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Si consolida la fase espansiva del settore metalmeccanico

08/03/2018

I dati relativi all’andamento del comparto metalmeccanico, presentati da Angelo Megaro, direttore del centro studi di Federmeccanica, confermano per il settore metalmeccanico il consolidamento della fase espansiva iniziata a partire dall’ultimo trimestre del 2014, grazie a un miglioramento della domanda interna e a una crescita sostenuta dei flussi di fatturato indirizzati ai mercati esteri.

Nel quarto trimestre, infatti, i volumi di produzione sono cresciuti dell’1,9% rispetto al terzo trimestre e del 4,3% nel confronto con l’analogo periodo dell’anno precedente, ma restano inferiori ancora del 22,5% rispetto a quelli che si realizzavano nel periodo pre-recessivo.

Mediamente nel 2017 la produzione metalmeccanica è aumentata del 2,9% rispetto al 2016 grazie ai buoni risultati ottenuti dalle imprese costruttrici di prodotti in metallo (+4,2%), di macchine e materiale meccanico (+3,2%) e della produzione di autoveicoli (+6,6%).

"Questi risultati", ha commentato Alberto dal Poz, presidente di Federmeccanica (foto in alto), "dimostrano che le imprese hanno rispostopositivamente ai segnali di ripresa. Per non fermarsi ma continuare il percorso di crescita è necessario dare sostegno a chi investe. Si deve rendere attrattivo il tessuto industriale del Paese puntando sulla tecnologia e sulle competenze, sulle produzioni ad alto valore aggiunto e sulle filiere, vera catena di valore. Serve stabilità e un clima di fiducia. Siamo ancora molto lontani dai livelli pre crisi e rimane alto il rischio di arrestare questa iniziale ripresa o peggio ancora di fare passi indietro. All’Italia serve una politica industriale perché il nostro Paese è diventato grande grazie alla manifattura ed è sulla manifattura che bisogna rilanciare".

A tali andamenti ha contribuito in misura significativa la dinamica delle esportazioni di prodotti metalmeccanici che, nella media del 2017, hanno raggiunto i 216 miliardi di euro realizzando un +6,3% rispetto all’anno precedente.

I flussi esportativi sono aumentati del 7% verso l’area dell’Unione europea che ha assorbito circa il 55% delle esportazioni complessive, mentre i flussi diretti verso i Paesi terzi sono cresciuti del 5,6%. Verso la Germania le esportazioni sono aumentate del 7,6%, verso la Spagna del 9,5%, mentre sono rimaste sostanzialmente stabili quelle dirette verso il Regno Unito (0,1%). Gli incrementi più significativi sono stati registrati verso la Russia (+30%) e verso la Cina (+27,2%).

Nel 2017, grazie alla ripresa della domanda interna, le importazioni di prodotti metalmeccanici sono cresciute dell’8,8% ma il saldo si è confermato sugli stessi livelli dell’anno precedente e pari a un attivo di circa 52 miliardi di euro.

Sulla base delle indicazioni che emergono dall'indagine congiunturale di Federmeccanica la fase espansiva dovrebbe proseguire anche nella prima parte del 2018, così come si evince dall’evoluzione del portafoglio ordini e dalle prospettive produttive attese dalle imprese.

Con riferimento all’utilizzo del fattore lavoro, la positiva evoluzione congiunturale dovrebbe determinare, nella prima metà del 2018, anche un incremento dei livelli occupazionali dopo la sostanziale stabilità osservata nel corso del 2017 nelle imprese con oltre 500 addetti e la forte contrazione dell’utilizzo della cassa integrazione le cui ore autorizzate sono diminuite del 42,2% nel confronto conil 2016.

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