – e ha
visto il vecchio universo in cui si accedeva a grandi computer. Quattro decadi
di esperienza tecnica. Così nei cinquanta della sua vita ha deciso di compiere
questo passo. «Pensavamo di avere buone idee e di essere capaci da soli
di andarle a raccontare alle aziende. Abbiamo lasciato ruoli apicali per
intraprendere il mestiere di imprenditore», ricorda Nale.
La
forza della nuvola. Torniamo all’intuizione geniale. Qui si
progettano e si realizzano soluzioni integrate al passo con le innovazioni
tecnologiche e l’intelligenza artificiale. «Avevamo già una
significativa esperienza nell’outsourcing, eravamo fermamente convinti che il
cloud sarebbe stata la nuova frontiera di gestione dei sistemi. All’inizio si è
un po’ visti come profeti, ma presto il mercato ci ha dato ragione e ci siamo
presi un vantaggio competitivo. La nostra proposta integra tutti i servizi che
servono per una completa gestione delle infrastrutture applicative dei nostri
clienti. Diamo garanzia di continuità del servizio, delle performance, della
sicurezza, della compliance al GDPR e alle normative», precisa
Bulgarelli. Questa società di ingegneria informatica avanzata conta una squadra
multidisciplinare composta da ingegneri elettronici, informatici e gestionali e
project management, con un solido background nei data base e nelle
infrastrutture cloud di maggiore diffusione, in tecnologie e processi di security.
Un gruppo di ricerca e sviluppo realizza gli strumenti di automazione delle
attività sistemistiche a supporto dei servizi per i clienti. Il futuro? Si
plasmerà ancora con la centralità delle tecnologie. Ne è convinto Nale. «Abbiamo
assistito negli ultimi quarant’anni ad una progressiva informatizzazione di
tutti i processi delle imprese, una rapida distruzione del materico in favore
del digitale. Questo percorso non è terminato e andrà avanti. Nonostante
l'outsourcing sia ancora agli inizi, la migrazione verso il cloud è in costante
accelerazione, spinta dalla crescente offerta di software cloud-native. In
questo ambito c’è ancora tanto da fare. Tuttavia è fondamentale affrontare le
sfide etiche e sociali legate a questa tecnologia». Piedi per terra e
testa sì sulle nuvole, ma orientata alla responsabilità.
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