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MES, Stampa 3D e Automazione: Skybackbone Engenio ne parla con gli esperti del settore

13/06/2025

Da sinistra: Giuseppe Nale, CTO di Skybackbone Engenio - Luca Bulgarelli, sales director di Skybackbone Engenio - Tiziana Fait, giornalista e conduttrice - Paolo Campo, CEO di NEOS Smart Solution - Angelica Campo - Stefano Bergonzini, giornalista e massmediologo
Da sinistra: Giuseppe Nale, CTO di Skybackbone Engenio - Luca Bulgarelli, sales director di Skybackbone Engenio - Tiziana Fait, giornalista e conduttrice - Paolo Campo, CEO di NEOS Smart Solution - Angelica Campo - Stefano Bergonzini, giornalista e massmediologo

È andata in onda ieri l’ultima puntata della quinta edizione di “Viaggio nella Digital Transformation”, il format televisivo promosso da Skybackbone Engenio dedicato ai temi strategici dell’innovazione digitale nelle imprese italiane.

Un appuntamento che, puntata dopo puntata, ha portato in studio esperti, imprenditori e figure istituzionali per raccontare, in modo concreto e aggiornato, come la tecnologia stia trasformando il modo di fare impresa.

Questa ultima puntata ha messo a fuoco un tema cruciale per il tessuto produttivo italiano: quali sono le tecnologie indispensabili oggi per restare competitivi nel settore manifatturiero?

Le riprese si sono svolte in una location d’eccezione, il Museo Enzo Ferrari di Modena, simbolo di velocità, visione e ingegno: tre valori perfettamente in linea con lo spirito dell’evento.

Moderato dalla giornalista Tiziana Fait, il panel ha visto la partecipazione di:

- Paolo Campo, CEO di NEOS Smart Solution;
- Marcello Pagnini, Business Unit Manager di Dedem Spa, esperto di manifattura additiva; 
- Gianni Previdi, innovatore, docente universitario e autore del libro “L’innovazione è una disubbidienza che genera valore”;
- Marco Arletti, Amministratore Delegato di CHIMAR Spa.

Il dibattito si è aperto con Marcello Pagnini, che ha chiarito il significato e il potenziale della manifattura additiva (nota anche come stampa 3D): “La stampa 3D è un processo di produzione basato sull’aggiunta di materiale, anziché sulla sua rimozione. Questo lo rende veloce, efficiente e soprattutto in linea con le direttive Green, perché gli scarti sono minimi. Il vero vantaggio è la libertà progettuale: si possono realizzare forme impossibili con le tecniche tradizionali, scegliendo i materiali in funzione dell’uso finale”.

A seguire, Paolo Campo ha offerto una riflessione sull’incertezza che da anni attraversa il settore industriale: “Viviamo un’epoca di discontinuità: pandemia, guerre, crisi dei semiconduttori, dazi. Il contesto è imprevedibile, e per affrontarlo serve un approccio nuovo alla produzione. Come in una nave in acque agitate, serve sì un buon capitano, ma soprattutto un equipaggio preparato. L’industria oggi ha bisogno di team resilienti, flessibili, capaci di rispondere rapidamente al cambiamento”.

Uno dei temi centrali del confronto è stato il ruolo dei sistemi MES (Manufacturing Execution System) nell'automazione dei processi industriali.

Paolo Campo ha spiegato: "Il nuovo MES che immaginiamo non è più un sistema centrato sul prodotto, ma sul processo. Un cambiamento di paradigma fondamentale. Parliamo di una visione trasversale, dove ogni fase produttiva non è più un compartimento stagno, ma parte integrante di un flusso continuo, dinamico e interconnesso. Un processo 'autarchico', potremmo dire, in cui le diverse funzioni aziendali interagiscono tra loro, scambiano informazioni in tempo reale e sono in grado di prendere decisioni autonome e coordinate. In questo contesto, il MES non può più essere visto come un singolo prodotto, ma piuttosto come un ecosistema flessibile di applicazioni innovative. Un insieme di strumenti modulari che mette a fattor comune la comunicazione tra i diversi reparti: produzione, commerciale, progettazione, logistica. Oggi la spinta alla personalizzazione è sempre più forte: il mercato richiede soluzioni su misura, capaci di adattarsi in tempi rapidi alle esigenze specifiche di ciascun cliente. Ecco perché serve una forza commerciale evoluta, supportata da strumenti digitali integrati. In questo nuovo modello il processo è fluido: il venditore raccoglie la richiesta del cliente, il configuratore genera in automatico le specifiche e, in tempo reale, viene prodotto un prototipo tramite stampa 3D. Il prototipo è subito disponibile, tangibile, pronto per essere valutato. È un approccio che valorizza la rapidità, l'efficienza e la capacità di risposta: tutti elementi che dovrebbero essere il vero mantra dell’industria italiana di oggi”.

A questa visione si è collegato Marcello Pagnini, sottolineando l’importanza della scalabilità“Il vero valore della stampa 3D non è solo la prototipazione, ma la capacità di passare alla produzione in serie in modo controllato. In questo senso, il MES è fondamentale: tracciare tempi, costi, materiali e fasi di produzione consente di ottimizzare l’intero ciclo industriale".

La puntata si è chiusa con una riflessione più ampia sul futuro dell’industria manifatturiera, tra nuove competenze, automazione e sostenibilità. Un messaggio chiaro è emerso: le tecnologie sono abilitatrici, ma ciò che fa davvero la differenza è la loro integrazione nei processi aziendali.

Per approfondire i temi affrontati e ascoltare tutti gli interventi degli ospiti, è possibile guardare l’intera puntata a questo link

Viaggio nella Digital Transformation” è molto più di una trasmissione televisiva: è un progetto culturale di divulgazione strategica ideato da Giuseppe Nale, CTO di Skybackbone Engenio, in collaborazione con Studio Bergonzini Comunicazione.

Attraverso il contributo diretto di esperti e professionisti del settore, il format intende accompagnare le imprese italiane nella comprensione delle nuove tecnologie, offrendo strumenti concreti per affrontare con lucidità e visione le sfide della trasformazione digitale.

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