A metà degli anni ‘80 nasce a Forlì un’azienda che è riuscita col tempo a scalare clienti, fatturato, interesse. Oggi VEM Sistemi conta quasi 400 dipendenti e tre controllate per un incremento del business del +400% negli ultimi dieci anni. VEM si occupa inizialmente di reti e di infrastrutture fisiche per Data Center. Si evolve col tempo, accompagnando le aziende – grandi multinazionali o Pmi – verso un viaggio vincente nell’innovazione. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Stefano Bossi, amministratore delegato e direttore generale di VEM Sistemi
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
Avete
presente il co-pilota? Vi immaginate il suo volto, la sua competenza, la sua
rilevanza? Magari lo sapete, ma ripetiamolo: è il componente dell’equipaggio di
un aereo cui possono essere demandate tutte le funzioni del pilota. Questa è la
definizione dell’Oxford Languages. Oggi questo concetto è tornato assai di moda
con le funzioni straordinarie legate all’intelligenza artificiale. Ma
attenzione: cosa accade in questa precisa fase storica ad un’azienda in volo
verso il futuro quando il co-pilota la accompagna nell’esplorazione delle
opportunità legate alle tecnologie sempre più pervasive e trasformative? Per
rispondere a questa domanda facciamo tappa da VEM Sistemi, storico system
integrator nato nel 1986. Tutto parte da Forlì, ma oggi le sue sedi sono a
Modena, Padova, Senigallia, Vimercate e Roma. Conta quasi 400 dipendenti e tre
controllate: c’è Certego, specializzata nei servizi di cyber threat intelligence
e contrasto al cybercrime. C’è Mydev, dedicata allo sviluppo di soluzioni di
software integration. E ancora c’è Neen, Cloud Native Factory specializzata in
servizi hosting managed, high availability e cloud. «Oggi siamo riconosciuti come
partner di riferimento per la trasformazione digitale di Pmi e grandi aziende italiane
di tutti i settori con un focus particolare su industria e servizi», racconta Stefano Bossi,
amministratore delegato e direttore generale di VEM Sistemi.
Identikit
dell’azienda. Cambiare col tempo: l’azienda si è
evoluta da realtà di elettronica a impresa dapprima di cablaggi, passando poi agli
apparati di rete, ai server ai data center e alla sicurezza informatica, per
arrivare a gestire tutto ciò che si collega alla rete IP di un’azienda, fino
allo sviluppo software custom e al Cloud Computing. Obiettivo: essere in grado
di cogliere tutte le potenzialità del digitale, oltre che di quella nuvola
conosciuta da tutti come cloud. Si cresce e assai. Basti pensare che i ricavi
hanno registrato il +400% negli ultimi dieci anni. Un percorso di sviluppo che
ha portato questa realtà a posizionarsi sul mercato nazionale come un system
integrator a tutto tondo con una visione olistica e una strategia basata su 4 pillar: technology
integration con VEM Sistemi, cybersecurity con Certego, software development
con Mydev e cloud integration con NEEN. Perché puntare sull’integrazione
conviene. «Il
punto di forza del nostro gruppo, quello che ha convinto i nostri oltre 800
clienti attivi, è la capacità di integrare prodotti e tecnologie, ottenendo un
prodotto finale che è qualcosa di più della semplice somma dei singoli
elementi. Riusciamo a farlo grazie a competenze verticali e orizzontali:
abbiamo le massime certificazioni sulle tecnologie che proponiamo e, al
contempo, team di lavoro dinamici che riescono a metterle a fattor comune e
progettare infrastrutture anche molto complesse che integrano le differenti
tecnologie. Studiamo e testiamo nei nostri laboratori tutte le soluzioni per
cercare di capire le migliori integrazioni tra le differenti architetture dei
diversi vendor, offrendo i nostri servizi gestiti e le nostre competenze per
rendere le soluzioni offerte abilitatrici di business», dice Bossi. Torna con
forza il ruolo di co-pilota in quella alleanza vincente con l’azienda da
accompagnare in un viaggio senza scossoni, o per restare nella metafora senza
turbolenze. «Non
siamo semplicemente fornitori di tecnologia, ma partner nel senso reale del
termine. La nostra attività non si esaurisce nella vendita e nell’installazione
di tecnologie»,
precisa Bossi.
Persone e futuro. Una comunità in cammino
e che tiene insieme persone, clienti, fornitori. «Essere partner significa
anche condividere dei valori. Uno dei nostri punti di forza oggi è che
rappresentiamo è davvero una comunità basata su una condivisione di valori.
Oggi, anche grazie a VEM Sistemi, l’Emilia è diventata un’eccellenza nella
sicurezza informatica sia per la presenza di aziende leader nel settore, come
Certego, sia per la qualità della formazione, fondamentale per la creazione di
talenti in un settore strategico per il nostro Paese. Sin dalla sua fondazione
sosteniamo la Cyber Security Academy dell’Università di Modena e Reggio Emilia,
un’iniziativa che ha l’obiettivo di creare nuove figure professionali in grado
di affrontare e risolvere i problemi legati alla sicurezza informatica
aziendale o istituzionale. Inoltre siamo
sponsor del team HackInMore che partecipa ogni anno alla CyberChallenge,
programma di addestramento in cybersecurity che vede sfidarsi squadre di varie
università sul territorio nazionale. Un altro progetto sul territorio di cui
siamo molto orgogliosi è il Summer Camp Ragazze Digitali, orientamento attivo
che vuole avvicinare le ragazze al mondo digitale per ridurre il divario di
genere nelle discipline tecnico-scientifiche. Siamo da sempre pronti a collaborare con il mondo accademico per accelerare il
processo di formazione di nuove figure professionali, indispensabili in un
mondo sempre più digitalizzato. Nel nostro headquarter di Forlì ospitiamo
alcuni corsi della Laurea a Orientamento Professionale in Tecnologie dell’Informazione
dell’Università di Bologna, di cui siamo partner, oltre ai corsi specializzati
post diploma di FITSTIC, ente con cui collaboriamo ormai da tanti anni. Perché
il futuro del nostro Paese dipende dalla formazione di nuove generazioni di
esperti che possiedano non solo conoscenze tecniche, ma anche passione, impegno
e quella curiosità necessaria per affrontare le sfide emergenti», conclude Bossi. Pensare al futuro, certamente.
Ma farlo formando quelle generazioni che quel futuro lo abiteranno per davvero.
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