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FARE INSIEME - Ep. 127 - Felisi, quel brand artigiano che da Ferrara scala i mercati del mondo

«Il segreto? Mai accontentarsi»

04/05/2023

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Nel cuore del Rinascimento italiano e in quella culla diventata patrimonio dell’Umanità per l’Unesco, nasce nel 1973 un’azienda di eccellenza artigianale. Tutto parte da un piccolo laboratorio artigianale che scala nel tempo l’interesse dei mercati mondiali. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista l’imprenditrice Annalisa Felloni, titolare di Felisi

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

“Puoi contare quanti semi ci sono in una mela, non quante mele ci sono in un seme”. Che messaggio meraviglioso. Perché questo antico proverbio inglese racconta al meglio cosa significa credere in un’idea. E costruire, mattone dopo mattone, un’impresa che diventa scalabile. Perché un seme di mela non contiene mai soltanto una mela, ma ne può racchiudere molte altre. In fondo la mela da sempre è iconica e richiama all’eccellenza, alla genialità, allo studio e quindi alla preparazione. Ci ricorda Steve Jobs e la sua Apple. Ma anche Newton, con quella storia divenuta leggenda che narra come lo scienziato seduto sotto un albero in meditazione e colpito dalla caduta di una mela sia poi arrivato a ipotizzare l'esistenza di una forza invisibile che ci attrae al centro della Terra. La mela, si diceva prima. E ci sono mele d’oro nello stemma che appartiene alla famiglia nobiliare ferrarese, ossia lo scudo con l’albero rigoglioso, simbolo della fertilità del territorio. Proprio quell’albero, parte integrante dello stemma è simbolo di futuro, di speranza. «Fa parte della storia del nostro marchio e noi ogni giorno facciamo di tutto per non dimenticarla», afferma l’imprenditrice Annalisa Felloni, titolare di Felisi. Siamo in quella perla rara che è la città di Ferrara, fulcro del Rinascimento italiano patrimonio mondiale dell’umanità per l’Unesco. Dentro e fuori le mura della città, da secoli, l’artigianato continua a rivestire un ruolo centrale e a tessere relazioni. Ed è proprio qui che nasce nel lontano 1973 questa azienda. In una terra di non pellettieri, Felisi ha dato vita ad un nuovo modo di concepire la lavorazione del cuoio. Oggi siamo di fronte ad uno storico marchio del made in Italy che disegna e produce con uno stile originale collezioni uniche. Tutto parte da una piccola produzione di cinture con una caratteristica significativa, diventata segno distintivo: le cuciture selleria. «L’intuizione vera e propria è arrivata quando abbiamo cominciato a produrre una borsa che potesse contenere il campionario di cinture, ma nel creare questa borsa che si chiama “P” abbiamo usato anche il colore», ricorda Felloni.

Identikit dell’azienda
. Nulla è lasciato al caso. La cintura è lavorata come i finimenti dei cavalli e con un cuoio particolarmente consistente. Prima che Felloni iniziasse a macinare interesse e fatturato, le cinture da uomo erano quelle classiche imbottite e quindi poco distintive. Ma ecco la forza di un brand artigianale. Distinguersi. «Abbiamo cominciato con il cuoio e con fibbie di vero ottone. Lavoriamo la pelle di vacchetta per i manici e i dettagli e il canvas colorato. Oggi come ieri la nostra priorità è non perdere identità e garantire al cliente un prodotto eccellente. Vengono così utilizzati pellami uniti al canvas o al nylon in un’ampia varietà di colori e combinazioni», precisa Felloni. Passato glorioso e futuro ancora da scrivere. E guai a fermarsi. Perché per un brand radicato sul territorio ma aperto al mondo intero, l’ambizione è sperimentare nuovi prodotti e disegnare soluzioni innovative. «Abbiamo rivisto il concetto di tempo libero, di viaggio, di casa e anche del mondo dei nostri amici a quattro zampe. Per noi scegliere Felisi è una filosofia di vita», dice Felloni.

Italia chiama mondo.
Dal territorio al mondo intero. Andata e ritorno. Perché Felisi parte sì da un piccolo laboratorio artigianale, ma oggi le sue creazioni sono vendute negli Stati Uniti, in Asia e in particolare in Giappone. Così si diventa glocali, ossia locali per nascita e identità e internazionali per vocazione. «Per farlo abbiamo scommesso sulla nostra capacità di osservare il mondo intorno a noi, ma soprattutto sulla forza di non abbandonare mai i nostri valori. I clienti sono i migliori testimoni del nostro Dna insieme al prodotto che indossano e ci raccontano la nostra storia indossando le nostre creazioni che nel tempo cambiano anche l’uso», racconta Felloni. Per questa imprenditrice ferrarese le leve dell’innovazione stanno nella ricerca continua che parte proprio dall’osservazione. «Tocchiamo tantissime classi merceologiche, chiaramente tutta la pelletteria, ma anche il mondo living con Felisi home e c’è anche Felisi dogs. I nostri prodotti sono accomunati dalla qualità, dalla passione, dalla ricerca. Il nostro target di riferimento ama prodotti senza tempo. Ambiamo a diventare parte integrante della vita dei nostri clienti», dice Felloni. Materia prima, certamente. Ma poi c’è il capitale umano a fare la differenza. Persone che amano costruire: c’è chi lo fa con il progetto, chi con le mani, chi con la voce, chi con l’ascolto. Tre segreti su di noi? Così risponde Felloni: «Siamo grandi lavoratori, siamo sempre grati della fiducia che ci dimostrano i nostri clienti, ma in fondo non siamo mai soddisfatti». Ecco allora la passione, la tenacia, la testardaggine che fa sì che si voglia sempre fare di più. Forse è proprio questa la chiave del successo. Fermarsi mai, innovare sempre.

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