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FARE INSIEME STARTUP - Ep. 1 - Eoliann, in campo contro il climate change

«Così prevediamo la probabilità e l’impatto delle catastrofi naturali»

15/06/2023

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Da Torino nasce un’impresa che aggrega competenze diverse. Oggi la startup utilizza le ultime tecnologie per comprendere meglio le conseguenze del climate change su persone, organizzazioni e società. Facendo qualcosa che ancora non è mai stato fatto da nessuno. Per FARE INSIEME STARTUP Giampaolo Colletti intervista Roberto Carnicelli, co-founder & CEO di Eoliann

FARE INSIEME STARTUP è lo spinoff del progetto FARE INSIEME dedicato alla presentazione di alcune delle realtà presenti nel portfolio di Primo Ventures, società che gestisce fondi specializzati nel settore digitale e della new space economy. Con Primo Ventures Confindustria Emilia ha avviato una partnership. Obiettivo: offrire alle imprese associate nuove occasioni di crescita grazie alla presentazione delle startup più innovative sul mercato. Qui raccontiamo alcune loro storie.

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Ritrovarsi quasi per caso. E da un’occasione fortuita accendere un’idea e in fondo una impresa che sta scalando interesse e fatturato. Questa storia nasce a Torino nel dicembre 2021. Qui tre giovani talenti si conoscono durante il processo di selezione di Vento, Venture Builder di Torino. Tutti e tre avevano applicato per partecipare alla prima edizione. Sempre per caso i tre vengono assegnati allo stesso gruppo durante l’ultimo step di selezione, che consisteva in cinque giorni in presenza presso le OGR di Torino per simulare il programma di quattro mesi. E in quell’occasione hanno scoperto di poter mettere insieme le diverse competenze in modo complementare. Questa è la storia di Roberto Carnicelli, Chiara Mugnai, Giovanni Luddeni, a cui si aggiunge anche Emidio Granito. Tutti under 30 alla loro prima esperienza come fondatori di startup, provenienti da diversi ambiti: ingegneria aerospaziale, consulenza strategica aziendale, data science, ingegneria gestionale. Roberto ha un percorso di formazione e di lavoro nel business ed è specializzato nella consulenza strategica per il settore finanziario. Chiara è una data scientist e si occupa di soluzioni di machine learning. E ha diversi anni di esperienza in Italia e nel Regno Unito. Giovanni è un ingegnere aerospaziale specializzato nello sviluppo di soluzioni di intelligenza artificiale per sistemi di controllo industriali. Emidio è un ingegnere gestionale specializzato nell’applicazione di soluzioni di AI per l’industria 4.0. Il suo ingresso ha velocizzato lo sviluppo del prototipo POC, rilasciato a giugno 2023.

Come nasce la startup.
Unire le competenze e fare la differenza. I quattro oggi esplorano il mercato dei downstream data, ambito che sta attirando l’interesse dell’Agenzia Spaziale Europea. «Dopo aver analizzato diversi settori di mercato, abbiamo deciso di concentrarci sul settore delle catastrofi naturali, poiché ogni anno questi fenomeni distruggono palazzi, case, aziende e il settore finanziario non è in grado di garantire la protezione per questi eventi a causa della elevata imprevedibilità. Abbiamo condotto una dettagliata ricerca del problema, consultando paper scientifici, report e parlando con esperti di settore, tra cui player provenienti da settori assicurativi e bancari. Una volta verificato e validato il problema, abbiamo ideato diverse possibilità di implementazione dei dati satellitari per la previsione della probabilità e impatto delle catastrofi naturali», afferma Roberto Carnicelli, co-founder & CEO di Eoliann. Se “la nostra casa sta bruciando” – e ormai è sotto gli occhi di tutti – è necessario porsi delle domande. Di più. Calcolare l’impatto economico dei danni da eventi climatici catastrofali utilizzando la tecnologia. Soprattutto dati satellitari e algoritmi di intelligenza artificiale. Questa è la storia di Eoliann, startup dedicata al climate change costituita nel 2022. Oggi sta sviluppando una API che, grazie ai dati satellitari e ad algoritmi proprietari di machine learning, dovrebbe prevedere la probabilità e l'impatto di catastrofi naturali per le istituzioni finanziarie, prendendo in considerazione gli effetti del cambiamento climatico. Il team conta 11 persone. L’obiettivo è lanciare il prodotto entro la fine del 2023. «Oggi la nostra azienda si concentra sull’attrarre talenti da tutto il mondo con background diversi per creare un ambiente in cui ogni persona può crescere e massimizzare il valore che può generare. Questo obiettivo è motivato dalla volontà di risolvere un problema molto complesso, per il quale ci servono persone estremamente brillanti, libere di esprimere il proprio talento. L’obiettivo è quello di utilizzare le ultime tecnologie per comprendere meglio le conseguenze del climate change su persone, organizzazioni e società, facendo qualcosa che ancora non è stato fatto. Per verificare la fattibilità tecnologica del progetto abbiamo effettuato una review scientifica di tutti i principali paper pubblicati negli ultimi cinque anni, periodo durante il quale la ricerca del settore del machine learning applicato al clima si è sviluppata moltissimo. Abbiamo poi strutturato un business plan e iniziato a parlare con investitori per testare la fattibilità finanziaria del progetto. Pochi mesi dopo abbiamo avviato le negoziazioni per il primo round di finanziamento che si è concluso a novembre 2022», dice Carnicelli.

Come crescere la startup.
Innovazione uguale ricerca e sviluppo. «Perché la crescita dipende da questi investimenti in dati per l’aggregazione e l’analisi di fonti multiple, comprese quelle satellitari, per sviluppare una versione beta della nostra API. Inoltre stiamo investendo in algoritmi di machine learning all’avanguardia per prevedere la probabilità e l’impatto delle catastrofi naturali. In sintesi i nostri investimenti in R&D sono orientati alla data engineering e alla data science, e mirano a migliorare la nostra capacità di elaborare grandi quantità di dati in modo efficiente e preciso. Gli attuali clienti operano nel settore finanziario, in particolare banche e assicurazioni. Tuttavia il prodotto ha un’applicabilità molto più ampia e riteniamo che possa essere utilizzato anche in altri settori, come quello delle infrastrutture, del settore pubblico, dell’energia, dell’agroalimentare», precisa Carnicelli. Ma c’è di più. La startup ha creato un’infrastruttura in grado di collegarsi alle principali fonti satellitari pubbliche dell’agenzia spaziale europea e della NASA, per poi elaborare, pulire e definire i dati. Ancora una volta sono i dati, raccolti e studiati al meglio, che possono orientare le nostre scelte come una bussola in un tempo difficile.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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