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FARE INSIEME - Ep. 122 - Poggi Trasmissioni Meccaniche e quella ricetta per vincere le sfide facendo sistema

«Abbiamo un rapporto strettissimo con la terra d’Emilia nella quale siamo nati»

03/04/2023

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È un ambasciatore del comparto meccanico italiano nel mondo. A Villanova di Castenaso, nel bolognese, sessantacinque anni fa nasce Poggi Trasmissioni Meccaniche. Innovazione, ricerca, qualità e quella capacità di rispondere a qualsiasi esigenza mediante lavorazioni su misura. Per FARE INSIEME Giampaolo Colletti intervista Andrea Poggi, presidente di Poggi Trasmissioni Meccaniche

di Giampaolo Colletti
@gpcolletti

Photocredit: Giacomo Maestri e Francesca Aufiero

Ci sono anni che fanno la storia delle aziende. In quella che stiamo per raccontare l’anno che ha fatto la storia è il 1958. In quel tempo c’era chi lavorava sodo a Villanova di Castenaso, poco più di duemila anime nell’area metropolitana bolognese, ad una decina di chilometri dalle iconiche Due Torri. Qui Pierluigi Poggi dà vita alla prima anima dell’azienda con lui in qualità di unico impiegato. Ci troviamo in una piccola cantina di Villanova, che diventerà molto presto grande quanto il mondo intero. Perché oggi Poggi Trasmissioni Meccaniche conta 55 dipendenti per un fatturato di 9 milioni di euro e una crescita sull’anno precedente del +30%. I prodotti sono distribuiti nel 65% in Italia e nel 35% all’estero. Così oggi l’azienda opera in 40 Paesi e tra questi Germania, Francia e Europa Occidentale. Alla guida c’è la nuova generazione con tre fratelli legatissimi tra loro e innamorati dell’impresa di famiglia. Fiorella Poggi segue la finanza, l’amministrazione e le politiche legate alle risorse umane. Gabriele Poggi si occupa di produzione del mercato italiano. Andrea Poggi invece degli approvvigionamenti e dell’export. La forza da sempre è nel distretto. Perché Poggi ha iniziato a collaborare con realtà meccaniche e metalmeccaniche del bolognese. «Abbiamo un rapporto strettissimo con la terra d’Emilia nella quale siamo nati. È un enorme vantaggio essere in questo territorio perché in una logica di filiera gli approvvigionamenti sono semplificati, anche se i concorrenti sono più agguerriti e spesso c’è la difficoltà di reclutamento del personale specializzato», afferma Andrea Poggi, oggi presidente dell’azienda.

Il DNA dell’azienda.
Concorrenza, si diceva prima. Ma la verità è che questo gioiello hi-tech spesso ha la meglio rispetto alle proposte di tedeschi e cinesi. Forse perché la chiave vincente è in quella tradizione che tiene stretta l’innovazione. La gamma dei prodotti è ampia: cinghie e pulegge dentate, cinghie trapezoidali e pulegge a gola, rinvii angolari e giunti. Insomma, si tratta di tutto ciò che è alla base di qualsiasi trasmissione meccanica, ovvero l’insieme di organi che trasferiscono la potenza generata da un motore ad un sistema meccanico. Di conseguenza sono tantissimi i campi di applicazione che hanno permesso di trasformarsi in punto di riferimento internazionale. Innovazione, ricerca, qualità e quella capacità di rispondere a qualsiasi esigenza mediante lavorazioni personalizzate: ecco i pilastri di Poggi Trasmissioni Meccaniche. C’è poi certamente il made in Italy. «Si parte dall’iter fatto di progettazione per poi passare alla produzione e al collaudo. I traguardi raggiunti sono stati conseguiti grazie ai continui investimenti in ricerca e sviluppo, nonché dall’ottimizzazione dei processi, finalizzati a garantire la massima qualità, efficienza e sicurezza», dice Poggi. La ricerca, si diceva prima. Continuativa, concreta e al contempo visionaria. Perché l’importante è scrivere nuovi capitoli della storia di un’azienda che guarda avanti. «Il mercato è in continua evoluzione e a volte bisogna anche saper anticipare le richieste. Con oltre sei decenni di esperienza è possibile anche individuare nuove necessità prima che queste si manifestino in maniera conclamata», precisa Poggi. Così c’è il banco prova che misura le prestazioni dei propri rinvii angolari, ideato in collaborazione con l’Università̀ di Bologna. C’è l’avveniristico sistema di rilevazione dati che spazia dall’analisi delle lavorazioni alla perfetta tracciatura di ogni singolo ordine e al miglioramento dell’efficienza produttiva completamente sviluppato all’interno della Poggi. E poi ancora c’è un parco macchine di ultima generazione.

Persone e tecnologie.
Si spazia in mercati molto differenti: packaging, food, macchine automatiche, navale. Capitale umano e tecnologie in costante equilibrio. «Dalle maestranze esperte e con competenze specifiche a progettisti capaci di trasformare in articoli concreti qualsiasi tipo di esigenza e necessità, nonché figure in grado di convertire una criticità in una soluzione ad alto valore aggiunto in termini di resistenza, durata, affidabilità, qualità. Non solo in officina, ma anche nella comunicazione con il mercato. Per questo l’azienda negli ultimi anni ha adottato nell’IT diverse soluzioni per semplificare lo scambio di informazioni, riducendo errori umani e costi di gestione», ricorda Poggi. Funzionale al primo aspetto è Traceparts, piattaforma online nota in tutto il mondo e progettata per consentire alle aziende di condividere contenuti digitali 3D. «Grazie a questo strumento i progettisti interessati a una fornitura non solo hanno la possibilità di scaricare i file 2D e 3D dei nostri prodotti, ma anche di mettersi in contatto con il nostro ufficio vendite per richiedere e ottenere preventivi personalizzati», precisa Poggi. C’è poi Eolo, e-commerce dove i clienti, una volta registrati, possono verificare in tempo reale la disponibilità dei prodotti in stock e i relativi prezzi. Oggi ogni passaggio della fase produttiva si avvale dei più moderni macchinari per un’automazione integrata. «Abbiamo ampliato il nostro parco macchine con aggiornatissimi centri di tornitura. Per gestire al meglio la movimentazione degli oltre 23.000 articoli presenti a catalogo e per velocizzare l’evasione degli ordini abbiamo automatizzato il magazzino, risparmiando il 75% dei materiali e delle scorte presenti. Gli spazi si riducono e la produttività aumenta. Consumi e giacenze arrivano ad avere lo stesso andamento, permettendo l’eliminazione degli articoli in sovrastock e portando ad una riduzione dei costi», conclude Poggi. Così l’azienda arriva a soddisfare le richieste di clienti italiani e internazionali in tempo reale. Grazie a tecnologia e capitale umano ci si mette per davvero in ascolto del cliente.

Clicca qui per ascoltare il podcast sulle principali piattaforme di ascolto https://podcast.confindustriaemilia.it/

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