Nel cuore dell’Emilia e precisamente a Castelvetro c’è una neonata azienda che sta operando trasformazioni significative nel settore tessile e in quello dei profumi. D’altronde se la bellezza salverà il mondo, Lussur si candida a diventarne un protagonista. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Lucas Chemelli, a capo di Lussur
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
I capolavori sono fatti
di dettagli. E questi dettagli possono misurare anche soltanto 4 millimetri di
diametro. Tenete a mente questo numero. Perché il successo dell’impresa che sto
per raccontarvi passa anche da quel 4 legato a speciali perline. Mi riferisco ad
un accessorio così piccolo eppure essenziale legato alle chiusure dei capi d’abbigliamento,
sia quelli di uso quotidiano che quelli di alta moda. Oggi quando si vede una
perla in resina applicata al capo d’abbigliamento, quelle circolari che si
riescono a scorgere dai capi delle sfilate di moda, a quell’elemento è sempre
applicato un chiodino o un cucito. Però entrambe le soluzioni presentano
problemi. Se si rompe il filo con la cucitura cadono tutte le perline. Ecco,
dall’Emilia – anche insieme ad un partner austriaco – arriva la risposta. Nell’ambito
tessile tutto ciò passa dall’applicazione di queste perline lavorate con
macchinari hi-tech che utilizzano puntatori laser con tolleranza di 0,3
millimetri di errore. Così la macchina riesce a “cambrettare” con un filo
finissimo di acciaio impercettibile che sostituisce la classica cucitura. Si
tratta di elementi unici sul mercato perché questo finissimo filo d’acciaio non
era ancora stato inventato. Questo materiale, impercettibile al tatto e
caratterizzato da una resistenza eccezionale, permette di superare i limiti
tecnici ed estetici delle tecnologie precedenti. Ma
attenzione. In campo non c’è solo la tecnologia, ma anche la competenza dell’uomo
che presidia l’operazione e monitora la performance. Una sintesi perfetta tra
componente umana – quasi artigianale – e componente tecnologica.
Identikit
dell’azienda. Siamo partiti dal cosa, ora vi
svelo il chi. Questa è la storia di Lussur, impegnata nell’applicazione
di perle e preziosi su abbigliamento, ma anche vetreria che personalizza i capi
con pietre preziose. Siamo a Castelvetro, undicimila anime nel modenese, uno
dei sette comuni delle Terre dei Castelli. A guidare l’azienda c’è Lucas
Chemelli, venticinquenne diplomato al Barozzi di Modena e iscritto all’università
di marketing e organizzazione aziendale. Lucas ha una passione innata per il
fare. «Sono sempre stato più affascinato dall’aspetto
produttivo più che espositivo. Innovare in un mercato così complesso è una
sfida titanica. Oggi da noi abbiamo una bella produzione di strass e paillette,
tre macchinari di lavorazione, il reparto presse e poi la zona di stoccaggio
per profumi e materie prime».
Così racconta Lucas Chemelli, amministratore di Lussur. Startupper e
globetrotter: la sua passione nasce visitando alcuni stabilimenti del settore
tessile in Austria e Svizzera. «Durante
la mia esperienza internazionale ho avuto l’opportunità di incontrare partner
di eccellenza, esperti nell’impiego di macchinari all’avanguardia e nella
selezione di materie prime di altissima qualità. Poi ho deciso di fondare l’azienda
proprio in Italia, paese in cui tradizione e modernità si fondono in modo unico», dice Chemelli. La sua è la storia
di un talento di ritorno. Mamma e papà, entrambi imprenditori, avevano un’azienda
in un settore diverso e lui ha deciso di andare avanti comunque. D’altronde
alcuni scelgono la via del cuore, non necessariamente quella più comoda.
Attualmente in azienda lavorano in cinque per il mercato italiano e francese,
anche se si guarda anche a quello americano. Sul fronte profumi e calici si
guarda all’Italia. L’obiettivo è quello di entrare in contatto con i maggiori
brand di moda e terzisti del settore, producendo campionature che hanno l’obiettivo
di trasformarsi in produzioni per le collezioni dell’anno in corso. «Sono convinto che la bellezza salverà
il mondo. Come Italia siamo pieni di innovatori nel pensare e nel fare e così
mi sono appassionato alla filiera»,
dice Chemelli.
Idee tra passato e
futuro. Per strass e paillettes
hotfix, Lussur si avvale di un macchinario automatizzato che opera in bobina e
adopera un sofisticato meccanismo. Una tecnologia che consente di creare design
di grande impatto e di gestire in un unico passaggio otto diverse tipologie di
strass e quattro di paillettes. Ma c’è dell’altro. E quest’altro
si lega alla propria terra. «Abbiamo creato una linea di profumi di altissima
qualità, realizzata persino con l’aceto balsamico. La nascita di questa
fragranza è il frutto di un’intuizione che affonda le radici nella storia di
Castelvetro. Tutto è cominciato con una goccia. Non una goccia qualsiasi, ma
una goccia centenaria, custode del tempo e maturata nel silenzio di botti
pregiate, trasformata in un’essenza capace di evocare emozioni profonde. Non
era il profumo dell’aceto a ispirarci, ma il suo lato più segreto, la sua anima
più raffinata. Abbiamo estratto la sua parte più intrigante, quella che nel
tempo ha saputo farsi preziosa, avvolgente, unica. Abbiamo costruito una
piramide olfattiva che non segue le regole comuni, ma danza su note
inaspettate, esaltandone la profondità e l’eleganza senza mai svelarne
apertamente l’origine», racconta Chemelli. A imporsi è il respiro
della propria terra, equilibrio perfetto tra tradizione e modernità. È il lusso
di un’epoca passata che si fa contemporaneo. Di più. Un omaggio a Castelvetro e
alla sua capacità di trasformare il tempo in pura bellezza. La forza di un’organizzazione
d’eccellenza: preservare il passato e ripensare il futuro. Che meravigliosa
lezione!
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