Un’azienda che nasce da una gara per il trasporto pubblico su ferrovia basata su alleanze trasversali e valorizzazione del territorio. Oggi Trenitalia Tper conta su una squadra di 1.500 persone e il fatturato va oltre i 300 milioni di euro. Intanto si disegnano nuove pagine di futuro, nel segno di un patto di fiducia tra azienda e cliente. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Alessandro Tullio, Amministratore Delegato di Trenitalia Tper e Presidente della filiera mobilità e logistica di Confindustria Emilia
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
“Si
prende sempre un treno per qualche parte. Al termine del marciapiede sventolano
mani e fazzoletti”. Cantava e suonava così Gilbert Becaud, pianista francese
del ‘900 che di treni – in quel caso a vapore – ne ha presi tanti nella sua
vita. In fondo il treno è una storia a sé. È una metafora che tiene dentro
tante cose insieme. Se ci pensate per definizione è un collegamento tra città e
persone, un brulicare senza fine di storie che si legano tra loro. Di più. È il
filo che corre lungo un territorio tessendo la trama di un disegno, di una
rete, di parti di vita che si connettono, oggi in modo sempre più moderno e
sostenibile. E quello stesso filo ridisegna le comunità, le sostiene, dà loro forza.
La storia che stiamo per raccontare ha molto a che fare con quei treni che
partono e che arrivano, ma soprattutto con le persone, con le loro voci, con i
loro sguardi, con le loro storie che si uniscono ad altre storie ancora.
Identikit
dell’azienda. Questa è la storia di Trenitalia Tper, realtà
nata in piena emergenza pandemica. Ha radici anche fuori dai confini regionali,
ma si lega in modo indissolubile all’Emilia che si dà da fare. Siamo a Bologna,
precisamente all’interno dell’impianto industriale dove viene assicurata la
manutenzione dei treni Rock e Pop, che costituiscono la maggior parte della
flotta attuale. Ma ci sono altre sedi, tutte all’interno dell’Emilia-Romagna,
sia nella stazione di Bologna Centrale – qui, per chiarirci si trova la sala operativa
con l’impianto equipaggi centrale – e sia in altre dieci sedi sul territorio.
Le persone di Trenitalia Tper sono più di 1.500 con una crescita nel 2024 di
oltre 80 dipendenti. Il fatturato va oltre i 300 milioni di euro. Il business è
rivolto al trasporto pubblico su ferrovia all’interno della regione, con
collegamenti con le regioni vicine. Pensate che stiamo parlando di 900 treni in
circolazione ogni giorno! Un numero impressionante! «Sui nostri treni in un
giorno medio feriale di inverno viaggiano fino a oltre 175.000 persone e nel
2023 sono stati oltre 44 milioni i viaggiatori, di cui 10 milioni nel solo
periodo estivo». Così racconta Alessandro Tullio, Amministratore Delegato di
Trenitalia Tper e Presidente della filiera mobilità e logistica di
Confindustria Emilia. Innovazione, tecnologia, competenze. Queste sono le basi del
lavoro. «Si
tratta di un settore enormemente complesso, con una responsabilità sociale
fondamentale, in quanto deve assicurare uno dei diritti costituzionali. Le
nostre persone sono consapevoli dell’impatto che possono avere sulla vita dei
clienti e stiamo lavorando affinché questa consapevolezza arricchisca ogni
giorno di più l’esperienza di viaggio di chi sceglie di utilizzare i nostri
treni. Impegno: questa è un’altra parola chiave delle nostre giornate a
tutti i livelli. Ci impegniamo a valorizzare le persone anche per il loro
talento e le passioni che hanno, anche al di là del ruolo professionale», dice Tullio.
Trenitalia Tper è la sintesi di due aziende che per molti anni hanno garantito
un servizio al territorio. Per questo l’essere ferrovieri non è mai venuto a
mancare. «I
ferrovieri costituiscono una delle corporazioni che più di altre esprimono e
vivono il senso del Gruppo. La nostra esperienza però è stata arricchita dalla
possibilità di rinascere come nuova azienda, con una sfida incredibile, ovvero
partire per primi con i nuovi treni regionali mai utilizzati prima del 2020. È
grazie alla gara per il trasporto pubblico su ferrovia bandita dalla Regione
Emilia-Romagna – prima nel suo genere in Italia – che Trenitalia e Tper,
all’epoca in consorzio, hanno deciso di vincere insieme. Si tratta di una delle
più grandi gare di appalto per la fornitura di rotabili e la più importante per
il settore del trasporto regionale», precisa Tullio. Dal 2020 sono stati consegnati in
appena due anni oltre 90 treni Rock e Pop nuovi, interamente realizzati in
Italia. Un cambio generazionale unico, peraltro nel momento storico della
pandemia.
Il futuro. Corre veloce il futuro.
Pensate all’arrivo dei treni di ultima generazione comodi e sostenibili. Ecco,
stanno segnando una nuova rotta. «La modifica delle abitudini di vita di lavoratori e
turisti ha completato la mutazione del sistema. Per questo sono aumentate le
opportunità di legare il treno regionale al territorio. L’incremento del
traffico urbano e sulle arterie autostradali ha messo in evidenza il vantaggio
indiscutibile di muoversi in treno, veicolo ormai sempre più affidabile, comodo
e soprattutto economico», ricorda Tullio. Il futuro? È fatto di esperienze
coinvolgenti, viaggi sostenibili, digitalizzazione accessibile. E poi c’è quel
patto di fiducia a fare la differenza. «Si tratta di un patto tra persone che
viaggiano per lavoro o per svago e chi deve garantire l’eccellenza di questo
servizio»,
dice Tullio. In fondo mai come oggi per le organizzazioni d’eccellenza i
mercati sono conversazioni senza fine.
Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/
Leggi le altre interviste