Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

FARE INSIEME - Ep. 129 - Tipografia Altedo, quel tocco umano che incontra la tecnologia

«La nostra rivincita della carta quando si declina col digitale»

11/05/2023

Vai al podcast.
 

Nel bolognese nasce, oltre quarant’anni fa, un atelier della stampa dedicata alla progettazione, produzione e finishing di prodotti di lusso come cataloghi, packaging e progetti speciali. Qui l'innovazione si lega alla tradizione, con un’attenzione particolare alla salvaguardia ambientale. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Mattia Trentini, Amministratore Delegato di Tipografia Altedo

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Ci sono storie che nascono dall’equilibrio tra creatività e tecnologia, tra artigianalità e innovazione, tra testa e cuore. Ed è proprio in queste intersezioni di saperi che nasce un’opera d’arte. E c’è una tipografia bolognese dove questo equilibrio è ricercato sin dalle origini. Un tratto distintivo messo letteralmente nero su bianco, dove la contaminazione tra sapere antico, tradizione ed artigianalità si fonde con innovazione, ricerca e nuove modalità comunicative. La storia che stiamo per raccontarvi nasce ad Altedo, piccola frazione abitata da meno di cinquemila anime a otto chilometri da Malalbergo e ad una ventina da Bologna. Siamo nell’area metropolitana bolognese, in una fetta di terra animatissima della pianura Padana. In questo spicchio di Emilia nasce Tipografia Altedo, un vero e proprio atelier di stampa creativa. Qui prendono forma progetti fatti su misura per i brand del lusso, vere e proprie icone del gusto. Perché questa azienda bolognese, nata come tipografia tradizionale e cresciuta con un focus sulle lavorazioni di nicchia, dove la comunicazione su carta diventa elemento distintivo e strumento di immortalità, è oggi fautrice di progetti speciali ed unici (packaging, cataloghi, libri d’arte) e riesce a declinare al meglio anche il tocco umano nella stampa. Non solo tecnologia, ma un manufatto che si concretizza grazie all’uso sapiente delle mani. Mani che sanno fare. Mani che si sporcano lavorando quel materiale antico e sempre prezioso che è la carta, che per trovare spazio nel mondo dominato dal digitale deve per forza sposare i concetti di innovazione e di qualità. Ecco la rivincita della carta stampata, così declinata secondo la visione del giovane amministratore delegato Mattia Trentini e del suo team. Siamo alla seconda generazione di questa storia imprenditoriale di famiglia che affonda le radici nell’arte artigiana. «Il nostro lavoro negli anni è cambiato molto, ma restano immutati il nostro spirito e i nostri valori: comunicare con la carta stampata. La sfida che ci ha portato a fare un salto di posizionamento è stata quell’idea di applicare l’innovazione al nostro business e puntare a settori di nicchia, realizzando prodotti di altissimo livello. Ci siamo concentrati nella progettazione, nella produzione e nella nobilitazione di cataloghi, packaging e progetti speciali», dice Trentini.

Tra tradizione e contemporaneità.
Nello studio, attivo da oltre quarant’anni, la più visionaria estetica del concept sposa la più avanguardistica etica della produzione. «La nostra è una rivoluzione culturale frutto anche di una profonda evoluzione tecnica. Se da un lato ci siamo dedicati alla creazione di un network di conoscenze e competenze ampio e multidisciplinare attraverso collaborazioni con università ed esperti, non solo in Italia ma anche all’estero – la Francia è uno dei nostri mercati più importanti – dall’altro abbiamo investito per acquisire strumenti tecnologici in linea con i tempi che corrono, come le macchine per lo sviluppo di progetti in realtà aumentata ed il taglio laser. L’utilizzo della tecnologia AR ci permette di sviluppare al meglio le nostre idee progettuali e realizzarne prototipi in 3D da mostrare ai clienti, evitando inutili sprechi iniziali di materia prima e l’impiego esasperato di mezzi di trasporto», dice Trentini. Oggi l’azienda è una delle tre realtà italiane che fanno parte dell’Academy of Certified Printers, istituita dalla cartiera francese Arjowiggins e che certifica l’eccellenza della qualità di stampa e nobilitazioni sulle loro carte, con criteri definiti e costantemente ottimizzati. “I nostri clienti sono in buone mani. Mani esperte che portano avanti la tradizione delle antiche tecniche della tipografia, fortificate da attrezzature e metodologie di ultima generazione”: così si legge sul sito dell’azienda. E allora si coglie il senso di quell’equilibrio tra tradizione e innovazione, tra artigianato e tecnologia. Arte che guarda alle sfide contemporanee, legate all’impatto ambientale e alla nostra impronta sul mondo: così tutto il materiale di scarto viene riciclato. «Adottiamo carta macerata o setacciata. L’innovazione sta anche nel ri-generare, e quindi riuscire a stampare meno ma con più qualità, creando nuovo valore nella produzione con gli scarti della carta», dice Trentini. Nell’atelier nascono libri di design e packaging di alto livello; qualcosa di immortale ed eterno che si realizza grazie a quel legame indissolubile tra le generazioni al lavoro. «In azienda trovano spazio figure storiche che lavorano insieme a giovani ventenni assunti a tempo indeterminato. Siamo atipici forse anche in questo. Viviamo costantemente a contatto con il mondo della moda e del lusso, ma con un approccio informale. Accettiamo le sfide sui progetti che per noi abbiano un senso, che ci permettano di stimolare la creatività del nostro team, individuare soluzioni sempre nuove per soddisfare i nostri clienti e spingerci ad alzare sempre più in alto l’asticella della precisione tecnica», dice Trentini. E in tipografia si sperimenta eccome: in omaggio alla città di Bologna, è nato The Blind Line. Si tratta di un progetto interattivo realizzato con la sovrapposizione di strati di vario materiale tagliati al laser, all’interno dei quali è stata inserita la tecnologia Near Field Communication. In quest’opera la carta si unisce al digitale, creando contenuti multimediali. E molte altre sono le soluzioni hi-tech proposte, proiettate verso il domani, con la consapevolezza che – quando si innova – si parte sempre dalle origini, dalla comunità, dalle esperienze di quel passato che diventa motore per il futuro.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

Leggi le altre interviste

 

Podcast

Altri Articoli di Fare news