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FARE INSIEME - Ep. 109 - Encaplast, quel packaging emiliano che scala i mercati del mondo

«Ognuno dei nostri collaboratori ha l’opportunità di mettersi in gioco ed essere parte dell’evoluzione aziendale»

16/02/2023

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Tanta ricerca, sviluppo, innovazione. Sempre con i piedi per terra e con l’ambizione di dare il massimo per il cliente. La storia dell’impresa familiare Encaplast, fondata nel 1980 nel distretto medicale di Mirandola, unisce tecnologie evolute, macchinari all’avanguardia e capitale umano d’eccellenza. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Valentina Bianchini, General Manager di Encaplast, e Mario Neri, Ceo dell’azienda.

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Ci sono storie di impresa che sanno di futuro, anche se sono nate nel passato, ad esempio in quegli anni Ottanta che hanno segnato una forte spinta alla digitalizzazione. Oggi quelle imprese riescono a declinare i valori con cui sono state fondate, alimentandoli con sfide future. In fondo è questo ciò che si respira entrando in Encaplast, gioiello emiliano legato al packaging e alla sua evoluzione, un’azienda nata dalla famiglia Neri quarant’anni fa e diventata nel tempo anche una società per azioni con un’importante presenza internazionale. Dall’Emilia al mondo intero, andata e ritorno. Perché tutto parte da Mirandola, nel modenese, in quel distretto d’eccellenza biomedicale che il mondo ci invidia. “Siamo sì un’azienda, ma soprattutto una grande famiglia, fondata dai nostri genitori e ora realtà internazionale. Tutto questo lo dobbiamo al prezioso supporto dei nostri collaboratori che non hanno mai smesso di condividere e credere alle ambizioni della famiglia Neri”. Così si legge nel sito, in un passaggio a firma di Patrizia e Mario Neri. Oggi Encaplast conta novanta dipendenti e serve un mercato globale legato all’ambito medicale e farmaceutico. «Quello che ci contraddistingue è l’appartenenza al territorio, che rappresenta il primo polo medicale europeo. Anche le soluzioni di packaging hanno seguito il passo dell’evoluzione dei dispositivi: devono contenere ma soprattutto proteggere. In tanti anni c’è stato uno sviluppo importante dei materiali utilizzati e le caratteristiche tecniche e di shelf life del prodotto contenuto», racconta Valentina Bianchini, General Manager di Encaplast.

La scommessa sulla ricerca.
Ma facciamo un passo indietro. Tutto nasce da un’intuizione messa a sistema nel tempo. L’idea di questa azienda è di Enzo e Carla Neri, i coniugi da cui l’azienda prende il nome. Encaplast, nata nel 1980, ha vissuto in prima linea l’evoluzione del distretto insieme ai grandi player che operano da sempre nel territorio. Tutto ruota attorno a nuovi prodotti e materiali e quindi di riflesso all’evoluzione dei macchinari utilizzati per le produzioni. Oggi i clienti sono grandi multinazionali e realtà virtuose che operano nel campo dei dispositivi medicali o prodotti farmaceutici. Si va dall’America al Giappone, passando per l’Europa. C’è poi la ricerca, tanta e distribuita nel tempo come una costante irrinunciabile. «In questi ultimi anni siamo partiti dallo studio di applicazioni con nuovi materiali mirati a soluzioni più sostenibili, con un ulteriore focus negli ultimi 12 mesi verso nuove soluzioni alternative per via della difficoltà di reperimento delle materie prime. Una ricerca su misura, come un abito sartoriale: Encaplast sviluppa soluzioni personalizzate per l’85% dei prodotti. Si tratta di un servizio dove le esigenze e le richieste del cliente ci portano ogni volta ad uno studio completo delle caratteristiche del prodotto, shelf life e mantenimento della sterilità per lunghi periodi», dice Mario Neri, Ceo dell’azienda.

Produzione su misura.
La produzione è uno degli spazi essenziali. Oggi ha più dipartimenti per le varie fasi di lavorazione dei prodotti: si va dal reparto di stampa delle bobine a quello dell’accoppiamento dei film plastici e alluminio, fino al taglio e alla camera bianca ISO8, che si sviluppa per oltre 750 metri quadrati e nella quale avviene la fase finale di saldatura dei prodotti. Un gioco di squadra essenziale. Così anche in questo caso il capitale umano fa la differenza. «Essere partner affidabili, strutturati e dinamici è essenziale. Il nostro compito è quello di identificare soluzioni per i nostri clienti, spingendo tutto il team ad un miglioramento continuo. Il nostro staff è eterogeneo, composto da ragazzi e ragazze, figure senior e profili tecnici. Tutti insieme formano un team in costante crescita e oggi ognuno dei nostri collaboratori ha l’opportunità di mettersi in gioco ed essere parte dell’evoluzione aziendale», conclude Bianchini. Il futuro è fatto ancora di tanta ricerca, che parte da profili professionali competenti e appassionati. Perché per lanciare nuovi prodotti e guardare lontano si parte necessariamente dalle persone.

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