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FARE INSIEME - Ep. 99 - Isokinetic, il gruppo medico che fa scuola nel mondo

«Applichiamo i valori della medicina e dell’high performance culture»

15/12/2022

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A Bologna, più di trentacinque anni fa nasce un gruppo medico diventato di fama internazionale e specializzato in diagnosi, cure e riabilitazione di traumi ortopedici e sportivi. Oggi il Gruppo Medico Isokinetic è composto da 200 professionisti suddivisi tra la direzione generale e gli otto centri. Una storia di successo nata da un giovane medico che è volato in America per poi tornare in Emilia per fare la differenza. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Francesco Della Villa, Direttore Scientifico di Isokinetic

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Questa storia inizia con una telefonata. Una di quelle che cambiano la vita non solo a chi la fa, ma anche a migliaia di persone in Italia e nel mondo. Perché una telefonata può fare la differenza quando sei uno spirito libero, curioso, infaticabile. La telefonata è quella che fa un giovane specializzando in fisiatria dell’Istituto Rizzoli di Bologna. C’è il suo principale che in corsia gli ha suggerito di informarsi di isocinetica, ossia di quella metodologia per testare la forza muscolare. Correva l’anno 1986 e quella parola in Italia era ancora sconosciuta. Eppure la voce isocinetica compariva in un giornale sanitario americano. Chi la dura la vince, si dice in Emilia. E mai detto è più azzeccato nel caso di Stefano Della Villa. Perché Stefano inizia a chiamare e a richiamare. E alla fine dall’America gli offrono uno stage. Così prende un volo e va negli Stati Uniti. «All’epoca mio padre aveva ventisei anni ed era un medico imprenditore a caccia di un’idea innovativa. Ha puntato sulla macchina isocinetica che misurava la forza e la sua storia è diventata un caso di successo», ricorda Francesco Della Villa, Direttore Scientifico di Isokinetic, gruppo medico internazionale impegnato nella sanità privata.

Storia di un’eccellenza.
Numeri che raccontano una storia di successo: oggi la squadra è composta da 200 professionisti suddivisi tra gli 8 centri fisici (sette in Italia e uno a Londra), ai quali si aggiunge un centro virtuale, ossia la clinica Isokinetic Virtual Plus, un modello di startup corporate perfettamente funzionante. Il fatturato si aggira attorno ai 20 milioni di euro e nel 2022 la crescita è compresa tra il 7 e l’8%. Si tratta del riferimento internazionale della riabilitazione ortopedica e sportiva, incentrato su una grande cultura medica al centro del progetto imprenditoriale. «Siamo un’azienda sanitaria privata, quindi ci muoviamo in un canale privato puro, prediligendo l’out of pocket. Ci riferiamo soprattutto a pazienti sportivi di tutti i livelli che hanno subito un trauma e che vogliono tornare a praticare le proprie attività. Lavoriamo a stretto contatto anche con il mercato degli atleti professionisti. Il nostro approccio è semplice: cerchiamo sempre di offrire l’eccellenza ai nostri pazienti. L’obiettivo è che l’infortunio possa essere un’opportunità per prendersi cura della propria salute ed arrivare ad uno stato di forma superiore a quello del pre-infortunio», precisa Della Villa. Tutto parte dalla cultura e dalla sua declinazione pratica. C’è una grande attenzione al paziente come persona e non solo all’infortunio specifico perché per esempio – spiega Della Villa – non curiamo il ginocchio, ma il paziente che ha male al ginocchio, e questo fa la differenza. «Applichiamo i valori della medicina e dell’high performance culture. La nostra visione si basa su quattro concetti che sintetizziamo nell’acronimo di “CIAO”, che sta per Cultura, Immagine, Atmosfera, Organizzazione», precisa Della Villa. Una storia fatta di tappe significative quella di Isokinetic, come la creazione dell’Education & Research Department nel 2000. E poi ci sono i successi clinici, i rapporti internazionali con FIFA e l’accreditamento come FIFA Medical Center of Excellence. E ancora la definitiva internazionalizzazione del congresso. Nel 2012 c’è poi l’apertura di Isokinetic London, con la successiva creazione degli spazi di cura innovativi Green Room.

Education Research Department.
La ricerca è cruciale per Isokinetic. «Tecnicamente, ultimamente stiamo studiando le applicazioni della neurofisiologia durante il recupero funzionale. Ci sono prospettive davvero interessanti quando si esplorano tutti i possibili punti di vista. Più in generale però, nel nostro lavoro ciò che conta di più è il capitale umano, ossia le nostre persone, veri e propri pilastri dell’organizzazione. Si tratta di professionisti che hanno investito e continuano a farlo condividendo il sogno dell’azienda e applicando la cultura dell’alta prestazione», dice Della Villa. Education Research Department, si diceva prima. È il cuore pulsante dell’azienda. «L’obiettivo cardine è quello di mantenere l’azienda come riferimento internazionale, continuando ad aggiornare il nostro metodo e a sviluppare le carriere delle nostre persone». Le attività spaziano tra quelle di R&D e la ricerca scientifica con la relativa pubblicazione di articoli scientifici su riviste ad alto impatto. Da sempre Isokinetic sostiene che la migliore medicina è l’esercizio, ma intanto si lavora a nuove ricerche legate alla Sports Medicine. I trend hanno spostato l’attenzione sempre di più sulla prevenzione dell’infortunio e delle recidive. «Tutto ciò può accadere grazie ad uno studio molto attento del meccanismo di infortunio – ovvero come avvengono gli infortuni – per poi mettere in atto dei programmi di esercizi per ridurne la possibilità. Questo è l’approccio che utilizziamo nelle nostre Green Room. Analizziamo il modo di muoversi dei pazienti e poi lo modifichiamo con esercizi mirati. L’esercizio è la base di tutto, sempre», dice senza troppi giri di parole Della Villa. Intanto per guardare al futuro è nato il progetto dell’Isokinetic Campus, una riorganizzazione spaziale degli headquarters con al centro l’Education and Research Department. «Il Campus fungerà da family home per le nostre persone e fornirà solide basi per lo sviluppo futuro attraverso un potenziamento delle attività di formazione e aggiornamento e di ricerca e sviluppo. Sarà immerso nel verde, anche in un contesto di sostenibilità ambientale», conclude Della Villa. Perché in fondo la salute è circolare, con corpo e spirito strettamente interconnessi.

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