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FARE INSIEME - Ep. 256 - Hipert, dall’università al mercato, l’impresa modenese che procede verso il futuro a guida autonoma

«Immaginiamo un futuro in cui ogni cosa in movimento sarà autonoma»

16/6/2025

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Nel cuore dell’Emilia eccellenza mondiale dell’automotive è nata un’impresa specializzata in soluzioni full-stack per la guida autonoma. Hipert oggi, tra università e azienda, conta 80 ingegneri al lavoro per 3 milioni di euro di fatturato. Applica algoritmi di intelligenza artificiale a macchine e dispositivi, perché possano imparare a leggere l’ambiente che sta intorno, interagire e muoversi all’interno di esso. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Marko Bertogna, founder di Hipert

di Giampaolo Colletti

@gpcolletti

Ci sono imprese che abitano già il futuro, talvolta senza neanche rendersene conto. Sono lì alla frontiera, pronte a indicarci il cammino, avendo già percorso pezzi di strada ancora inesplorati con quel mix di coraggio, consapevolezza, lucida visione. Insomma, guidare verso il futuro, letteralmente. Perché queste imprese non si accontentano del “si è sempre fatto così”, concetto assai noto che esprime la retorica ormai inflazionata della strada più sicura perché già battuta in lungo e in largo. Semmai argomentano all’opposto e tirano in ballo un “perché no?!”.

Identikit dell’azienda.
Ecco, la storia che stiamo per raccontare corre veloce nelle strade del domani, partendo dalla forza di un distretto che nei decenni ci ha visto sempre lungo. Studio matto e disperatissimo e quindi ricerca senza confini, gioco di squadra anche tra squadre diverse – e quindi capacità di fare sistema, parola che non va tanto di moda – e concretezza nella visione. In fondo è sempre stata questa la ricetta vincente di quell’ecosistema dell’automotive che dall’Emilia arriva a lambire ogni angolo del mondo. Questa impresa proprio qui ha deciso di attecchire e di ripensare il mercato tenendo assieme capitale umano e capitale tecnologico e lavorando anche con grandi imprese. È Hipert, spinoff dell’Università di Modena e Reggio Emilia specializzato nella fornitura di sistemi di guida autonoma di nuova generazione per veicoli industriali, autoveicoli e droni. Ad accenderla Marko Bertogna, ordinario di informatica e studioso dei sistemi di embedded legati all’intelligenza artificiale, ossia quei modelli dove l’AI viene inserita nei veicoli in movimento. Hipert è lo spin-off dell’Hipert Lab, ossia High-Performance-Real-Time Laboratory fondato nel 2012 all’Università di Modena e Reggio Emilia. L’azienda oggi ha cinque anni di vita, conta 80 ingegneri al lavoro per 3 milioni di euro di fatturato. Bertogna è un professore startupper, potremmo dire. Ce ne sono tanti in giro per l’Italia, ma se ce ne fossero di più tutto andrebbe un po’ meglio nelle mappe sgualcite che ci indicano il futuro. «Accademia e imprenditoria hanno forme molto diverse, ma noi proviamo ad accorciare le distanze con una didattica applicata», afferma Bertogna. Ecco, si parla ancora di strada da percorrere, da accorciare, da fare insieme. “Crediamo fermamente che l’intelligenza artificiale rappresenti un’opportunità di potenziamento per l’essere umano. Immaginiamo un futuro in cui ogni cosa in movimento sarà autonoma. Applichiamo algoritmi di intelligenza artificiale a macchine e dispositivi perché possano imparare a leggere l’ambiente che gli sta intorno, interagire e muoversi all’interno di esso. Autonomamente”. È il credo dell’azienda che oggi intercetta giovani talenti e professionisti di lungo corso.

I tratti distintivi.
In Hipert la specializzazione è in soluzioni full-stack per la guida autonoma al servizio di settori che spaziano dall’automotive alle tecnologie per le smart city. La competenza nello sviluppo software e nell’integrazione hardware garantisce che i veicoli autonomi siano in grado di percepire l’ambiente circostante, pianificare azioni ed eseguire comandi con precisione e sicurezza. Ecco l’intuizione geniale: non è tecnologia fine a se stessa, ma inserita in un ecosistema fisico, reale, tangibile. L’ambiente conta eccome. Anche oggi. E forse – come diciamo spesso in questo nostro podcast – ancora di più. Affrontando le sfide della prevedibilità computazionale si migliorano le prestazioni delle piattaforme di elaborazione parallela per sistemi in tempo reale. I sistemi robotici operano così in modo efficiente e sicuro in ambienti dinamici. «Le nostre competenze spaziano tra sistemi di guida autonoma, intelligenza artificiale, calcolo parallelo, sistemi real-time, ingegneria robotica, localizzazione e mappatura, oltre a protocolli di sicurezza. Affrontiamo sfide complesse e innoviamo costantemente. Oggi realizziamo chip della grandezza di un centimetro quadrato, più performanti e più piccoli rispetto ai processori del passato. Ci dedichiamo all’intelligenza artificiale applicata innestandola in veicoli, bracci robotici, droni», precisa Bertogna. Il nome dell’impresa significa hi-performance real-time e declina i sistemi computazionali performanti in tempo reale. Il punto di forza sta nella capacità di creare sistemi coesi che si muovono in ambienti complessi con precisione e affidabilità. E alla base c’è la sicurezza. Un’impresa che ci ha visto lungo, arrivando prima di altri, anche nella scelta dei partner. «Abbiamo iniziato a lavorare con Nvidia ben quindici anni fa e avevamo intuito la portata di questa realtà», conclude Bertogna. Ecco allora l’abilità dei pionieri, esploratori di futuro. Fiutano il domani, partendo dalla cosa più preziosa: l’ascolto.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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