L'Industria 4.0 rappresenta di fatto la nuova frontiera della
trasformazione digitale e sostenibile del settore ceramico, un segmento che
traina l’economia italiana con un fatturato pari a 8,7 miliardi di euro, oggi
chiamato ad evolversi rapidamente senza perdere il contatto con la tradizione e
il territorio. Grazie allo smart factoring, System Ceramics, azienda di
Coesia con sede a Fiorano Modenese, in provincia di Modena, sta rivoluzionando l’offerta per il mercato offrendo alle imprese la
possibilità di un cambiamento radicale nei processi di filiera, rendendoli
sempre più green - dal modo in cui l’azienda produce a come distribuisce i suoi
prodotti - contando su strumenti quali l’Internet of Things (IoT),
l’intelligenza artificiale e il Machine Learning.
Si
tratta di una svolta epocale per il Made in Italy, che affonda le sue
radici nell’industria manifatturiera tradizionale. Con queste soluzioni,
infatti, System Ceramics è riuscita a dimostrarsi resiliente e competitiva e proprio grazie a questa solidità ha potuto
rafforzare le partnership storiche con attori di riferimento su scala globale
quali ABK, Porcelanosa, Portobello, Kale Group e tanti altri.
“Sostenibilità e innovazione sono diventati fattori imprescindibili per
fare business – dichiara Luca Bazzani, CEO di
System Ceramics e vice president di ACIMAC - le
imprese hanno sempre più un ruolo da giocare nella transizione verso un nuovo
sistema economico e questo presuppone un cambiamento culturale e strutturale
per ottenere soluzioni efficaci a tutela dell’ambiente senza rinunciare agli obiettivi
di crescita. System Ceramics sta lavorando con un piano di sostenibilità
ad-hoc, finalizzato alla riduzione strutturale delle emissioni di CO2, e
all’ottimizzazione delle risorse idriche ed energetiche, che rende l’impatto
delle nostre aziende e i prodotti finali elaborati dalle nostre macchine sempre
più green”.
In linea con la
strategia green di Coesia, dal 2022 System Ceramics ha introdotto una struttura
Supply Chain per investire su un attento monitoraggio dell’intera catena produttiva
in termini di efficienza energetica e sostenibilità. L’obiettivo è lavorare con
fornitori prevalentemente locali e certificati dando ai clienti la possibilità
di migliorare a loro volta la sostenibilità della loro scelta finale.
System Ceramics
sta apportando un notevole contributo al settore della produzione ceramica
attraverso la ricerca e lo sviluppo di tecnologie che puntano a rendere
l'industria sempre più sostenibile su tutto il processo ceramico: dalla
pressatura alla decorazione, dal controllo all’imballaggio. Ne sono un esempio
la pressa ceramica Superfast, che offre un risparmio energetico del 70%,
Creadigit Infinity, la tecnologia di decorazione digitale che lavora con un
processo di stampa a inchiostri a base d’acqua, che migliorano l’ambiente di
lavoro e riducono le emissioni; Digiglaze, la smaltatrice digitale che riduce
fino al 30% i consumi e lo scarto, insieme al 90% dell’acqua necessaria alla
sua manutenzione. E ancora il progetto Genesis, che si propone di riprodurre
in maniera sostenibile marmi e pietre naturali; e infine il software di
gestione 4.0, come Hypermate, implementato per ottimizzare il flusso
produttivo e migliorare l'efficienza complessiva dell'azienda.
Inoltre, nell’ottica di
minimizzare l’impatto sull’ambiente delle attività, con i nuovi investimenti oggi
il 30% dell’energia negli stabilimenti produttivi System Ceramics è prodotta
con impianti fotovoltaici e l’autoconsumo arriverà al 80%. Con il
passaggio da luci tradizionali a luci a led sono stati risparmiati
500MWh all’anno e, in parallelo, il programma di risparmio idrico in corso ha
permesso la riduzione dell’utilizzo d’acqua del 75% rispetto all’anno scorso e
oltre 7.520kg di acqua sono stati riciclati per un riutilizzo interno negli
impianti.