A Cavezzo, settemila anime a nord di Modena, nasce un’azienda specializzata nella meccanica di precisione che ha saputo nel tempo reinventare se stessa puntando anche al settore marittimo. Così dalla meccanica ha abbracciato la nautica. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Luca Draghetti, Amministratore Delegato di Mekanica Draghetti
di Giampaolo Colletti
@gpcolletti
Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero
Questa è la storia di una passione di famiglia.
Perché vede in campo al lavoro padre e figlio, uniti dalla voglia di fare le
cose per bene. Ma è anche la storia di come nel fare un’impresa bisogna avere
fiuto. A cosa mi riferisco? Pensate soltanto ad una realtà lontana dal mare che
inizia a creare prodotti per il mare. E a farli eccellenti. Insomma, come
direbbero i marinai, per fare tutto questo bisogna capire da che parte gira il
vento, fiutarlo, persino anticiparlo. D’altronde solo chi prova a decodificare
la realtà – ancora una volta, addirittura a predirla – potrà abitare questo
mondo complesso. Quindi si deve agire e anche in fretta. Tra poco capirete a
cosa mi sto riferendo, ma intanto vi dico dove siamo. Perché – ce lo siamo
detti tante volte in questo nostro viaggio – le persone plasmano i luoghi dove
abitano e dove lavorano, ma anche viceversa. In fondo siamo attratti come
calamite dai luoghi, che incidono in quello che facciamo e in quello che siamo.
E allora benvenuti a Cavezzo, poco più di settemila anime a nord di Modena. Una
città suo malgrado nota nel mondo anche per quel tremendo terremoto che ha
sconquassato quella porzione d’Emilia che la circonda, portando in dote morte e
distruzione, ma anche facendo uscir fuori quella tempra fatta di resilienza,
abnegazione, passione senza limiti. Ecco, proprio qui a Cavezzo nasce Mekanica
Draghetti, partner ideale nel settore delle lavorazioni meccaniche di alta
precisione. Qui
si producono e sviluppano gruppi meccanici e componentistica di ogni
dimensione, si fanno lavorazioni di precisione, si consegnano lavori in tempi
rapidi e certificandone sempre la qualità. Tutto ha inizio
lavorando sulle componenti per diversi settori: automobilistico, oleodinamico,
biomedicale, difesa e poi ancora quello delle macchine industriali e
successivamente la cantieristica navale. Un percorso tipico delle migliori
realtà emiliane, all’interno di quella terra dei motori dove Modena e Bologna
sono oggi più che mai capitali di tecnologia e prestazioni. Passione di famiglia, dicevamo prima. Perché
l’azienda, nata nel lontano 1974, è stata poi ripensata ulteriormente grazie all’alleanza
tra Luca Draghetti (51 anni) e suo papà Gianni (71 anni), quest’ultimo impegnato
da cinquant’anni nella gestione dell’attività. «Volevo creare
una cosa mia e ho deciso di fare società con papà. Lavorare insieme è sempre
interessante: ci confrontiamo e valutiamo insieme visioni nuove», ricorda Luca
Draghetti, oggi amministratore delegato.
Dalla
meccanica alla nautica. L’azienda conta venti dipendenti e opera nel
mercato italiano ed estero. «Essere una piccola impresa
con un numero ristretto di dipendenti ci permette di valorizzare il rapporto
umano, partendo da un team molto unito: assieme all’utilizzo di tecnologie
sempre più avanzate e corsi di aggiornamento, tutto ciò ci consente di stare al
passo con i cambiamenti di mercato e di migliorarci sempre di più»,
precisa Draghetti. Tutto nasce cinquant’anni fa. All’epoca l’ambito principale
era quello di lavorazione meccanica di precisione per conto terzi. Ma poi nel
2007 il passo importante: l’ingresso nel settore nautico e quindi la partenza
di una nuova sfida che attualmente è in crescita con lo sviluppo di nuovi prodotti. Ed ecco il secondo elemento di questa storia,
ossia la capacità di buttarsi con consapevolezza e coraggio dalla meccanica alla
nautica. «Quando
abbiamo sentito l'aria della crisi anno 2007/2008, si è deciso di entrare in
questo nuovo settore della nautica. Così è nato un brand specifico per la
divisione mare. Abbiamo pensato di iniziare a fare fiere per far crescere il
settore nautico e di rafforzare quello della meccanica già consolidato nel
tempo. Insomma, ci siamo messi in ascolto del mercato. Anche se qui in Emilia
non abbiamo il mare, abbiamo iniziato a creare prodotti per il mare»,
dice con orgoglio Draghetti. Un’intuizione che si è rivelata vincente: «Oltre
agli stabilizzatori d’assetto per yacht abbiamo investito sui ricambi per
motori fuori bordo per importanti marchi; in quattro anni in azienda da un
codice siamo passati a gestirne più di 80 nel settore ricambistica creando una
rete commerciale importante», continua Draghetti. Fermarsi
mai, ripensarsi sempre. «È
stata una grande scommessa abbracciare la nautica, che ora sta andando forte.
Oggi produciamo ricambistica anche per motori fuori bordo. Abbiamo iniziato a
creare stabilizzatori di assetto per gli yacht. Questi primi prototipi li
abbiamo sviluppati mettendoci davvero in ascolto del cliente»,
conclude Draghetti. Eccoli i bravi imprenditori. Come i bravi marinai navigano
per i mari del mondo, evitando possibili tempeste e surfando senza fine per
rotte impensabili.
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