Tutto
parte nel 1981 da Funo, cinquemila anime nel bolognese. Ma la storia di
Espansione Group è quella di una realtà oggi leader mondiale del medtech nei
campi dell'oftalmologia e della dermatologia. Pochi anni fa l’ingresso di una
nuova generazione di giovani imprenditori. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti
intervista Alessandro
Fier, Luca Trimigno e Matteo Corbellino
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
Interno sera. In un noto ristorante emiliano su un
tavolo quasi sparecchiato spunta a fine cena un foglio con un business plan. In
quel documento c’è un’idea, coraggiosa e al tempo stesso visionaria. Un’idea che
sa di futuro. Un’idea che sa di ricerca, di progresso, di innovazione. Un’idea
che in fondo lega capitale umano e capitale tecnologico. Ecco l’idea: rifondare
un’azienda d’eccellenza e puntare ancora più in alto. In fondo la storia che
stiamo per raccontare declina al meglio un ricambio generazionale, ma racchiude anche altro. In quel
ristorante emiliano quella sera al tavolo ci sono tre giovani manager che hanno
deciso di scommettere sulla cosa più preziosa: il gioco di squadra. Così sono
passati da multinazionali di grande successo con carriere spianate ad una nuova
impresa che sa di sfida. Questa è la storia di Espansione Group, azienda nata
nel 1981 e specializzata in tecnologie impiegate per la cura di gravi patologie
della vista: tra queste la degenerazione maculare legata all’età, considerata
la principale causa di cecità e che potrebbe interessare oltre 280 milioni di
persone entro il 2040. «Quando uno fa l'imprenditore vive sempre il salto nel vuoto. Per noi
intraprendere questa avventura è stato un passaggio importante, decisivo.
Abbiamo preso un’azienda che aveva uno storico di persone appassionate, competenti e
con una grandissima conoscenza dei processi. Un’azienda con un’impronta forte
del fondatore, pronta a innestare nuove risorse e competenze», afferma Alessandro Fier, CEO e presidente di
Espansione Group. Al timone con lui nell’azienda anche Luca Trimigno come Chief
Strategy & Corporate Development Officer e Matteo Corbellino come Chief Marketing
& Innovation Officer. Fier, Trimigno e Corbellino – tutti sui trent’anni e
con una formazione in Bocconi e poi un percorso di esperienze all’estero – sono
anche nella classifica annuale di Forbes sui manager under 30 che con le loro
idee stanno favorendo il cambiamento del Paese.
Identikit
dell’azienda. Aiutare le persone, attraverso la scienza. È il mantra
per questa azienda bolognese che nel tempo ha scalato i mercati mondiali. Dall'Emilia si va
ovunque. Tutto parte da Funo, frazione di cinquemila anime nel comune di
Argelato, nell’area metropolitana di Bologna. Ma da lì si approda agli Stati Uniti, che
rappresentano quasi la metà delle vendite estere per il settore oftalmico. E
poi ancora all’Europa con Germania, Francia e Spagna tra i più importanti mercati,
e infine con l’Asia, area in forte crescita. In tre anni il fatturato è
triplicato, passando da 3 milioni di euro a 9 milioni di euro, con un export
all’85%. Negli anni la società è passata dalla distribuzione di dispositivi
medici allo sviluppo di strumenti per l’impiego della luce modulata a diverse
frequenze e della luce pulsata, crescendo fino a diventare una realtà medtech
globale in oftalmologia e in dermatologia. «Abbiamo
l'ambizione di stabilire nuovi paradigmi, spinti dal nostro desiderio di
fornire ai nostri partner e ai loro pazienti le migliori tecnologie mediche
certificate», afferma Luca Trimigno. Diventare leader nella
diagnosi e nel trattamento delle patologie della superficie oculare. E la
scienza come stella polare. Non è un caso che ci troviamo di fronte all'unica
azienda che è stata in grado di sviluppare, brevettare e certificare una
tecnologia di fotobiomodulazione per l'uso in campi medici l’idea alla base
della quale fu sviluppata dalla NASA negli anni ‘80. «Abbiamo fatto tutto questo credendo nella
sfida dello status quo, innovando con cura e ingegnosità e credendo nel potere
delle nostre persone. Ogni giorno investiamo molto nella ricerca e nello
sviluppo dell'ecosistema Espansione di tecnologie e soluzioni. Il successo
delle nostre tecnologie e soluzioni ha stabilito uno standard di mercato
globale», aggiunge Matteo Corbellino. Innovazione
e ricerca si ritrovano anche nei numeri: 6 brevetti tecnologici, 50 Paesi del
mondo raggiunti e più di 1500 soluzioni installate, responsabili per più di
mezzo milione di trattamenti annuali, il tutto supportato da oltre 40 pubblicazioni
scientifiche, in crescita, sulle tecnologie proprietarie. E c’è poi un elemento
centrale nel
posizionamento aziendale. Un concetto oggi molto contemporaneo e visionario,
ossia quello di coopetizione. Di fatto si tratta di un’espansione dei mercati a
vantaggio di tutti, basata sulla collaborazione diffusa, anche con i competitor.
Perché nella sfida della salute si vince necessariamente solo pensando in una logica
plurale.
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