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FARE INSIEME STARTUP - Ep. 8 - Muscope, quei supereroi della sicurezza informatica in campo contro le frodi

«Ogni giorno affrontiamo sfide nuove»

5/2/2024

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Sono nati a dicembre 2021 da quattro professionisti e appassionati del mondo cyber. Gli uffici sono a Milano, ma si opera in tutta Europa. Per FARE INSIEME STARTUP Giampaolo Colletti intervista Bruno Cordioli, co-fondatore di Muscope

FARE INSIEME STARTUP è lo spinoff del progetto FARE INSIEME dedicato alla presentazione di alcune delle realtà presenti nel portfolio di Primo Ventures, società che gestisce fondi specializzati nel settore digitale e della new space economy. Con Primo Ventures Confindustria Emilia ha avviato una partnership. Obiettivo: offrire alle imprese associate nuove occasioni di crescita grazie alla presentazione delle startup più innovative sul mercato. Qui raccontiamo alcune loro storie.

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

In fondo sono dei supereroi. Perché oggi per proteggerci dai rischi che infestano le nostre navigazioni in rete – e quelle delle aziende – abbiamo bisogno di superpoteri che poi si declinano in tecnologie evolute e in capitale umano d’eccellenza. Prodotti hi-tech e persone hi-tech. Forse è questo il mix vincente, o almeno è quello che pensano in casa Muscope, startup specializzata in sicurezza informatica nata a cavallo tra il 2021 e il 2022. Tutto parte da quattro soci con oltre vent'anni di esperienza nel campo della sicurezza online e delle infrastrutture di rete. «L’intuizione è nata da un caso reale legato al mercato assicurativo: la società in questione aveva la necessità di analizzare la cybersecurity delle aziende prima di stipulare loro la polizza. Questo ci ha fatto scattare la scintilla, rispetto al lavoro che abbiamo fatto per vent’anni, che è sostanzialmente analizzare e proteggere l’impresa da un punto di vista di sicurezza informatica, creando un servizio veloce e intuitivo che permetta di vedere a quali rischi l’azienda è esposta». Lo racconta Bruno Cordioli, uno dei co-fondatori. Qui si analizzano le vulnerabilità delle aziende per capire dove si annidano i problemi attraverso dati e informazioni. Siamo a Milano e qui lavorano sei dipendenti impegnati per il mercato B2B. «Rispetto al mercato globale, quello italiano è fortemente legato alle medie e piccole imprese ed è di particolare interesse per i cyber criminali. Tutto ciò, assieme alla poca percezione del problema, va a creare un perfetto scenario di attacco. La nostra soluzione è stata progettata per aziende di grandi dimensioni, ma è perfettamente adattabile anche alle piccole e medie realtà. Siamo attualmente focalizzati sul mercato italiano, anche se più della metà del nostro fatturato viene già da altri Paesi europei», dice Cordioli.

Persone e tecnologie.
Tutto parte dalla tecnologia. Certo, poi ci sono le persone che la pensano, la ottimizzano, la testano, la misurano. Ma la tecnologia è l’elemento distintivo. In questa startup prende il nome di Muscope|Risk ed è una piattaforma di analisi del rischio, progettata e realizzata interamente dai professionisti che lavorano in questa realtà. La piattaforma effettua una valutazione approfondita di una qualsiasi azienda, dal punto di vista di un criminale cyber. Integra strumenti di analisi del perimetro di attacco, offrendo anche un ranking da 0 a 100 che misura la postura di sicurezza di un'azienda. E poi, tra le tante funzionalità, c’è il calcolo del rischio monetario: una stima dei costi che un'azienda potrebbe sostenere in caso di attacco informatico. «Rispetto ad altre soluzioni tecnologiche, la nostra cerca di distinguersi per la facilità di lettura dei dati anche da parte di persone non tecniche, come ad esempio gli amministratori delegati e i responsabili finanziari. Un altro elemento fondamentale e distintivo è la velocità con la quale la piattaforma fornisce l’analisi, mai superiore ai venti minuti. La caratteristica di ripetitività della stessa analisi più volte al mese, in maniera del tutto automatica, semplifica il tutto», precisa Cordioli. Insomma, La cybersecurity non è più solo una questione tecnica, ma una questione di business. La problematica dell’Italia e dell’Europa, in ambito cyber security, è che le soluzioni disponibili sono limitate, bisogna incrementare la consapevolezza. Lo ripetono come un mantra in Muscope. «Il problema della cyber security è attualmente immenso e per risolverlo non basta una sola realtà, ma serve una collaborazione di più attori, italiani ed europee. La nostra soluzione, ad esempio, è utilizzata da altre società di sicurezza per seguire la sicurezza del cliente nel suo insieme. Noi stessi per i nostri clienti consigliamo le soluzioni di altri partner. Il senso di comunità nell’ambito cyber security è fondamentale per riuscire a contrastare i cyber criminali, e ad ora in Italia ed Europa c’è ancora molto lavoro da fare a riguardo». Lo dice senza mezzi termini Bruno Cordioli. Il rischio cyber per un’azienda è la combinazione tra la probabilità che si verifichi un incidente informatico e l'entità del potenziale impatto sia finanziario che reputazionale sull'organizzazione. Non bisogna più ragionare con il se si verrà attaccati, ma con il quando si verrà attaccati. «I cyber criminali ormai sono vere e proprie aziende strutturate che fanno business. I rischi delle aziende sono molteplici: dalla perdita dei dati, al fermo produzione, dalla perdita di credibilità, a sanzioni economiche». Consapevolezza è la parola d’ordine. E poi c’è quella capacità di fiutare il pericolo. Esattamente come fanno i supereroi. Così dice Cordioli. «Dobbiamo avere la sensibilità come team di entrare un po’ nella mente dei criminali e riuscire ad anticipare, tramite la nostra intuizione, la tecnologia e i servizi, l’operato dei criminali. Ogni giorno affrontiamo sfide nuove».

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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