Il Nostro Team
Comunicazioni tecniche
Eventi
Fare News
Imprese Associate
{{ fifthTitle }}

FARE INSIEME - Ep. 168 - Unizip, quelle mille declinazioni di creatività e innovazione nel fare chiusure lampo

«Siamo un’azienda che ai grandi numeri ha sempre preferito l’originalità»

18/01/2024

Vai al podcast.
 

Nel 1995 a Modena nasce una realtà che capitalizza quanto fatto dalla famiglia nel passato, ma guarda oltre. È Unizip, azienda che è diventata negli anni un punto di riferimento sul mercato italiano per i maggiori produttori del settore moda. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Simonetta Pasini, Amministratore Unico di Unizip

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Quella che sto per raccontarvi è una storia d’amore. Perché c’è l’amore per il proprio lavoro, disegnato su misura come uno di quegli accessori della moda realizzati con pazienza, competenza, passione. C’è poi l’amore per i propri clienti, coccolati nelle scelte d’acquisto. E poi c’è l’amore per la propria famiglia, con quel papà con il quale ha lavorato sin da giovanissima fianco a fianco. Questa storia d’amore, declinata in mille rivoli come solo le più belle storie d’amore sanno fare, è quella di Unizip. A guidarla c’è Simonetta Pasini, imprenditrice nata nel mondo della chiusura lampo. Tutta la sua infanzia l’ha trascorsa coi suoi genitori respirando quell’arte del fare nell’azienda di famiglia. Fare al meglio però, puntando all’eccellenza. Così il gioco di squadra, unito ad un’incredibile passione nello sperimentare soluzioni impensabili, ha permesso a Simonetta e al suo team di dare vita a nuove idee e prodotti, trasformando idee in progetti concreti.

Identikit dell’azienda.
Tutto nasce a metà di quegli iconici anni ‘90 che hanno segnato un’intera società. Ecco, in quel periodo Unizip diventa un punto di riferimento importante sul mercato italiano per i maggiori produttori del settore moda. Anche in questo caso non basta fare perché bisogna fare al meglio, dicevamo prima. Così l’azienda amplia ben presto la sua offerta produttiva con un’attenzione particolare alle ultime tendenze, proponendo una gamma completa di chiusure lampo in molteplici varianti e tecnologie. C’è poi la possibilità di personalizzare il prodotto secondo il gusto del cliente, rendendo l’articolo unico e raffinato. Oggi Unizip conta 11 dipendenti per 3 milioni di euro di fatturato con una crescita del +12% sull’anno precedente e una quota d’export al 40%. Tra le griffe servite da Unizip ci sono brand come Max Mara, Schera, Herno, Change, Armani, Balenciaga, Gucci, Mugler, Bottega Veneta, Christian Dior, Twinset. Da Modena al mondo intero, in un viaggio continuo. Così nasce Unizip Shanghai e Unizip Hong Kong, poli di produzione e supporto nelle aree in Oriente, mentre a New York si apre lo Showroom. Ma facciamo un passo indietro. Anzi, più d’uno. L’intuizione iniziale è del nonno di Simonetta, che nei primi del 1900 inizia a frequentare i mercati proponendo articoli di merceria. In fondo tutto nasce da lì. Ascolto del mercato, quello vero, fatto di schiamazzi continui e un girovagare di persone. Poi il papà di Simonetta prosegue quel cammino, diventando rappresentante, mentre Simonetta dopo gli studi entra in azienda. Ma voleva qualcosa di più, qualcosa di nuovo. «Mi sono resa conto che desideravo qualcosa di mio e la mia passione erano le zip. Vendevo spalline, filati e zip e proprio la zip mi incuriosiva perché dava modo di sviluppare la creatività. In fondo su una zip si apre un mondo e si può lavorare con stampi e materie prime che diventano brevetti. Con il mio ex marito abbiamo iniziato a volere qualcosa di diverso, provando ad accontentare i clienti che intanto richiedevano zip più evolute. Da questa riflessione è nata Unizip. L’intuizione iniziale? Proporre proprio le zip disponibili a magazzino per dare un servizio ai clienti, cosa che nel 1995 non faceva quasi nessuno», precisa Pasini.

Innovazione e tradizione.
Imprese che lasciano il segno, guidate dalle persone e dalle idee geniali. È il caso della zip invisibile. Sì, avete capito bene. Proprio invisibile. «Ai tempi le produceva solo un’azienda leader mondiale e le consegnava in due o tre mesi. Invece abbiamo iniziato la produzione di questo prodotto e i clienti ci hanno dato fiducia. In fondo siamo un’azienda che ai grandi numeri ha sempre preferito l’originalità: attenzione alle persone con welfare e smart working, attenzione all’ambiente con le certificazioni GRS sui prodotti e con il monitoraggio ambientale semestrale. E poi c’è quel seguire i nostri clienti in tutte le loro esigenze», dice Pasini. Si cambia continuamente nel fare impresa, ma alcune cose restano immutate nel tempo. «Siamo rimasti ancorati ai valori in cui crediamo: lealtà, onestà, trasparenza, benessere e dignità della persona, qualità. L’innovazione riguarda principalmente la parte del prodotto e ultimamente grazie alla vittoria del Bando dell’imprenditoria femminile abbiamo ristrutturato tutti gli uffici e la parte di accoglienza dell’azienda», ricorda Pasini. Intanto negli ultimi anni le produzioni di grandi brand si sono spostate in Europa e soprattutto in Cina in una logica di delocalizzazione. «Tutto ciò ha reso per noi più difficile mantenere quote di mercato, ma grazie alla passione, alla creatività e al servizio al cliente siamo riusciti comunque a crescere», conclude Pasini. Crederci sempre, arrendersi mai. È questa la ricetta delle migliori organizzazioni.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

Leggi le altre interviste

 

Podcast

Altri Articoli di Fare news